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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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A proposito di scuola, sono curioso di conoscere se vi capita spesso o magari saltuariamente, di ritrovarvi puntualmente con i vecchi compagni di studi. Sono più di cinquant'anni che per le superiori in particolare, si ripete puntualmente un rituale consolidato e perpetrato nel tempo dai miei amici della sezione "C" che si ritrovano a cena una volta l'anno per stare insieme e ricordare i vecchi tempi. La mia sezione invece, sempre nello stesso istituto, era la "D" e devo dire che tutti o quasi quelli della "C" erano miei carissimi amici. Ebbene, dopo qualche anno che questi dell'altra sezione si incontravano puntualmente e tra loro c'è anche il mio amico Sugo che menziono spesso, ci fu il momento che qualcuno a tavola disse: "Oh, ma perché Carle' non viene coinvolto e non partecipa, alle nostre cene? Noi ci divertiamo ma se lui fosse con noi, immaginate come andrebbero le cose?". Beh, non aveva tutti i torti colui che parlò e naturalmente, vi fu un coro di sì perché l'anno successivo io facessi parte della comitiva. Sugo, appena capitò l'occasione, mi avvertì e mi disse quello che era accaduto. Mi sollecitò a pensarci su, e decidere per un sì al momento opportuno. Figuriamoci se io mi facevo pregare per essere della partita, ma onestamente e con schiettezza dissi a Sugo: "Scusami e scusati da parte mia, ma declino l'invito e pregali di non insistere!". Sugo rimase basito per un attimo e riprese: "Perché Carle'?". "Perché da quando avete iniziato con questa usanza che è bellissima e credimi vorrei essere con voi sempre, sono morte quattro persone della comitiva: cari amici che per una ragione o l'altra sono deceduti nel frattempo. A queste condizioni, giusto per contare i morti e commemorarli per la loro tragica mancanza, non mi va proprio". E finito di parlare, partì un gesto spontaneo: portai la mano verso il basso e mi grattai gli ammennicoli. Sugo capì al volo e istintivamente fece lo stesso: "Porca puttena, ma stai dicendo che...", e io: "...sto dicendo seriamente, o voi portate sfiga alla tavolata oppure...non lo so!". Perdere quattro amici così all'improvviso tra una cena e l'altra, non lo ho accettato e ancor di più, tanto per concludere il racconto, da qualche anno a questa parte, i compagni di classe della sezione "D", hanno preso l'abitudine di incontrarsi anche loro a cena una volta all'anno, per la solita rimpatriata. In questo gruppo il più vicino a me, è un mio cognato il quale, sin dal primo appuntamento mi chiese di partecipare e io, declinando anche il suo invito, ebbi a spiegare ciò che era accaduto ai compagni della "C". Conclusione: non partecipo a nessuno dei due fatidici e ripetuti incontri; della mia sezione v'è solo un deceduto (per ora), e dalla parte della "C" sono arrivati a sei deceduti. Vabbè, adesso raccontatemi se partecipate a questi incontri e ditemi se li gradite. Io ho spiegato le ragioni e scusatemi per gli zebedei citati, ma raga'...sette persone più o meno della mia età sono tanti e non sono venuti meno tutti insieme ma...uno alla volta nel tempo. Che faccio mi rigratto?
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