|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« NON SI ACCETTANO SCOMMESSE! | GIOCHIAMO A MONOPOLI? NO... » |
Ieri, in tanti si sono espressi sulla giornata mondiale per ricordare la violenza sulle donne. Intanto, scorrendo la recente indagine della "Gilead Sciences Italia", si scorgono dati ed elementi che lasciano perplessi i lettori interessati: il 40% degli italiani (uomini e donne) non sono poi così compatti nel condannare e/o stigmatizzare la violenza. Ovvero, vi sono dei distinguo ricorrenti e puntuali. Dare un ceffone ad una donna solo perché abbia “flirtato” con un altro uomo, non è ritenuto poi tanto disdicevole: ci sta tutto per quattro persone su dieci. Siamo quindi a passare da una posizione ad un altra se generalizziamo la questione violenza sulle donne. Se si tratta di violenza fisica o violenza psicologica, gli italiani favorevoli a legiferare e a stoppare il fenomeno, sono intorno al 58% - 60%. Ma se cominciamo a precisare, atti e gesti come il ceffone di cui sopra, beh gli italiani si dividono allargando le opinioni e valutandole diversamente. Lo stupro per esempio, non trova gli intervistati tutti d'accordo, molti tengono a precisare come spesso vi sia una “sollecitazione” allo stupro: l'abbigliamento femminile osé e provocante. Forzare la moglie o la compagna a fare sesso, non è poi tanto violento il comportamento dell'uomo che la obbliga. Insomma, siamo ancora a zero e se le percentuali erano in maggioranza per la violenza in genere, per le situazioni in dettaglio che ho riportato, il 40% circa di uomini e donne, non li considerano atti violenti e quindi magari, sopportabili. Pertanto, cerchiamo di non badare solo alle panchine rosse e alle scarpe rosse! Puntiamo all'essenziale: c'è da battersi ancor più profondamente e attivarsi su due piani deleteri: quel maledetto patriarcato vecchio di secoli che molti maschi/padroni non riescono a scrollarsi di dosso e la cultura, la consapevolezza di cosa significhi considerare la donna un oggetto, un attrezzo per fare sesso o ricevere un ceffone perché flirta con un uomo, oppure perché veste in maniera azzardata e provocante. Su questi due piani si può vincere la violenza sulle donne, tutto il resto è fotoromanzo.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|