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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Con i soldi distribuiti a destra e a manca dal governo per le tante emergenze sorte nel paese a causa dell'epidemia, c'è chi ha cominciato a rimuginare sulla possibilità di confondersi tra i vari questuanti e battere cassa insieme a loro. Per esempio, c'è chi chiede più risorse per tutti gli italiani che in questo lungo periodo soffrono psicologicamente. Certo, la covid ha gravato tanto non solo sul fisico di noi tutti (vaccinati e no), quindi siamo tutti sotto stress e ci provasse qualcuno a dire che non sia vero. Ossia, per come siamo ridotti e sotto stress psicologico, avremmo tutti diritto a una giusta e meritata sovvenzione per curarci: milioni di italiani sotto ristoro. Una follia per le nostre casse. Mancava invece all'appello chi temevo si facesse avanti: la RAI. Infatti, dopo i primi mal di pancia e le soffiate per cominciare a tastare il terreno le avevo avvertite, ma ora v'è la certezza: l'amministratore delegato Fuortes comunica che così, con i conti fatti e le previsioni per l'anno appena iniziato, i soldi non bastano: non solo i canoni incassati dagli italiani che subisco una pressione insopportabile, pensate che un tizio che cammina per strada o per negozi di elettronica, se si fermasse a vedere degli schermi accesi sintonizzati sulla RAI, dovrebbe pagare il canone perché segue la tv di stato! Allora, le frasi fatte di questi signori le conosciamo benissimo: "Il canone attuale è incongruo rispetto ai grandi impegni della società", la pubblicità non è sufficiente a sorreggere i loro bilanci e i loro investimenti, insomma, l'azienda è sotto finanziata! Pertanto o si fa pagare il canone a tutti indistintamente (come già si stia tentando coinvolgendo anche i possessori di PC e Iphone), oppure si deve ristorare anche l'ente pubblico RAI. Beh, direi che ormai siamo alla solite e questo carrozzone meriterebbe la fine dell'Alitalia: la politica si impadronisce di "bestie" belle grosse e ne fa un bacino elettorale da tenere a portata di mano "promo domo sua", direi che sia giunto il momento anche per la RAI che sia ceduta e smembrata. Non ci interessa la tv pubblica, ne abbiamo a bizzeffe di tv da vedere e pagare se ci interessano, ma dare l'obolo puntualmente a costoro che ogni anno vogliono soldi, è una storia senza fine da azzerare subito. Meditate gente, la politica non lo farà mai, insistiamo altrimenti la condanna sarà: la fucilazione...a vita per tutti noi!
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