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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Killnet è un gruppo filorusso di hacker che specie in questi ultimi mesi, in occasione del conflitto con l'Ucraina, ha preso di mira i paesi occidentali compromessi nella guerra in corso. Hanno già attaccato le nostre istituzioni, i nostri enti più importanti e nei mesi scorsi qualche danno l'hanno procurato ai nostri sistemi digitali del web e ai nostri centri elaborazioni in rete. Per il 30 maggio scorso, avevano preannunciato che ci avrebbero messo in ginocchio per gli attacchi programmati da sferrare alle nostre postazioni più sensibili e importanti. Abbiamo vissuto un brutto lunedì: le Poste Italiane sono andate in tilt ma poi si è scoperto che non avevano subito alcun attacco dai cattivi ed erano in blocco per questioni tecniche interne. Per il resto, nonostante la grave minaccia, nulla è stato registrato e/o scoperto sulla nostra rete. Ebbene, dopo 24 ore, dal lancio della minaccia, Killnet ha pubblicato un messaggio su Telegram dove si complimentava con la nostra Csirt che provvede alla difesa dei nostri elaborati e dei nostri dati sensibili, sono stati bloccati tutti i loro tentativi di attacco e meritano un plauso per la loro eccellente difesa del sistema italiano. Rispettosi verso di noi e senza alcuna remora, compiaciuti per essere stati "sconfitti" dai nostri operatori. Poiché tra gruppi di hacker spesso si ricorra alla piaggeria, allo sfottò e alla finta spalmata di nutella, la domanda nasce spontanea: "Ma ce state a cojona'?". Ovvero state facendo i paraculi per distrarci e mollarci sberle sonore in un altro momento? Difficile da dire, il dubbio resta e i sospetti pure. Se poi risulterà definitivamente vero quello che i compari filorussi hanno sostenuto, allora sarà il caso che chi di dovere, provveda ad aumentare gli stipendi degli operatori CSIRT: lo meritano senz'altro per la bontà del loro lavoro. Bravi ragazzi, forza così...lo giuro, non vi sto a cojona'!!!
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