CARICO A CHIACCHIERE

La resa dei conti (o dei principi) doveva pur arrivare con la morte della Regina Elisabetta II. Carlo III ora dovrà procedere su un percorso minato e darà spazio ad alcune decisioni che già frullavano nella sua testa, prima ancora della dipartita della cara mamma. Per ora, c'è da portare a termine la lunga cerimonia funebre che si concluderà a giorni: sembra che tutto fili alla perfezione, tutto procede secondo il protocollo della casa reale. Intanto le prime avvisaglie sono emerse quando il Re ha dichiarato che licenzierà circa 100 dipendenti della Clarence House, persone che operavano nella dimora di Carlo prima di essere nominato Re: ora sarebbero inutili per lui che da sempre ha parlato di una monarchia snella e sopportabile da parte dei sudditi. Insomma c'è aria di maretta, non si nota molto ovviamente, ma qualcosa si muove. Un colpaccio per esempio, sarà la tassa di successione che nessuno della casa reale pagherà per una legge introdotta nel 1993. Poi c'è un grande problema con Harry e la sua famiglia. I due figli di Harry e Meghan, saranno principi ma non saranno mai chiamati "Sua Altezza Reale". Titolo che è stato ridimensionato e che elimina anche alcuni privilegi. Harry è incazzato nero, discute con il padre e con alcuni pezzi grossi della casa reale. E' stata tolta loro la scorta, non avranno diritti come la famiglia di William e saranno solo un'appendice come altri che sono nel giro, ma fuori dai privilegi. Insomma le regole cambiano e le motivazioni sono molto chiare. Carlo non ha mai nascosto il desiderio di avere una monarchia più snella, ha capito che gli inglesi non vogliono pagare per un’istituzione troppo numerosa". Mah, certo è che di soldi per i reali, ne sborsano i sudditi e non so quanto altro ancora dovrà tagliare il nuovo Re per dimostrare le sue buone intenzioni. Una cosa è certa, il famoso balcone dove per le grandi occasioni si mostrava tutta la famiglia, se le cose non cambiassero rimanendo lo status precedente, dovrà essere rinforzato e ben stabile: sono assai ormai su quel balcone, rischia di crollare.