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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Come i gamberi, facciamo due passi avanti e tre indietro. Da una parte combattiamo pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni, dall'altra poi ci scandalizziamo per una scelta commerciale magari insolita e poco ricorrente. A Francavilla a Mare (CH), la decisione di un negozio di abbigliamento femminile, di animare la sua vetrina espositiva fronte strada, con un paio di modelle in carne e ossa (più in carne che ossa), ha messo in subbuglio la graziosa cittadina di mare e animato il centro della città. Certo vedere due modelle che indossano intimo femminile proponendo la nuova collezione del 2023 in una vetrina, non è consuetudine, specie poi per una cittadina non certamente paragonabile a una metropoli. Certo è che i più bigotti hanno chiamato i vigili urbani per riscontrare l'eventuale reato. Il traffico si è bloccato, la gente tutta raccolta sulla strada e la proprietaria del negozio, soddisfatta per aver dato una scossa al mercato dormiente e poco attivo. L'accusa dei ben pensanti è stata "Mercificazione delle donne". Su questo tema la proprietaria non è stata d'accordo: "Ho fatto le cose nel pieno rispetto, niente di volgare, di appariscente e tutto nei termini dell'etica professionale. Tanto è vero che i vigili, dopo aver proceduto con i controlli e vista la situazione, non hanno rilevato nulla di particolare e sono andati via. Pertanto, siamo alla solite: prendiamo decisioni sbagliate, facciamo i puristi e ci alteriamo per un paio di modelle che "sfilano" con le novità dell'intimo in una vetrina di un negozio. Riscontrato il garbo e il rispetto, caduta l'accusa della mercificazione poiché, se così fosse, le sfilate di moda in genere cosa sarebbero? E i vari concorsi di miss in tutto il mondo cosa potrebbero rappresentare? Andiamo su, smettiamola di fare sempre i puritani e i bacchettoni, il tempo che trascorre, non ci insegna niente?
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