|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« ACINO MENO...ACINO PIU'... | ANDIAM, ANDIAM, ANDIAMO ... » |
Il dado è tratto ormai, i nomi sono stati citati e ancora una volta il ruffiano Amadeus, porta a casa il "pacco" che ci rifila ormai da anni visto che il Festival di Sanremo è "suo" dal 2020 e resterà nelle sue mani fino al 2024! Questa volta, considerate le polemiche dell'anno scorso sulla infinita paccottiglia raffazzonata e messa insieme con perfetti sconosciuti, ci ha infilato alcune vecchie glorie, giusto per zittire i ragazzi anziani che non ne potevano più di questi sciagurati visti negli ultimi tre anni. "I Cugini di Campagna", "Anna Oxa", "Paola e Chiara", "Articolo 31", "Modà", "Mengoni", "Giorgia", "Grignani" ecc. ecc. Con qualche nome ormai datato (per portarli sul palcoscenico ha chiesto il cedolino della pensione a qualcuno avanti con l'età), si è parato il culo e per il resto, giovani e nuove proposte, ha scelto la solita strada e ve lo dico con le parole di Mogol presidente della SIAE: "E' il festival degli Influencer". Non ha torto il vate Giulio Rapetti (Mogol), oggi se non hai un seguito social, non sei nessuno. Amadeus non è fesso, sa come condurre uno spettacolo come Sanremo e scegliere chi far esibire, per lui è un gioco da ragazzi. La Rai mette i soldi e il business è fatto. Il pubblico? Un tempo contava molto, sia quello a casa che quello presente in teatro. Sapevano che era il "Festival della Canzone Italiana" e venivano accontentati. Da anni è solo un intrattenimento corposo, esplosivo e ricco di gente che canta (sic) e che può contare su una pletora di fans sui social. Questo è il piccolo, grande segreto. Se non sei vistoso e sensazionale come i Maneskin (che grande business quello messo su con producer molto in gamba) non accedi, non fai il colpaccio e della canzone se ne fregano tutti. Apparire, mostrarsi, mettere su playlist radiofoniche sempre ben accomodanti e con occhi di riguardo per accontentare la...scia voluminosa dei social. Questo sarà il Sanremo del 2023. Delle canzoni ne parleremo un'altra volta.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|