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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Non è più possibile, almeno per me, sopportare le pubblicità e gli spot tv dei super e iper mercati. Sono condizionato, mi logorano e si riflettono sul mio comportamento senza che me ne renda conto. Mi reco all'Eurospin e puntualmente mi trovo coinvolto dal solito operatore che con il suo giubbino aziendale, mi saluta: “Ciao Einstein...come va?”. Sbuffo e subito gli dico: “Non sono Einstein...”, e lui di rimando: “Ah...già, sei Gigi...”, e io piccato nel tono di voce: “No, non sono nemmeno Gigi...non mi riconosci? So' Carle', quello che d'ora in poi non vedrai più perché mi hai rotto gli zebedei!”. Non si campa più, ormai recepiamo e somatizziamo tutto ciò che la tv ci impone. L'altro giorno son andato a "Famila", un supermercato del mio quartiere, con mia moglie e abbiamo cominciato a girare per i corridoi, quando all'improvviso, parte un brano classico da discoteca e tutti i presenti cominciano a ballare. E' una pubblicità che passa in tv e il mio 53% mi fa: “Dai Carle' balliamo anche noi...”. Ma sei impazzita...”, replico mentre con lo sguardo torvo, la fulmina: "Ci mettiamo a ballare per quale scopo?”. E lei che ha sempre adorato il ballo, si unisce al gruppo e parte alla grande. No raga', non se ne può più, a casa voglio stare, qui siamo alla follia pura. Vado al centro commerciale da “Poltone&Sofà” e appena entro, mi viene incontro un gentile commesso: “Come posso aiutarla?” e io impassibile, guardandomi attorno: “No, grazie, vorrei che chiamasse uno dei tre (o tutti e tre) rompiballe che girano gli spot televisivi, vorrei parlare con loro”. Macché, non c'erano...li avrei menati!
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