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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi di Novembre 2015
I ripetuti "attacchi" che privati cittadini hanno dovuto subire rischiando la pelle, la famiglia e i beni posseduti, hanno creato forti tensioni non solo a livello sociale ma anche a livello politico. Sappiamo bene come nella nostra giurisprudenza non sia facile parlar a cuor leggero di legittima difesa: perché un giudice possa attribuire ragione e giusta causa ad un cittadino che si sia difeso con un arma, occorre una profonda analisi delle circostanze e dettagliate indagini. Dagli ultimi eventi si desume che chi abbia sparato verso un assalitore in casa propria o per strada difendendo la sua incolumità, sia sotto inchiesta e avrà vita difficile fino a quando indagini attente e puntigliose non faranno luce sugli accadimenti. L'ultimo caso è quello del gioielliere di Rozzano (MI) dove nonostante si parli di "legittima difesa" il protagonista è iscritto nel registro degli indagati. Anche Francesco Sicignano il pensionato di Vaprio d'Adda, ha passato il suo brutto quarto d'ora: ha subìto anche lui una rapina, ha sparato e ha ucciso. Per lui, tuttavia, la storia presenta punti oscuri per cui la magistratura lo accusa di eccesso colposo di legittima difesa ed è ancora sotto inchiesta. La notizia che mi sconforta, attribuendo solidarietà al signor Sicignano, è che sia entrato in politica, ossia, Forza Italia lo porta in lista per le elezioni comunali di Milano. Fermo restando la condivisone della destra politica (Salvini, Berlusconi e la Meloni) scontata e manifestata in tutti i casi simili dove un privato ammazza una persona per "legittima difesa", mi sembra intempestiva, inappropriata questa designazione di Sicignano il quale per giustificare la sua discesa in campo, ha dichiarato che anche a lui come al suo capo, piace la gnocca. Reputo tutto ciò una provocazione bella e buona, un atto ruffiano e indecente per prendere voti e nel contempo, una stura politica per altri che volendo magari usufruire di un lasciapassare di partito, commetta delitti più o meno per difendersi e contemporaneamente viene beatificato a priori prima ancora di definire la posizione giudiziaria. Se uno volesse candidarsi a sindaco o al governo, quanti ne dovrebbe ammazzare per...legittima difesa?
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Anche oggi desidero stupirvi proponendovi una artista giovane, ventinovenne americana: Alexa Meade. La sua pittura è stupefacente, intrigante, affascinante e perfetta nelle composizioni cromatiche tanto da confondere l'ignaro osservatore.
Spero siate d'accordo con me: far passare un dipinto su un corpo umano, come fosse un quadro, non è facile e non è da tutti. Alexa è brava e stupisce con le sue proposte.
Buona domenica a tutti
N.B. La donna nel quadro in alto è ovviamente...viva e vegeta.
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Torniamo ancora una volta a parlar di morti assurde, specie tra i giovani, causate dall'alto tasso di alcool assunto durante le movide dei w.e. e in occasioni speciali come feste e riunioni tra amici. Non ci dobbiamo stancare mai di fare campagna preventiva e a tale proposito vi riporto l'esperienza diretta di un mio caro amico, un esperienza traumatica che mi auguro serva a riflettere sulle tragiche conseguenze del bere alcool senza un pizzico di moderazione e guidare sotto l'effetto dell'alcool.
"A tutti quelli che nei prossimi giorni avranno cene aziendali o cene tra amici, vorrei dare un consiglio e condividere un'esperienza riguardante il bere e il guidare. Un paio di giorni fa ero fuori con degli amici e dopo una buona cena e qualche birra di troppo, mi sono reso conto che avevo ecceduto esageratamente. Allora, per rientrare ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima: lasciare l'auto e prendere l' autobus per tornare a casa. Arrivarci sano e salvo è stata una piacevole sorpresa, soprattutto se considero che non avevo mai guidato un...autobus prima di allora! Ora non so dove cazzo l'ho preso e, cosa ancor più grave, è ancora parcheggiato sotto casa...".
Riflette gente, riflettete e siate moderati con l'alcool e perché no? Anche con ciò che vorreste usare in alternativa per tornare a casa: vi garantisco che non sempre si può trovare un parcheggio sotto casa.
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Era prevedibile che volassero stracci tra le due donne Elisabetta Sgarbi e Marina Berlusconi. Si sospettava una rottura nel momento in cui nel pacchetto RCS (Rizzoli) acquistato da Mondadori (Berlusconi), fosse inclusa anche la nota casa editrice Bompiani di cui la sorella di Vittorio Sgarbi, era la direttrice editoriale. Una mossa che non è andata giù ad Elisabetta ed altri autori come Umberto Eco, Sandro Veronesi e altre famose penne della nostra letteratura. Non ci voleva l'uovo di Colombo per capire che tra le due "culture" non c'era partita: la famiglia Berlusconi arraffoni per affari e accentratori per politica, e la cultura dei signori Eco e compagni che alla Marina hanno chiesto di rimanere in Bompiani solo se liberi ed autonomi per le scelte editoriali. Chiedevano ampie garanzie per iscritto, ma niente da fare, la padrona ha detto no o quanto meno ha promesso il pieno rispetto della libertà degli autori e basta. Non le hanno creduto e hanno sbattuto la porta fondando subito una nuova casa editrice mettendo tutti mano al portafoglio. Insomma, senza perdere tempo la "Nave di Teseo" pubblicherà i prossimi lavori dei transfughi e di altri che non vorranno "dipendere" dai Berlusconi: "...Essere editori di un certo spessore, non è lavoro che s'impara...". Marina si è precipitata a fornire le sue argomentazioni circa le preoccupazioni sollevate dagli scrittori ormai fuori, scrivendo una lettera al "Foglio". Ha ribadito la sua posizione e quella della Mondadori, non ci sta a passare per una sciocca figlia di papà che non capisce nulla di editoria e infine asserisce, senza voler passare per presuntuosa che: "...capire la differenza tra un libro e un detersivo, non è cosa così complicata, anch'io ci sono arrivata...". Beh, stiano tranquilli Eco, la Sgarbi, Veronesi e tutti gli altri: se la Marina Berlusconi è in grado di comprendere la differenza tra un libro e un detersivo, allora sono a posto così nella nuova impresa editoriale. "Perché il progetto editoriale..." ha dichiarato Umberto Eco: "...è l'unica alternativa alla "Settimana Enigmistica", il vero rimedio all'Alzheimer. Siamo dei pazzi lanciandoci in questa impresa". Eppure lo hanno appena fatto. Pazzi o lungimiranti???
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«Questa mattina in Piazza della Scala mi è successo un episodio singolare: sono stato fermato da sei agenti della Polizia Locale di Milano (due volanti e due moto). Capisco la tensione del momento, ma fermare una persona alle 7:30 della mattina in giacca e cravatta...e lasciatemi dire, non del tutto sconosciuta, con la sua auto d’epoca mentre stava cercando di andare in motorizzazione ad immatricolarla (regolarmente provvisto di targa prova)... Lo trovo a dir poco eccessivo, in un momento in cui le attenzioni delle nostre amate forze dell’ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose...».
E' lui o non è lui? Ceeeerto che è lui, il nostro Tomaso Trussardi, che sulla sua pagina Facebook ha informato i suoi fans (sic) dell'avventura in cui è incorso mentre era alla guida di una vecchia auto d'epoca nei pressi della Scala a Milano. Un semplice controllo della polizia municipale che credo non abbia nulla di particolare specie in questi momenti un po' particolari. Del resto alle 7.30 di mattina un macchina d'epoca con un signore distinto in giacca e cravatta, perché mai dovrebbe essere riconosciuto ed evitare il controllo? Intanto si è giocato 5 punti sulla patente per il navigatore acceso e posato sul sedile di fianco, poi parliamoci chiaro Tomaso, ma chi cazzo credi di essere? Tu, come capita a noi tutti comuni mortali, sei stato fermato e la tua tabella di marcia, nonché la agenda zeppa di impegni, è stata stravolta. E Allora? Capita a tutti, ci devi stare mio caro sbruffone con i soldi e il Porsche da 200 mila euro...oltre il pezzo da museo con il quale hai dato nell'occhio e anche se eri in giacca e cravatta, ma senza la camicia...della fortuna!
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