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Messaggi del 26/04/2014

CORSI E RICORSI STORICI

Post n°1024 pubblicato il 26 Aprile 2014 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti, che al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente  conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare  per  i suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuol rappresentare.

Non è un mio scritto. Credete di aver riconosciuto "qualcuno" leggendo questa breve lettera? Cetto Laqualunque? Silvio Belusconi? AhAhAhAhAhAhAh! Dite la verità, avete pensato al caimano vero? Specie dopo averlo visto a "Porta a Porta" l'altra sera tra le braccia del "lekkin" per antonomasia. Mi spiace, vorrei accontentarvi e non deludervi, ma sappiate che l'autrice del breve scritto è Elsa Morante e l'anno in cui è stato redatto, è il lontano 1945! Ergo, il soggetto descritto con precisione chirurgica, è il Signor Mussolini di nome Benito. Altri tempi, altre situazioni, ma la storia è così pasticciona quando ci vuol insegnar qualcosa, che spesso ci confonde: ma dove l'ho letta 'sta letterina? Chi corrisponde perfettamente a 'sta descrizione? Ma di chi si parla?


"Lo storico è un profeta che guarda all'indietro". (F. Schiller ) 


 

 
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