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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 13/12/2014
Passiamo al noir! Dopo la trilogia (finita? Mah....) sul primo appuntamento con la donna desiderata, passiamo alle maniere forti e decisive. Ovvero, come sbarazzarsi di un compagno, un marito, un fidanzato... definitivamente! Vi avverto sarò cinico, sarò pungente e cattivo, ma sono piuttosto incazzato e non mi vanno certi atteggiamenti piuttosto ricorrenti che superano ogni ragionevole limite di sopravvivenza. Puntiamo verso il culmine delle festività: siamo alla stretta finale, per chi non è solito risolversi e decidersi all'ultimo momento, questa ultima settimana sarà concentrata sullo shopping. Vabbè, poiché il lamento paga, diciamo che i soldi sono pochi, non possiamo accontentare tutti, dobbiamo limitarci e spendere meno. OK! Poi mi direte se in giro avrete visto meno resse, locali semivuoti e casse che battono meno scontrini. Detto questo, torniamo alla fatidica compulsione dello shopping natalizio. Tutto nel normale, se non v'è frenesia in questo periodo non vedo quando e tuttavia, donne, ditemi la verità e non mentite: quanto tempo pensereste di dedicare di un intero pomeriggio (serata compresa), allo shopping continuo e senza soluzione di continuità? Cioè, quante ore passereste ad entrare ed uscire da un negozio all'altro per fare compere in modo perpetuo? E se tutto questo avvenisse in compagnia del vostro uomo (chiunque esso sia) quale considerazione avreste di lui? Dovrebbe seguirvi fedelmente? Non dovrebbe aprire bocca, attenersi alle vostre scelte e ai vostri ritmi forsennati? Non lamentarsi e portarvi i pacchi anche se intuiste che non è più in grado di farlo? E secondo il vostro parere autorevole in materia, pensereste che cinque ore continuate, siano un tempo appena ragionevole per la sua pazienza e la sua candidatura all'imminente martirio? Pensateci bene, intanto io chiudo il post informandovi che il povero trentottenne Tao Hisiao, impegnato con la fidanzata in un grandissimo centro commerciale cinese, dopo cinque ore di estenuante shopping con la sua schizzata compagna, all'ennesima richiesta di visitare ancora un negozio di calzature, non ci ha visto più: sfinito, sfiancato e dopo un inutile diverbio con la santa donna, si è ucciso lanciandosi dal settimo piano del centro commerciale. A Natale non si può morire a 38 anni così. In verità non si dovrebbe mai morire così, nemmeno per una donna come quella!!!!
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