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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 28/12/2014
Il grosso e consueto problema del 27 dicembre di ogni anno? Quello che attanaglia le masse, migliaia di persone che cominciano a muoversi puntualmente e inesorabilmente, ogni 27 dicembre? Quel noiosissimo fastidio, quel mesto pellegrinaggio, quella scocciatura per cui uno sbuffa e sgrana rosari farciti di contumelie? Dai raga', non mi dite che non avete compreso a cosa voglia riferirmi! Al cambio, il cambio "obbligato" dei regali incettati la notte del 24. "Evvvai....un classico, un perpetuo andirivieni che interessa un largo 85% dei beneficiari. Che poi, tra donatori e riceventi, tutti immischiati: "Se vuoi, se non ti garba, puoi cambiare, non ci sono problemi!". Vestiti troppo corti o troppo lunghi, camicie troppo larghe o troppo strette, guanti "incalzabili", cappelli "intestabili", un insieme di proposte bisognose...di cambi. Credo che il 15% non interessato al cambio, sia quello che non abbia ricevuto regali, oppure li ha concordati prima o meglio ancora, perché per fortuna...ha più culo che anima!!! La mia famiglia non si sottrae alla "processione" e a parte le bambine che ricevono solo quanto ordinato sin da novembre, gli adulti incappano nel...refuso sgradito. Ieri, nel primo pomeriggio, io e il 51% abbiamo fatto parte dell'esodo e fiondandoci al centro, siamo entrati in un negozio per il cambio di una camicetta donata a mia moglie: "Buon pomeriggio...", mi rivolgo alla commessa carina che mi aveva servito alcuni giorni prima: "...si ricorda di me?". Mi guarda un attimo in volto e: "Ma certo...lei è il signor Carlo...". La maldestra ha perso una occasione per tacere, perché si è beccata un sguardo trucido della consorte che se avesse potuto uccidere (lo sguardo dico), la poverina sarebbe stata fulminata, arsa all'istante. Nel contempo io mi beccavo un pizzico dolorosissimo nel fianco: "...Ehm...sì ...ahia...sono qui per il cambio della camicetta...si ricorda? Restammo d'intesa...ho conservato lo scontrino". Balbettavo dal dolore: "...Ma certo, senz'altro...", replica aprendo la busta contenente la camicia: "...Con cosa vuol cambiare?". E io, istintivamente, prima che mia moglie prendesse la parola e guardandola di traverso: "Io gradirei cambiarla con una.....più giovanile, sbarazzina, una di quelle che appena le vedi, rimani a bocca aperta; ovviamente, nel caso...pagherei anche una differenza!". Un pestone, una botta mai avuta con un tacco...da paura! Ho guardato con una smorfia di dolore entrambe: " Oh, e che diamine, non si può proprio scherzare? Sarà meglio che aspetti fuori...". Sono uscito zoppicando e...mordendomi la lingua. Dolore su dolore!
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