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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 22/07/2015
Il concetto, il senso, la base etimologica di un sostantivo, perdono ogni giorno che passa, il loro valore reale. Possiamo notarlo senza affannarci troppo quando ci misuriamo su alcuni vocaboli e compariamo il nostro modo di vedere con quello di altre persone. Prendiamo per esempio il vocabolo "educazione": in un tempo non tanto remoto, con educazione non c'era poi tanto da discutere. "Il processo attraverso il quale vengono trasmessi ai bambini o comunque a persone in via di crescita o suscettibili di modifiche nei comportamenti intellettuali e pratici, gli abiti culturali di un gruppo più o meno ampio della società". Così la Treccani definisce il vocabolo educazione. Adesso passo alla dimostrazione pratica di ciò che desidero discutere con voi. In un ristorante di Portland (USA) ci sono circa settanta clienti seduti e intenti a mangiare; nel brusio tipico e contenuto del locale comincia a sopraffare tutte le voci, il pianto di una bambina di due anni. Beh può accadere, può succedere dappertutto, niente di grave, magari un capriccio che la induce a manifestare un pianto continuo e ininterrotto per diversi minuti. Tutto ciò nell'indifferenza totale dei suoi genitori. I clienti, vista l'insistenza della piccola e la passività dei genitori, cominciano a mostrare segni di nervosismo e di fastidio. Il particolare non sfugge alla proprietaria del "food" che dopo un momento di sgomento, si avvicina al tavolo e redarguisce duramente, verbosamente e violentemente la bambina tra lo stupore generale. La piccola si tace improvvisamente e smette il suo pianto irritante. Finisce là? No, finisce su FB dove la mamma inveisce contro la proprietaria autoritaria e scostumata... secondo lei, la manda affan'cucolo pubblicamente rilevando che avrebbe dovuto prima parlare con loro (padre e madre) e a tale riguardo infine, pretende le scuse della donna. A sua volta la proprietaria, sempre su FB, non intende scusarsi, il suo intervento ha avuto effetto e invita i genitori a preoccuparsi dell'educazione della bambina. La maggior parte della rete, nella valutazione dei fatti, ha dato ragione alla proprietaria ritenendo giusto il suo intervento. A voi il boccino della questione. Educazione? Dove? Come? Quando? E soprattutto...a chi tocca provvedere?
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