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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 16/09/2016
Da giovanissimo sciupafemmine...chi ride a crepapelle? Facciamo le persone serie per favore...questo è un post importante; dunque dicevo, da ragazzo pimpante e accalorato, ne ho mandati di mazzi di rose a ragazze coetanee che mi piacevano. Io sono stato tra gli ultimi maschietti dell'epoca che non disdegnavano il: "Signorina, permette che l'accompagni?". Non ho mai scelto tattiche da manuale, ero un istintivo e partivo in quarta senza reticenze. O la va, o la spacca. Ne ho presi di ceffoni e qualche volta mi è andata anche bene, quindi non mi sono mai preoccupato dei rischi che correvo. Poi con il passare del tempo, ho raffinato i miei modi, il mio stile nell'approccio e tutti i sotterfugi possibili e immaginabili, erano nel mio catalogo personale. Ne avrei da raccontare di storie eppure non è questa l'occasione poiché il preambolo mi è servito per introdurre un argomento sciocco ma intrigante se sviscerato opportunamente. Dunque, un settantenne innamorato di una donna che fa? E che fa? Tenta di conquistarla nel più classico dei modi: mazzi di fiori, regalini, qualche smanceria, insomma, una pressante corte che spera induca la sua ex compagna a rivedere la posizione che pare sia ormai intransigente. Beh, la ex non ci sta, non ne vuol sapere e rifiuta la corte serrata dell'uomo insistente. Io come lui, nelle stesse condizioni non mi sarei rassegnato e avrei continuato nel marcarla stretta e senza abbandonare la speranza: lui la ama ancora! Lei invece no! Allora, spazientita dalle attenzioni, lo trascina in tribunale e argomentati i fatti da ambo le parti, vince la sua brava causa, perché il giudice intravede specifico reato di stalking e lo condanna a 12 mesi di reclusione con la condizionale. Questo è il fatto: orbene il poverino dovrà mettersi l'anima in pace e rinunciare definitivamente all'amore della sua vita. Abbiamo parlato di stalking raga' e senza entrare nel merito della sentenza, non vi pare un po' eccessivo? Cioè, se questo è stalking da dodici mesi di reclusione, lo stalking di cui spesso sentiamo parlare perché sfociato in atti di violenza belli e buoni, con tanto di sangue al seguito, come dovrebbe essere punito? E se tanto mi da tanto, perché molte volte le donne che sono corse dai carabinieri a denunciare maschi violenti e aggressivi, si sono sentite rispondere: "Se non lo cogliamo sul fatto, non possiamo far nulla!". Insomma, qualcuno, perdonando la mia instabile ignoranza, può spiegare alla platea come funziona il giocattolo dello stalkeraggio? Se un giudice condanna a un anno di carcere per un mazzo di 50 rose e qualche regalino fatto con insistente interesse ma senza alcuna violenza, in casi di attacchi proditori, di migliaia di telefonate, di inseguimenti e di incontri/scontri ravvicinati del sesto tipo, perché non è possibile procedere se non viene pescato sul fatto, se non c'è un bel ricovero in ospedale, se non scorre sangue a fiumi per mazzate prese? Fatemi sapere perché nel caso la...smetto di mandare rose alle donne.
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