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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 11/01/2017
I pupazzetti in peluche sono la passione di piccoli e grandi. Uno storico giocattolo che da sempre, nelle forme e nelle fattezze aggiornate al contesto attuale, fanno la felicità e soprattutto buona compagnia a grandi e piccini. Infatti lo scopo principale del classico pupazzetto a prescindere da cosa rappresenti, è proprio quello di avere tra le mani e da stringere, l'amico immaginario che è sempre con noi. Lo portiamo a letto, lo teniamo vicino quando si studia, si legge, si segue la tv e i bambini specialmente, non lo mollano per nessuna ragione. La "Histoire de bétes" una azienda francese specializzata in peluche, ha messo in commercio, commettendo una mascalzonata e uno sfregio insopportabile, una quantità rilevante di pupazzetti in peluche fatti con pelle vera di animali! Un vanto per la casa produttrice che ha sollevato proteste verbose e violente per l'uso malvagio e improprio della pelle naturale di piccoli animali selvatici. E c'è di più, i prezzi di questi peluche "originali" va dai 900 ai 1800 euro cadauno...se ne cadono due di teste sarebbe meglio: la testa del produttore e la testa del consumatore che non può dichiararsi all'oscuro del dettaglio della pelle naturale impiegata, visto il prezzo che ha pagato!
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Nel lontano 2009 ebbi modo di pubblicare su un quotidiano un articolo che aveva lo stesso argomento del post che mi accingo a scrivere. Nel 2009 Maria De Filippi ebbe il grande onore di partecipare a Sanremo ricoprendo il ruolo di "madrina marchettara", ovvero, patteggiò la sua partecipazione al Festival condotto da Paolo Bonolis, in cambio della vittoria del suo pupillo Marco Carta. Fu un trionfo per quella edizione e Maria fu la ciliegina sulla torta: la De Filippi è un magico catalizzatore, ogni sua apparizione, a prescindere dal luogo e dall'emittente, è un successo garantito. La RAI si accinge a commettere lo stesso errore del passato e per darsi martellate più sonore sui gorgioni, grazie alla complicità del bravo Carlo Conti, anche lui ormai intruppato nelle logiche del potere televisivo di stato, porterà Maria alla conduzione paritaria al suo fianco! Si paventava un atteggiamento nuovo da parte di Silvio e della sua Mediaset, abbiamo colto già segnali evidenti e credo che quest'ultimo sia definitivamente comprovante come, per mere ragioni politiche, RAI e Mediaset siano ormai "sorelle gemelle". Non è normale che tra due concorrenti, due televisioni come RAI 1 e Canale 5, puntuali avversarie tremende, costrette ogni sera a battersi per guadagnare il "prime time" (il più pagato dagli inserzionisti), facciano comunella e si spartiscano il lavoro con le "invasioni barbariche" di personaggi della concorrenza. Sanremo è da anni una anziana e rattoppata befana, una creatura sfiorita dagli anni e dall'usura. Il max dirigente Antonio Campo dall'Orto così diceva non molto tempo fa: "la RAI deve trovare una sua nuova identità, dovrà essere brillante, innovativa e popolare, dovrà pensare meno ai numeri e più alla concretezza delle proposte evitando la classica miopia del business che annebbia le menti". Beh, non male direi: due personaggi sono primari in seno a Mediaset: una è la signora De Filippi nota ormai grazie ai suoi programmi di livello e profilo bassissimo, la sensale per eccellenza, la mediatrice fredda e calcolatrice tra il suo portafoglio e la televisione che produce. L'altra invece, è la ruffiana per antonomasia, con la faccia rifatta tra un misto di botulino e bronzo: la grande Barbara d'Urso. Sappiamo come facciano ascolti queste due punte dell'attcco televisivo berlusconiano e se la Rai ricorre ad una delle due, conferma come sia giustificata la perdita del 2% di share nel 2016 e come intenda riparare per recuperare lo svantaggio. Aspettiamoci più in là di vedere tracimare da una rete RAI, la invadente Barbara D'Urso, dopo di che il canone lo potremo pagare direttamente a Mediaset.
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