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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 19/03/2017
Eccolo un altro capolavoro che dopo secoli e secoli di studi, vanta oggi una definitiva risposta alla fatidica domanda: "Ma Monna Lisa è felice?". Ambigua, enigmatica, contenta, ruffiana, forzata nell'accenno, questo è stato il cruccio degli esperti, mentre l'opinione comune è stata sempre quella di vederla e ritenerla felice. Ora dopo un piccolo esperimento, si può chiudere la pratica sostenendo e mettendo tutti d'accordo: La Gioconda è felice! Raccolto un gruppo di volontari, sono stati sottoposti alla loro attenzione otto copie della Gioconda leggermente ritoccate: cioè quattro con gli angoli della bocca piegata verso l'alto, le altre quattro con gli angoli appena piegati verso il basso. In tal modo poteva sembrare più felice o più triste. Ebbene i volontari dopo averli visionati hanno scelto l'originale e le quattro copie con gli angoli ritoccati verso l'alto, definendola felice. Anzi, i riconoscimenti dei nove pezzi è stato immediato: subito definiti felici quelli appunto con il sorriso. Ovvero, la scelta dettata dalla predisposizione alla percezione di ciò che sia felice e ciò che sia triste, non sempre è assoluta, e come se il nostro cervello fosse incline a riconoscere subito le espressioni facciali positive adattandosi al contesto repentinamente. Bene, fine della modesta lezione e non ne parliamo più: Monna Lisa era e la vediamo felice. Poi, tutto può essere, magari stava pensando a Leonardo che l'ha messa in posa senza che si fosse lavata i denti visto che era mattina presto. Magari era un sorriso amaro e di circostanza. Mah...
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