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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 21/02/2018
Chiunque governerà questo paese dopo il 4 marzo, dovrà mettere mano ai programmi e alle promesse. Tuttavia, c'è un problema che si trascina da anni e nessun governo ha mai tenuto conto di quanto possa essere importante. Certo non sarà facile risolverlo e occorreranno battaglie alle camere per comporre una legge giusta ed equa. Sono passati sessanta anni da quando è entrata in vigore la legge Merlin in Italia: la chiusura definitiva delle case chiuse (casini) su tutto il territorio nazionale. Una vittoria per la prima donna che sedeva in senato e la sua battaglia fu un segno di civiltà per quell'epoca e per le donne. I sessantanni trascorsi dal 1958, sono stati anni importanti per le conquiste riscontrate nel nostro paese: uscire dalla guerra con una nazione rasa al suolo e riprendere la vita normale, è stata una grande scelta di volontà che lentamente ci ha condotto a raggiungere livelli altissimi al fianco di grandi paesi. La chiusura dei casini però, oggi viene vista come opera incompiuta: è vero, abbiamo cancellato il ludibrio per le donne che legalmente frequentavano quelle case, ma se oggi approfondiamo la questione, ci rendiamo conto che a nulla è servito mettere fuori dai casini donne e uomini; abbiamo solo allargato il grande business, le zone di lavoro, mettendo tutto in mano a loschi individui evasori e rendendo incontrollabile il traffico effettivo che avviene dovunque a partire dalle strade cittadine per giungere agli appartamenti e/o ai locali mascherati e adibiti a questa attività. Lo so, il luogo di perdizione non andrebbe riaperto per una parte di italiani, ma ve ne sono tantissimi altri che vedrebbero l'apertura dei casini come un ulteriore segno di civiltà. Le falle della legge con il tempo, sono tutte evidenti: aumento esponenziale dell'attività, papponi che reggono i mercati come fossero Amministratori Delegati, donne che giungono da varie parti del mondo e che trovano ampi spazi per inserirsi, evasione fiscale tremenda che non potremmo permetterci, insufficienza igienica, strade affollate e con comportamenti senza alcun ritegno e poco decorosi specie quando battono strade di quartieri ad alta densità abitativa. Nessuno credo sia disposto a subire nella strada ove abita, una schiera di donne svestite che ammiccano i potenziali clienti. Abbiamo modelli in Europa ai quali potremmo ispirarci, basta trovare il più congeniale per la nostra società; non si pretende di avere ragazze in vetrine come accada nel nord Europa, ma case sobrie, attrezzate, case dove vi sia ordine, igiene e soprattutto rispetto delle leggi, senza papponi che amministrino e con una fiscalità chiara ed efficiente. Sarà poco gradito, ma credo possa essere molto meglio di tutto ciò che siamo costretti subire e vedere sulle strade delle nostre città, fermo restando tutti i vantaggi descritti in precedenza. Una patata bollente che non si potrà eludere, viste le pressioni che provengono da più parti della nostra società.
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