CARICO A CHIACCHIERE

Se accadrà ciò che si può presumere in queste ore, allora avvertirei da buon italiano, un senso di disagio e di apprensione. Scrivo questo post alle 18.30 del 9 maggio su quanto leggo circa gli inciuci, le trame e l'ordito tra Salvini e Di Maio: ha molto della pastetta forzata e fortemente voluta giusto per non perdere una grande, unica occasione per formare un governo e guadagnare le ambite poltrone a disposizione. Una fitta rete di chiacchiere, parole e promesse, per tessere un patto scellerato che non metta nessuno in difficoltà, o meglio, uno in difficoltà già c'è e questi è Gigino Di Maio. Ne ha dette e fatte di tutti  colori, per tutta la campagna elettorale ad oggi, ha detto tutto e il contrario di tutto. Lui sa di essere convincente, molti pendono dalla sue labbra, ma ad ascoltare le sue baggianate si comprende  come punti ad un solo scopo: non rompere e perdere un giocattolo che la storia gli ha consegnato e che non potrà mai più riconsegnargli. Arrivare al governo per lui è una priorità irrinunciabile e sarebbe pronto a smentirsi o a vendersi l'anima, pur di arrivarci. Ebbene, man mano che lo spauracchio del governo scelto da Mattarella prenda sempre più corpo, il cappio gli si stringe sempre più attorno al collo. Dalla negazione assoluta del Berlusconi reietto e da evitare come la peste, siamo passati, proprio nelle ultime ore, all'uomo che non ha colpe per quanto accaduto in questi due mesi di vuoto senza che ci fosse la buona volontà da alcuna parte a recedere dalle proprie pretese. Ebbene, lo spiraglio si è aperto e subito ci si sono ficcati dentro Salvini e Giorgetti per portare a casa un governo a tutti gli effetti. Già...e Silvio? Silvio non è un fesso e fa il tanto atteso passo di lato, ma sul piatto della  bilancia vorrebbe in cambio qualcosa, o no? Che senso ha chiamarsi fuori da un esecutivo ma, nello stesso tempo, farne parte? Niente fiducia a priori, lo appoggerà dall'esterno il governo, proposta su proposta, se ci saranno da esprimere i no su scelte che non sono condivisibili saranno detti senza riserve. Possibile? I suoi affari, le sue attività televisive e i conti con la giustizia chi li curerà?  Bene, vi ho scritto di ciò che si paventa, di quel che potrebbe accadere o già accaduto quando sarà pubblicato il post. Concludo con una considerazione: se vi sarà un tal tipo di contrattazione, inciucio e/o altro patto, allora secondo voi, tra i tre che abbiano tanto animato questi mesi, Matteo, Silvio e Gigino, chi ne uscirà con le ossa rotte? Chi pensate che abbia sbagliato sin dall'inizio l'impostazione delle trattative? Oggi Berlusconi va bene? E fino a ieri no? Oggi vuol parlare solo con Salvini e Berlusconi non è sotto veto...ma rimanesse fuori! Bene, l'ex cav rimarrà fuori dai contatti, starà al posto suo con ciò che gli permetterai di ottenere caro Di Maio. Tutti voi  vi farete i caxxi vostri e lo state dimostrando in queste ore febbrili dense di contatti e soluzioni. Io sono qua, aspetto di leggere le news e sapere come andrà la giornata. Se dovesse andare come abbia previsto in questo post, allora spero che il popolo grillino si rivolti e capisca come il capo, lo stratega, abbia perso la partita prima di iniziarla e Silvio l'abbia vinta stando senza veti e con un passo indietro. Il grande manovratore avrà vinto ancora e le corna so' corna, per noi tutti italiani. Hanno vinto loro, è giusto che governino, ma finora avevate parlato di ben altro: dell'Italia in difficoltà!