|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 10/08/2019
Vi riporto una notizia che nel suo piccolo, può essere significativa e propedeutica per il singolare esempio di civiltà ed educazione che suggerisce. Una strada di città, larga e scorrevole, disseminata di incroci regolati da semafori. Una vettura con un uomo alla guida, la percorre ad andatura più o meno moderata e affianco, c'è suo figlio di cinque anni su un seggiolino apposito e ben tenuto dalle cinture di sicurezza. L'auto va e in prossimità di un incrocio, scatta il giallo e poi il rosso: l'uomo è convinto di farcela e attraversa con il rosso appena acceso. Tutto bene, non accade nulla e la vettura procede. Poco dopo, davanti ad un altro incrocio, stessa scena e stesso azzardo: l'uomo osa e passa ancora con il rosso appena scattato. Il piccolo nota l'infrazione, anzi ha notato anche la prima, solo che questa volta prende il cellulare del padre e compone un numero: farfuglia qualcosa e chiude la chiamata. Poiché ha formulato il numero della polizia, dall'altra parte colui che ha risposto si insospettisce e richiama il numero per accertarsi se tutto è a posto. Questa volta, ovviamente, risponde il papà e c'è sorpresa tra lui è il poliziotto che pone domande circa la voce del piccolo che aveva udito in maniera confusa. A questo punto il bimbo capisce tutto e strappa il telefono dalle mani del padre: "Papà è passato due volte col rosso. Arrestatelo!". Sorpresa generale e stupore per tutti, il poliziotto comprende la situazione, non punisce il papà per le infrazioni commesse e invita il piccolo a sgridare il papà perché non lo faccia più. Fine della storia. Vi chiederete in quale città sia accaduto tutto ciò? Mi sembra giusto: Milano, Roma, o altre città magari no metropolitane? Il bambino di cinque anni è un fenomeno da baraccone oppure è un semplice bambino formato ed educato come è giusto che sia? In più, c'è da notare che gli sono state spiegate le basilari regole del codice stradale tra cui l'impiego importante del semaforo che va rispettato regolarmente da tutti. Un esempio di educazione civica, quella materia che potrebbe tornare nelle scuole e che ci è mancata decisamente visto che a partire dalle elementari, nessuno viene introdotto alle fondamentali nozioni che portano i piccoli e i giovani alla conoscenza dei comportamenti sociali e al rispetto delle regole civili. Bene, il fatto non è accaduto in Italia ma in Germania e più precisamente a Wurzburg (Bavaria)...e non mi stupisce affatto. In Italia, scusate la mia perplessità, non credo possa accadere di incrociare un bimbo di cinque anni così attento. No che i nostri piccoli siano meno reattivi, ma solo perché a noi non ce ne frega una mazza di un bambino educato a tali evenienze. Sono poco incline alla sovranità genitoriale della famiglia italiana? Forse, ma i buoni risultati si vedono anche da queste situazioni: trovatemi voi un piccolo italiano che avverta al telefono la polizia: "Arrestate mio padre, è passato con il rosso!".
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |