|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 07/11/2019
Non riconoscere come siamo caduti in basso, lentamente e inesorabilmente, in questo paese al quale con subdola sufficienza e leggerezza, si sia data la stura all'estrema destra, significa non sentirsi più italiani nel vero senso politico e sociale. Sono anni ormai che la politica tutta, barcolli e non avverta come la destra populista e sovranista dia colpi ben assestati alla nostra vera e reale democrazia. Nascondendosi dietro la spicciola demagogia, siamo a guardare gli "asini che volano" e non consideriamo atti, parole e gesti che introducono edulcorate nuove aperture ai peggiori estremisti di destra. Da oggi la senatrice Liliana Segre, novantanni e una sua storia intensa e pregevole alle spalle, è sotto scorta 24/24 h. accompagnata da due carabinieri. A causa delle centinaia di minacce che riceve giornalmente, perpetrate costantemente e verbosamente nei suoi confronti, la signora Segre ha una sua colpa: è EBREA! Quindi come tale e per la sua ferma posizione politica e sociale, per le sue battaglie che conduce da decenni contro nazismo, fascismo e parentele varie, è ormai sotto il mirino infallibile dei destrogeni che finora erano dormienti e quieti e che desiderano solo la sua "scomparsa" politica e istituzionale. Non ho parole, non riesco ad accettare tutta questa follia basata su odio e rancore verso i propri simili e verso i connazionali: dai negri italiani a tutti coloro che osano contrariare e combattere questa avanzata spregevole e ineluttabile, per come si stiano mettendo le cose, non ci sono parole. Negare con sciocchi pretesti, con giri di parole ampollose tutto ciò, ci può fa sentire solo in un modo: non essere italiani per la vergogna! Fate un po' voi, io mi sento così, voi fate come se foste a...casa vostra!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |