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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 25/05/2020
Mi ha colpito molto la dichiarazione espressa da Pasquale Tridico, Presidente dell'INPS: "Se a gennaio qualcuno mi avesse detto che oggi avremmo gestito 26 miliardi di euro (oltre ai 10 del decreto Cura Italia), riuscendo a coprire 18 milioni di persone (e 11 milioni di persone nel decreto Cura Italia), non gli avrei mai creduto". Nel corso di un'intervista rilasciata a TPI, il nostro Tridico, quasi incredulo e stupito, afferma che queste sono le cifre messe a disposizione degli italiani in questi cento giorni e passa di pandemia. Orbene, siccome sono tanti a lamentarsi di non aver beccato un euro degli aiuti promessi, c'è da puntualizzare se parliamo ancora di promesse da mantenere e/o di aiuti già forniti in solido. In verità, il Presidente ammette che vi siano stati ritardi specie nel liquidare la "cassa integrazione" ai dipendenti messi a riposo, ma insiste nel dire che per quei 7,5 milioni di persone rimaste tagliate fuori, cinque milioni sono stati soddisfatti e tutti gli altri a breve saranno beneficiati di ciò che spetta loro. "Stiamo riempiendo di soldi gli italiani" questa frase mi è sembrata eccessiva detta da un funzionario della portata di Tridico: sarà anche vero che 26 miliardi destinati ai 18 milioni di italiani, siano nel bilancio INPS, sarà anche vero che altri soldi verranno usati sempre per gli italiani, ma a questo punto, ammettendo e riconoscendo che sono cifre sostanziose a copertura di 18 milioni di persone (per ora), la domanda nasce spontanea: "Ma in mezzo ai diciotto milioni di italiani quanti sono i bugiardi?". Oppure, quanti si sono lamentati pur avendo ottenuto il possibile per riprendere la vita lavorativa e familiare? Insomma, in mezzo a noi e come sempre io abbia sostenuto, ci sono i fasulli, i mentitori sfacciati e poco rispettosi di coloro che veramente sono rimasti tagliati fuori dalla spartizione della grande torta. Peccato per i ritardi, ma alla fine negare i soldi messi sul tavolo, significa mentire spudoratamente agli italiani. Chi mente? L'Inps o parte di quei beneficiari traffichini e scorretti?
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