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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 02/07/2020
Se non fosse per il luogo dove sia stato immortalato il cartello, non ci sarebbe nulla di anomalo e di strano. In tanti luoghi pubblici, negli uffici, nelle chiese e altri posti dove vi sia traffico di persone, fatalmente quando viene posto un attrezzo o un accessorio utile, lo si blocca affinché non accada che "inavvertitamente" venga portato via da qualche sprovveduto molto distratto. Gli uffici postali e le banche per esempio, erano soliti legare la penna a sfera sul banco operativo dello sportello per consentire all'utente il suo uso. Era un modo come un altro per dire: "Se ti permetti portar via la penna ti cionco la mano!". Oh, si attaccavano alle biro di pochi centesimi, un valore intrinseco minimale ma molto determinante ai fini del lavoro dello sportellista e utile al cliente. Banche, uffici, tutti a legare saldamente gli oggetti perché non fossero portati via impunemente. Tornado al flacone, anzi, ai diversi flaconi disseminati ovunque per correttezza e per estrema sanificazione delle mani, la sorpresa che mi ha colpito come un cazzottone allo stomaco, è che il cartello sia stato fotografato all'interno di Palazzo Chigi! Sì, avete letto bene: a Palazzo Chigi, non all'interno del mercato rionale! O poffarbacco, come è possibile? Ma chi frequenta palazzo Chigi? Certamente una pletora di impiegati, operatori al servizio del Presidente Conte e presumibilmente tutti i ministri, segretari, sottosegretari, politici in genere per questioni istituzionali. Insomma, un viavai c'è ed è fuori di dubbio, ma allora chi, da quando è scoppiata la pandemia, ha cominciato a far sparire i flaconi igienizzanti posti ovunque a disposizione di chi ne avesse bisogno? Gli impiegati o qualcuno del personale che ogni giorno percorre sale, stanze e usa ascensori per lavorare? Pare che tutti gli impiegati abbiano nei loro cassetti personali, rotoli di carta igienica per ogni evenienza: nei cessi del Palazzo per antonomasia, mancano i rotoli e il minimo che si possa fare, è portarselo da casa ad usum proprium. Orbene, dopo aver provveduto a rimettere al loro posto i flaconi sottratti, non è dato sapere se siano stati legati e/o fissati onde evitare sottrazioni costose per la comunità e per chi onestamente se ne serve e...basta! Inoltre pare che oltre a far i "Silvan" della situazione, molti non si limitano a far sparire di botto il flacone, altri, molto più onesti e con le lacrime agli occhi per la vergogna, si azzardano soltanto a riempire contenitori portati da casa: in tal modo le coscienze si tacitano e il peccato non grava in modo ineludibile! Raga' non so più che aggiungere: se tanto mi da tanto, se a Palazzo Chigi sono giunti a questo punto, riaffermo la sorpresa ma nello stesso tempo, mi allargo nelle valutazioni e mi dico in un...orecchio: "In un paese dove più o meno rubano tutti e tutto, perché non dovremmo riscontrare furti in posti dove la politica è di casa e chi li commette saprebbe regolarsi di conseguenza, come ampiamente affermato nella canzone che state ascoltando?
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