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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 13/09/2020
Lei è Carli Lloyd, pallavolista americana molto brava che ha cominciato a giocare a volley sin dal liceo e negli anni, ha condiviso molte soddisfazioni con diverse squadre italiane e internazionali. Tornata a giocare per la Casalmaggiore (serie A) in questa stagione, aveva già militato nella grande squadra alcuni anni fa: non a caso l'hanno richiamata affidandole il ruolo di capitana e con la speranza di rendere sempre più combattivo il team lombardo. In queste ultime ore, la nostra Carli ha annunciato di essere incinta e di aspettare un bambino. Felicità nella squadra, congratulazioni dalle colleghe, dalla direzione e dai tecnici che supportano la squadra. Ebbene, dovrebbe essere finita qui ma in realtà, poiché siamo in Italia e non ci facciamo mancare niente, è partito un coro di proteste proprio dalla tifoseria della squadra, cioè i più accesi e affezionati seguaci della Casalmaggiore. Apriti cielo: "Incinta? Bella questa, allora preparasse le valigie e tornasse là da dove sia venuta!". "Raga', da non credere, incinta non si può stare se devi giocare con noi". Una ridda di concitate proteste e la rete si è infiammata come non mai: offese pesanti, comparazioni offensive e inviti a rifiutare la squadra e partire per altra destinazione. La battuta più specifica e cattiva, ritengo sia questa: "E' come assumere a tempo indeterminato, una operaia dell'est e lei dopo un po' rimane incinta!". Vabbè ragazzi, avete compreso quanto stia accadendo e su quali basi si radicano le polemiche. Già, perché mentre sono tanti i tifosi che basiti stanno protestando, ora devono fronteggiare tutta una schiera di persone che non possono assolutamente vedere e reputare una gravidanza alla stregua di un peccato mortale e/o una azione maldestra e poco conveniente. Per onestà intellettuale, sono disposto a comprendere l'amarezza espressa dai tifosi: avere in squadra la Lloyd, il suo tanto auspicato ritorno e puntare alle grandi soddisfazioni con lei e tutto il team, era una bella conquista per gli appassionati. Erano tutti in fermento e già pregustavano una stagione ricca di risultati importanti. Vero, è una bella "batosta" quella appena ricevuta, ma non esageriamo, non si può insultare una maternità voluta e bramata solo perché alienerebbe la squadra. Ormai è partito il tamtam e le polemiche continueranno pensando di convincere la Carli a fare le valige. Loro sperano che venga rimpiazzata da un altro acquisto, ma la Lloyd ha già fatto capire che non mollerà: creerebbe un precedente goffo e inutile, una madre non può farlo se vuole aspettare un figlio e quindi, non ci sarà altro da fare che pazientare ed essere fiduciosi. Non è stato bello "imberlinare" la giocatrice per caricarla di contumelie e di velate minacce. Offendere una donna e la sua maternità in corso, non è da galantuomini e non può essere sorretta da alcuna giustificazione. Tutta la squadra è con la giocatrice, dalla presidenza all'ultimo magazziniere, sono per la gravidanza di Cali e non saranno quattro scalmanati tifosi a cambiare la situazione. Spiace solo per la magrissima figura che questo paese offre ancora all'occidente a cui appartiene.
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