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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 05/01/2022
Quanto sto per raccontarvi non bilancerà mai tutte le aggressioni e le morti assurde delle donne per mano di uomini molesti, bestiali e soprattutto gelosi. Eppure accade che la cronaca ci racconti una storia al contrario: a Centocelle (RM) una donna di 48 anni e alta poco più di un metro e cinquanta, per due anni ha usato violenze inaudite nei confronti di suo marito, un ucraino di 49 anni. Lui, un uomo alto un metro e novantasette, ex pugile e campione di kick-boxing, ha subito di tutto e di più: quando c'era baruffa tra i due, erano sputi, ceffoni e acqua bollente versatagli addosso all'improvviso, quando invece erano ai ferri corti, allora lei era super cattiva: gli lanciava oggetti contro, telefonava all'albergo dove lui lavorava e mentiva dicendo che rubasse, insomma, lo umiliava in tutti i modi. La coppia ha un figlio dodicenne e per quel figlio, l'uomo ha sempre subito, non ha mai reagito e ha sempre cercato di evitare tragedie in casa. Tutto "sotto controllo" per lui fino al Natale del 2020, quando la moglie scoprì un capello biondo su una giacca. E allora, altro che Edoardo Vianello e il suo "non è un capello ma un crine di cavallo", l'ira della donna non ebbe limiti e accadde il...finimondo. L'ucraino subì anche un assalto della donna che cercò di trafiggerlo con un coltellaccio, lo ferì alla testa con una statua di marmo lanciata con mira precisa e fu il momento in cui l'uomo, non poté fare a meno di chiamare la polizia. Allora lei si chiuse in camera e ne uscì appena arrivarono i poliziotti: ne uscì con il labbro sanguinante e disse: "Mio marito mi ha picchiato!". A quel punto, anche grazie al figlio che testimoniò contro la mamma violenta e bugiarda (si era morso il labbro fino a farlo sanguinare), la donna donna fu arrestata e l'incubo per l'omone finì. Si è beccata due anni e due mesi di carcere, i giudici hanno creduto all'uomo e al figlio che hanno riferito dei due anni di violenze subite in silenzio dall'uomo, senza reagire mai. Una notizia sconvolgente: un gigante contro una nana e il gigante ne usciva sempre sconfitto! A volte non è il fisico che "fa la persona", ma l'anima e il cuore.
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