Creato da movimentoscio il 31/05/2006

SCIO'

libero movimento contro la mafia

 

 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 06 Gennaio 2007 da movimentoscio

L’Antimafia in rete
di Luca Maci

Centinaia sono, fortunatamente, in tutt’Italia, le forme di aggregazione messe in atto dai cittadini con l’intento di contrastare, e sconfiggere, il fenomeno mafioso. L’intero territorio nazionale è punteggiato da associazioni, gruppi, movimenti, comitati, cooperative che, con azioni a raggio locale o nazionale, sono impegnati nella costruzione di una nuova società, finalmente libera dal giogo mafioso. Ed altrettanto numerosi sono i “luoghi virtuali” in rete, utili a dar voce alle stesse associazioni, a consentire di veicolare i loro messaggi, a pubblicizzare le loro iniziative ed ancor più utili a permettere il confronto, quando questo è libero e costruttivo.
Purtroppo tutto ciò, in una analisi complessiva, appare una realtà frammentaria, un insieme di pezzi predisposti di un puzzle che ancora attende di essere ricomposto.
Già da tempo ci facciamo promotori dell’esigenza di un coordinamento reale, attualmente mancante o comunque parziale, troppo parziale, di queste preziose realtà (importante è stata, ma non sufficiente, la convocazione degli Stati generali dell’antimafia, primo vero momento nazionale di confronto).
Ho avuto già modo di parlare personalmente con alcuni aderenti a queste realtà (penso, ad esempio,a Gabriele e Chiara di Addiopizzo, ad Aldo di Ammazzateci tutti, ad Enrico di Cuntrastamu) e di riscontrare la condivisione di tale esigenza.
Allora, riprendendo, tra l’altro, un’idea lanciata proprio dallo stesso Enrico Natoli su Cuntrablog, ritengo opportuno formulare una proposta concreta: un portale unico dell’antimafia, auspicabilmente promosso e patrocinato dal Ministero della Solidarietà Sociale; un unico grande contenitore delle tante realtà ancora sconnesse, una grande “agorà” per lo scambio, rapido e funzionale, e la condivisione di idee, progetti, obiettivi.

Il portale dovrebbe permettere, a quanti ne fossero interessati:

- di conoscere le associazioni operanti nel territorio, più vicine al luogo in cui vivono (attraverso una mappa interattiva o altro);
- di conoscere la loro organizzazione e le loro attività (attraverso i link ai singoli siti o blog e spazi dedicati);
- di disporre di una vera e propria bacheca in cui ogni associazione possa condividere con gli altri, con la massima diffusione, le proprie iniziative (conferenze, dibattiti, campagne, cortei, petizioni, ecc..);
-
di poter disporre di una rassegna stampa e di una bibliografia-filmografia tematiche, dettagliate e costantemente aggiornate.

Sappiamo del resto che una simile operazione si sta già approntando per le associazioni Onlus.
Ritengo però che, preventivamente, a tal fine e non solo, vada fatto un censimento nazionale delle suddette organizzazioni; per questo forse la lista di adesione all’incontro di Contromafie, organizzato da Libera, può rappresentare un buon punto di inizio; l’importante è, pena il fallimento, includere tutti, grandi e piccoli, attraverso un’attenta e capillare indagine.

C'è la possibilità che questa proposta veda la condivisione di molti? Attendiamo comunque eventuali annotazioni e suggerimenti, con la speranza che il progetto possa vedere presto la luce, proposto adeguatamente a chi di dovere. Nel frattempo, a voi la parola!

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da movimentoscio

L’ideologia della pagnotta
di Luca Maci

Credo di non scandalizzare nessuno affermando che la politica è malata e che tale malattia è dovuta alla mancata onestà intellettuale ed integrità morale di molti nostri (ahimé!) rappresentanti, che per ingordigia ed avidità, facilmente si prestano agli sporchi giochi i cui arbitri indiscussi non sono affatto, ovviamente, i cittadini inermi, ma i soliti noti, meno noti o ignoti loschi individui, riconducibili spesso e volentieri, in questa nostra terra, e non solo, alle organizzazioni mafiose ed ai loro comitati d’affari.

Da tempi remoti, le vicende politiche ci dimostrano l’esistenza di un’ideologia trasversale, purtroppo ampiamente diffusa, di certi “panificatori” della politica, veri e propri “ercolino sempreinpiedi”, sempre pronti ad impastare laddove trovano farina per il loro sacco, per sfamare illecitamente ed abbondantemente le loro famiglie, quelle degli “amici” e degli “amici degli amici”. Il tutto, ovviamente, in barba alle ideologie (quelle sane), al voto degli elettori, alle aspettative ed esigenze della gente.

Non c’è ribaltone, sfiducia, scioglimento, ricorso e quant’altro che tenga; questi individui sanno ben sfruttare le loro intuizioni, il loro fiuto, la loro agilità, saltando di ramo in frasca, ora qui ora lì, mettendosi sempre al riparo un attimo prima che passi la tempesta e, puntualmente, sbucando nuovamente un attimo dopo il suo passaggio (“calati giuncu ca passa la china!”).

Sono chiaramente allo stesso tempo strumentisti e strumenti, burattini e burattinai al servizio di pochi singoli, a spese della collettività. La loro coerenza? Diversamente da quanto potremmo pensare, impeccabile; già, perché non bisogna scordare mai che tutto è relativo. Non sono forse coerenti col giuramento fatto alla corrente del Magnamagna del Partito della Pagnotta?

Il mio augurio, allora, a tutti i “panificatori” d’Italia? Che gli caschino i denti, ogni tanto, masticando!

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da movimentoscio

Una lezione da Gela

Oggi sono state notificate dagli agenti della Polizia di Stato due ordinanze di custodia cautelare agli indirizzi di due lentinesi, per tentata estorsione aggravata: Carmelo di Carro e Antonino Guercio. I due estorsori avevano,nel mese di settembre, "avvicinato" il titolare della ditta appaltatrice per i lavori di recupero dell'Arena Santa Croce, a Lentini, chiedendo la riscossione di una percentuale intorno al 2-3 % dell'intero ammontare dell'importo dei lavori. Il titolare della ditta, tra l'altro vicepresidente dell'associazione antiracket di Gela, denunciò i fatti alle autorità competenti permettendo, oggi, compiuto l'iter necessario, l'arresto dei due delinquenti (uno dei quali già in carcere).

Speriamo di cuore che questa storia brevemente accennata sia d'esempio concreto ai tanti commercianti del comprensorio lentinese vittime dell'estorsione. Che questo gesto sia il primo di una lunga serie.

Speriamo in un domani migliore, quando il coraggio dei singoli non farà più notizia perché diffuso.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

La "carovana antimafie"
a Lentini/Carlentini

Lunedì 11 dicembre 2006

Il programma:

Ore 17:30

LENTINI

Ex Lavatoio

Arrivo Carovana

Dibattito pubblico : "Legge 109 ed utilizzo sociale beni confiscati alla mafia"

Coordinerà il dibattito:

Simona Cascio pres. territoriale "Arci" Siracusa

Presenteranno la Carovana Antimafia e il manifesto di “Contromafie” :

Calogero Parisi = pres. Cooperativa” Lavoro e non solo “,carovaniere,

Bruno Piazzese = presidente dell'ass. antiracket "Salvatore Raiti" di Siracusa,

Luca Micciché = rappresentante di "Sciò, libero movimento contro la mafia"

Presenterà l’iniziativa  “Uno striscione per la lotta alle mafie”:

Ivan Ciciulla = socio” Orientale Sicula”, Arci Carlentini;

Discuteranno della legge 109/96:

Giusy Aprile = coord. prov. "Libera"

Gianluca Faraone = pres. cooperativa "Placido Rizzotto"

Armando Rossitto = Vicesindaco ed Assessore alla Legalità del Comune di Lentini

Maurizio Di Salvo = Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Carlentini

Pippo Cipriani = ex Sindaco di Corleone e promotore legge regionale sulla confisca dei beni alla mafia.

Le proposte emerse dal dibattito saranno infine inserite in un report da inviare al Ministero della Giustizia come libera proposta per modificare la legge 109/96.

Ore 20:30

CARLENTINI

Polivalente

Cena della Legalità con i prodotti di “Libera Terra”,

Stands delle associazioni partecipanti,

Mostra della Carovana Antimafie.

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 27 Novembre 2006 da movimentoscio

Uomini ominicchi e quaquaraquà
di Luca Maci


L'iniziativa  svoltasi ieri, domenica 26, come annunciato, nelle piazze di Lentini e Carlentini, per esprimere solidarietà concreta alla Procura di Catania, necessita di un bilancio; per far ciò è necessario connettere la suddetta iniziativa ad una serie di recenti vicende che l'hanno preceduta, che riguardano il mondo politico ed associazionistico, junior e senior, lentinese.
Apparentemente incoraggianti erano infatti i segnali provenienti dall'incontro, tenutosi giorno 23, tra le varie, ma non tutte, associazioni lentinesi per l'individuazione delle priorità comuni e la costruzione di una rete di solidarietà (ad esser pignoli, tra l'altro, del tutto differenti dagli argomenti da trattare scritti nell'invito). Cito qui di seguito un articolo apparso sullo scorso numero de "La Notizia", giornale locale del comprensorio lentinese: "[...] L'incontro è stato incentrato fondamentalmente sulla esigenza di costruire un rapporto di solidarietà e di cooperazione tra le realtà associative lentinesi finalizzato alle realizzazione di un comune percorso di approfondimento e di iniziativa sulle problematiche di natura sociale ed ambientale che riguardano il nostro territorio.
La discussione si è focalizzata attorno a due grandi temi: i problemi della legalità e della lotta alla mafia e i problemi della salute. L'Assemblea ha manifestato grande solidarietà ai giovani che hanno dato vita a "Sciò, libero movimento contro la mafia", decidendo di partecipare all'iniziativa che Sciò ha organizzato per domenica 26 novembre nelle piazze di Lentini e Carlentini a sostegno della DDA della Procura di Catania, costretta ad operare con scarsissimi mezzi finanziari che non consentono di acquistare nemmeno il semplice materiale di cancelleria. La scelta antimafia è stato l'impegno che tutte le associazioni presenti hanno assunto con assoluta chiarezza".
Balle!!! Se fosse stato veramente così, se le associazioni avessero veramente aderito in massa, con i loro associati, si sarebbero riempite le piazze di materiale, innanzitutto, e di gente che dimostrava, insieme, la condivisione piena dell'iniziativa (cosiccome annunciato) dando un contributo pratico, reale, ed un segnale chiaro di dissenso alle logiche mafiose, dichiarando inoltre la loro solidarietà ad i magistrati che operano in questo campo.
In realtà vi è stata una qualche sporadica presenza di pochi rappresentanti le associazioni ed uno scarso contributo materiale; non è certo questa la presenza che si richiedeva e non può essere certamente questo il segnale positivo, forte, che si chiedeva di dare alle città. Poche adesioni ufficiali, quindi, e poco materiale raccolto, in definitiva, se paragonato ai potenziali risultati ottenibili. Bisogna però rendere merito a quei cittadini, singoli, sensibili che hanno reso, con la loro generosità, possibile e credibile questa raccolta, in barba alla "forza" fittizia della mobilitazione associazionistica.
Allora mi chiedo che senso abbia sbracciarsi per dichiarare, al chiuso di una sala e sulle pagine dei giornali, solidarietà alle attività del nostro movimento, definire la lotta alla mafia ed all'illegalità delle priorità comuni, se poi tutto ciò non trova riscontro, immediatamente dopo, nelle manifestazioni pubbliche di piazza? Cosa avrà negato la presenza della gente? Paura, indifferenza, menefreghismo o cos’altro? Mi piacerebbe tanto capirlo.

Altrettanto colpevoli di assenteismo sono i partiti e le cariche istituzionali delle città tutte che, ad esclusione dei due assessori competenti Di Salvo e Rossitto, i quali hanno portato il loro saluto e la loro solidarietà, hanno “snobbato” l’iniziativa; non meno colpevoli sono i gruppi e le associazioni giovanili dei partiti che, tra l’altro, giorno 24, negli interventi dei loro rappresentanti al “Forum dei giovani”, avevano fatto un gran parlare proprio di contrasto alla mafia ed alla criminalità.

Signori miei, abbiate pazienza; si dimostra ancora una volta (forse per la vicinanza del lago), che Lentini è il paese delle “rane dalla bocca larga”.

Parafrasando Sciascia, purtroppo anche a Lentini e Carlentini sono pochissimi gli uomini, molti gli ominicchi, una moltitudine i quaquaraquà.

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 22 Novembre 2006 da movimentoscio

Una risma per la DDA

In seguito ai fatti denunciati dai magistrati della DDA della Procura di Catania, di cui si è già trattato, il nostro movimento ha deciso di esprimere la sua solidarietà offrendo un piccolo contributo concreto, organizzando una raccolta di materiali di cancelleria, per far fronte alle immediate esigenze per lo svolgimento della regolare attività della procura stessa, che si terrà domenica 26 novembre nelle piazze principali di Lentini  e Carlentini.

Qui di seguito vi riportiamo la lettera aperta scritta per l'occasione ai rappresentanti istituzionali competenti, sollecitando una celere risoluzione del problema.

- Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri On. Romano Prodi

- Ill.mo Ministro della Giustizia On. Clemente Mastella

- Ill.mo Ministro dell’Interno On. Giuliano Amato

- Ill.mo Presidente del Senato Sen. Franco Marini

- Ill.mo Presidente della Camera dei Deputati On. Fausto Bertinotti

 

SCIO’ è un libero movimento di lotta alla mafia, formatosi da circa sei mesi,  dal sentire  comune dei giovani cittadini dei comuni di Lentini e Carlentini (SR) allo scopo di impiegare le proprie risorse intellettuali nella lotta contro tutte le forme di mafia radicate nel nostro territorio.

Di recente, con amarezza, abbiamo appreso dagli organi di stampa, la notizia della richiesta di dimissioni da parte degli undici magistrati componenti la Dda della Procura di Catania Ignazio Fonzo, Francesco Puleio, Fabio Scavone, Giovannella Scaminaci, Agata Santonocito, Francesco Testa, Iole Boscarino, Alessandro Centonze, Federico Falzone, Pasquale Pacifico, Andrea Ursino, lamentando la scarsa quantità di risorse finanziarie destinate alla Procura stessa per le spese di ordinaria amministrazione, che ne compromettono il corretto funzionamento nell’espletamento delle loro funzioni istituzionali, ponendo, di conseguenza, anche a serio rischio l’incolumità personale degli stessi.

E’ oramai fatto notorio che la carenza di risorse economiche destinate dallo Stato per le spese di giustizia non riguarda solo la Dda di Catania ma investe l’intero sistema giudiziario nazionale. La mancanza dei mezzi necessari agli spostamenti, del personale tecnico, oltre che del materiale minimo di cancelleria, pregiudica, ai limiti del paradosso, il regolare svolgimento delle indagini e dei  procedimenti giudiziari che costituiscono il principio fondamentale di giustizia e legalità nel territorio.

Il nostro movimento desidera esprimere il proprio rammarico nel dovere prendere nota del fatto che, la preziosa attività di tutti gli uffici della Procura della Repubblica, che si concretizza quotidianamente nella realizzazione di copiosa  produzione cartacea, venga ad essere resa vana per la carenza dell’indispensabile materiale di cancelleria (carta inchiostro per stampanti etc.).

Conformi allo spirito di solidarietà che esprimiamo con questa lettera riteniamo opportuno informare le SS. VV. dell’iniziativa assunta dal nostro movimento in tale proposito.

Il movimento contro la mafia SCIO’, ha infatti deciso di organizzare, in data 26 novembre 2006, presso la P.zza Umberto I in Lentini e la P.zza A. Diaz in Carlentini, una raccolta popolare di materiale di cancelleria a favore degli uffici della Dda di Catania.

Riteniamo che la nostra proposta, per quanto provocatoria,  costituisca un concreto segnale di impegno civico verso le tematiche  di interesse comune presenti nel nostro territorio, auspicando che, le Istituzioni dello Stato, si determinino ad approntare immediate soluzioni di bilancio atte a porre rimedio all’avvilente  problematica  sopra descritta.

Certi di un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per rivolgere i nostri Ossequi.

Lentini, lì 15.11.2006

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 05 Novembre 2006 da movimentoscio

Delegittimatori, burattini e burattinai
di Luca Maci

Nello scenario politico lentinese è in atto un tentativo, seppur modesto, di delegittimazione del nostro movimento attraverso lo stratagemma dell'etichettatura politica. 
Cosa grave è che a prestarsi a questa bassa manovra sono dei ragazzi, "giovani esponenti politici emergenti" che si atteggiano troppo e troppo presto da protagonisti assoluti, unici detentori della verità e della ragione, in realtà veri e propri burattini nelle mani di Mangiafuoco.
Si fa presto, ed è fin troppo facile, a parlare di cose che non si conoscono. Infatti, qualcuno di questi denigratori si è forse mai fermato a parlare con noi? Ha mai avuto l'interesse e la curiosità di conoscere effettivamente l'attività e gli scopi del movimento? Si è mai informato seriamente sui suoi componenti e sulla loro storia politica?
La risposta è no. Questi "bimbi" cresciuti nel corpo ma non altrettanto nel cervello sono troppo impegnati a tener d'occhio la "poltrona promessa" e troppo pigri per dedicarci un po' del loro tempo, troppo impegnati con le riunioni di partito per contribuire all'azione di un gruppo di ragazzi che ha deciso di opporsi ad un sistema mafioso che, purtroppo, è ben radicato anche negli scenari politici, trasversalmente.
Finchè sarà questo il modo di far politica, continuerà a non esserci futuro per Lentini.

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 02 Novembre 2006 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

Il nostro banner

A tutti i bloggers e gestori di siti che condividono la nostra lotta: diffondete questo banner; anche voi darete un segnale forte e chiaro di dissenso. Grazie

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da movimentoscio

Fornitegli i mezzi!!!

Apprendiamo dai giornali le carenze di personale tecnico e di mezzi adatti allo svolgimento dell'attività della DDA di Catania, il cui distretto giudiziario comprende anche le Procure di Siracusa, Ragusa, Modica, Caltagirone.
Undici magistrati minacciano, con un documento indirizzato al Procuratore della Repubblica ed al Ministro della Giustizia, le loro dimissioni. Lamentano la mancanza di mezzi adeguati per gli spostamenti, necessari in un distretto così ampio, e le condizioni di salvaguardia della sicurezza personale.

Riteniamo fondamentale manifestare il nostro sostegno morale ai magistrati Fonzo, Puleio, Scavone, Scaminaci, Santonocito, Testa, Boscarino, Centonze, Falzone, Pacifico ed Ursino.
Ci uniamo alla loro denuncia, invocando una celere soluzione.
E' necessario che si dimostri la vicinanza dello Stato agli uomini che lo servono garantendone l'ordine e la giustizia. E' fondamentale fornirgli tutti i mezzi necessari per il migliore svolgimento delle loro mansioni, per la salvaguardia di un territorio difficile come il nostro.

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 30 Ottobre 2006 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

Il movimento SCIO' ad "Albachiara"

Nei giorni 27-29 ottobre una rappresentanza del movimento SCIO' ha partecipato ai lavori del campus sulla cittadinanza "Albachiara", a Montecatini, organizzato dal Gruppo Abele in collaborazione con la Provincia di Pistoia.
Una bella esperienza che ha permesso di far conoscere in altre realtà, in tutt'Italia, l'impegno dei ragazzi di Lentini-Carlentini e la voglia di lavorare per la costruzione di una cultura della legalità ed il contrasto alla mafia.

Un grazie, allora, a quanti hanno reso possibile questo incontro ed a tutti coloro i quali hanno mostrato apprezzamento e solidarietà con le nostre iniziative, a quanti hanno contribuito alla diffusione del nostro messaggio "NO MAFIA" acquistando le nostre maglie.
Un grazie particolare lo rivolgiamo a tutti i ragazzi del gruppo dei comuni di Lentini e Carlentini ed ai ragazzi di Addiopizzo, sempre così vicini.

 
 
 

SCIO’, libero movimento contro la mafia, nasce a Lentini dall’idea di un gruppo di ragazzi con l’obiettivo di promuovere campagne di sensibilizzazione alla lotta alla mafia ed all’astensione dal pagamento del pizzo.

Il movimento si propone come elemento aggregante per tutti i liberi cittadini e per le associazioni operanti, a vario titolo, nel territorio lentinese, attraverso la condivisione di ideali comuni, aconfessionali ed apartitici, nell’interesse e per il bene della nostra comunità, alla ricerca di un possibile riscatto, sostanziale più che formale, di un  popolo troppo e troppo a lungo ricattato, oppresso e mortificato.

SCIO’ vuole abbattere il muro dell’omertà, del consenso tacito o del mancato dissenso; SCIO’ vuole cancellare i tabù e dar voce alla ribellione; SCIO’ vuol dire NO ALLA MAFIA (!), in tutte le sue manifestazioni: perché la mafia non è solo quella dei mafiosi, quella degli estorsori o degli assassini; la mafia è un atteggiamento diffuso, spesso radicato nella vita dei siciliani, nelle case, negli uffici, nei rapporti commerciali, nella politica.

SCIO’ è un’intimazione, un urlo di liberazione.

SCIO’ è un marchio per la libertà.

 

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