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FARE IL PASSO....
più lungo della gamba,nel mio caso:prendere più impegni di quelli che sono in grado di gestire. Quale è il risultato? Non ho tempo per seguire le attività che mi interessano e,tra queste attività,c’è il mio blog. Non basta postare (di post ne ho da vendere scritti sui miei quaderni)ma dare risposte sensate a chi lascia un commento,andare nei blog che solitamente seguo,per leggere e,se l’argomento mi coinvolge,lasciare un commento. Spaparanzarmi sulla poltrona a leggere il giornale,rigorosamente in cartaceo,perché dalla lettura di giornali e libri nascono i miei post. Ultimamente ho letto a tempo di record:”Italiani di domani”,da questo libro sono usciti gli spunti per la manifestazione del 10 giugno. Argomento:il precariato. Visto e considerato che amo i messaggi positivi e detesto i disfattisti come Squinzi,ho scelto la positività di Severgnini. Ecco un passaggio,a mio parere significativo, del suo libro: “Otto passaggi,otto chiavi per il futuro: 1) TALENTO. La ricerca del proprio talento non è soltanto una forma di convenienza e un precetto evangelico:è una prova di buon senso. Scoprire ciò che siamo portati a fare,quale è la nostra attitudine o predisposizione,richiede tempo,e non risolve i nostri problemi di lavoro,realizzazione personale o inserimento sociale. Però aiuta. Se il vostro talento corrisponde alla vostra passione,tanto meglio. Se così non fosse,siate onesti,anzi spietati,con voi stessi. 2)TENACIA.Lʼinvito alla pazienza è fuori moda,lo so. Chiamatela tenacia,allora. È lʼabilità di identificare un obiettivo e inseguirlo. È la capacità di tener duro . È lʼabitudine alla fatica. È la forza di sopportare un capo insopportabile. È la calma con cui si cercano i risultati,sapendo che occorre seminare per raccogliere. 3) TEMPISMO. Talento e tenacia non sono sufficienti,bisogna possedere il senso del tempo. La consapevolezza che le cose cambiano,e noi cambiamo con le cose. “Non si scende mai due volte nello stesso fiume;nulla è perenne,tranne il cambiamento (Eraclito “Sulla natura”. Il cambiamento deve essere visto come una opportunità,non una fonte dʼansia. 4) TOLLERANZA. Quante volte usiamo espressioni come “assolutamente sì”,”sicuramente”,”senza dubbio”? Troppe probabilmente. Coltivate le sfumature ,tollerate lʼimperfezione,modificate gli obiettivi. Quando i fatti cambiano ,è sciocco non cambiare opinione. Ha scritto il poeta Valerio Magrelli:”Talvolta bisogna saper scegliere il bersaglio dopo il tiro”. La tolleranza è come il vino:un poʼ fa bene,troppa è dannosa. 5) TOTEM - SIATE LEALI. Alzate un totem,e restategli fedeli. Stabilite le vostre regole:non si ruba,non si mente,non si imbroglia. LʼItalia non cambierà finché migliaia di voi,italiani di domani,non verranno da migliaia di noi,i vostri padri e le vostre madri,i vostri datori di lavoro,i vostri superiori,a dire:”Così non si fa”. Il peccato più grave è convincervi dellʼinutilità dellʼonestà. 6) TENEREZZA - SIATE MORBIDI. Perfino gli economisti,introducendo il concetto di “Gross National Happiness, Felicità interna lorda”,hanno capito che il benessere collettivo non si riduce ai numeri. Dipende da molti altri fattori,che si possono riassumere nel concetto di qualità della vita. Unʼarea dove noi italiani godiamo di molte fortune (storiche,geografiche,climatiche,artistiche,alimentari e caratteriali). Sembrano essere gli stranieri a capirlo più in fretta. 7) TERRA - SIATE APERTI. Gli intolleranti,spesso sono soltanto ignoranti. Non dispongono di termini di paragone,giudicano il mondo chiusi nel loro angolo. La possibilità di confronto è una ricchezza,una gioia e una fortuna. Insegna la prospettiva,i modelli e le relazioni.Essere aperti è un vantaggio;e non costringe a dimenticare le proprie origini,come pensa qualcuno. “Un Paese ci vuole non fosse per il gusto di andarsene via. Un Paese vuol dire non essere soli....” scriveva Cesare Pavese.Se siete attirati dal mare aperto del mondo,andate. Partite, scappate. Ma ricordate che una nazione,una regione,una città,un quartiere,una scuola,unʼassociazione,un gruppo di amici e una famiglia sono il porto da cui siete partiti;e dove,magari,tornerete. Anche nomadi e marinai hanno patria. 8) TESTA - SIATE OTTIMISTI. I motivi per essere pessimisti ci sono sempre: Anche quelli per essere ottimisti. È una questione di atteggiamento . Anzi di testa. Guardate la storia recente: i vostri nonni,bene o male,hanno ricostruito lʼItalia; ma i vostri genitori (la mia generazione),non hanno agito con altrettanta lungimiranza. Abbiamo arredato il Paese per starci comodi,senza pensare al futuro e senza badare a spese. La fattura,adesso,è nelle vostre mani. Motivo per essere ansiosi,irritati e delusi?Certamente. Ma ansia,irritazione e delusione non portano lontano. Portate talento,tenacia,tempismo e tolleranza in ciò che fate. Difendete i vostri ideali,guardate la vita con ironia,non dimenticate chi siete e da dove venite. Portate per il mondo quel “sentimento italiano senza nome” (Goffredo Parise) che ci rende speciali. Voi NON dovete sognare,voi dovete farlo!!!” "Italiani di domani" Beppe Severgnini
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