NONNA RACHELE

GLI OLEANDRI (dedicato a Silvia)

Ho ricevuto questa toccante MAIL.                                                                             

Cara nonna Rachele,mi permetta di chiamarla così, perchè tramite le sue storie mi trasmette un tal senso di vicinanza che vorrei averla anche io una nonna come lei!Non le porterò via troppo tempo, solo quello necessario per ringraziarla, il blog di Veronica mi fa sentire meno sola ma non è che lo si legga per farsi due risate, invece corro con il mouse in cerca del suo blog e leggendo quello  che generosamente ci racconta sorrido, rido , mi commuovo e mi pervade un' allegra leggerezza che diventa contagiosa ; così la ringrazio di tutto cuore per questi momenti di serenità che mi regala......

Silvia 

(Ho tolto tutte le educatissime maiuscole, voglio del tu perchè non sapevo si potesse voler bene ad una sconosciuta ma è così). Quando ho letto le tue parole il mio vecchio cuore di mamma e di nonna ha sobbalzato. Siccome mi parli di mia nipote Veronica, immagino avrai gli stessi guai. Avrei voluto prenderti sulle ginocchia e accarezzarti i capelli; fa conto che lo abbia fatto. Ho subito cercato nella memoria qualche cosa che potesse farti ridere, proviamo. Una carissima amica mi ha raccontato una cosa che le è capitata tanti anni fa e credo lo abbia fatto perchè mi vuole bene e non voleva vedermi triste; ho riso a  crepapelle. Bene ascolta e vediamo se riesci a star seria. Era giovane, era a Capri con il marito, ma in quel periodo soffriva di una leggera dissenteria che le rovinava le vacanze e per i disturbi che le procurava, non si allontanava da luoghi dove fosse a portata, diciamo di mano, una toilette. (Possibile che per far ridere si debba sempre avere come argomento quello trattato da me nel mio Post:Approdo all’ultima spiaggia? ) Dunque quel giorno Carla osò e si incamminò per il sentiero che portava in alto ammirando il meraviglioso panorama , ma giunti in cima lei ebbe il solito bisogno impellente e disponendo solo di un cespuglio di oleandri, si precipitò dentro. Qui avvenne la tragedia; le foglie di questa pianta sono lucide, dure, strette e poco assorbenti. Era la peggior marca di carta igienica, ma in mancanza di meglio dovette servirsene. Uscì con la mano destra maleodorante tenendola lontana dal corpo in attesa di trovare un po' d 'acqua e presero la via del ritorno. Ad un tratto Carla sentì il marito dire: anche tu qui? Sei appena arrivato? Bene così ci faremo compagnia e voltandosi verso di lei: ti presento mia moglie. Poverina quasi svenne, così d'amble'e  non pensò di fingersi mancina, e coraggiosamente  porse la mano incriminata. Si suppone che lui si sia poi stupito che una così raffinata signora non usasse CHANEL n 5 ma un profumo con un' aroma diverso. Ti prego, cara, ridi e communicamelo. D' ora in poi, non ti nominerò,ma quando troverai uno spunto umoristico è dedicato a te e alle altre socie dell' APE. Ti abbraccio      

 Nonna Rachele