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Chi può scrivere sul blog
"Ci sono terribili catastrofi naturali inevitabili a questo mondo, come i terremoti o gli uragani. A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria innaturale perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria e sottomissione. Una popolazione disperata che non trova il pane e il latte per nutrire i suoi figli. Che non piange neanche più i suoi lutti perché anche agli occhi è stata imposta una dieta ferrea. Il mondo intero non può ignorare questa tragedia e, se lo fa, NON INCLUDETECI IN QUESTO MONDO."
Vittorio Arrigoni da "Restiamo umani"
"Just go ahead, let your hair down.
Oh, you're gonna find yourself somewhere, somehow"
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La vita in fondo
non è altro
che una meravigliosa ouverture.
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Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere "uno" che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l'io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.
Da "Sostiene Pereira". (A. Tabucchi)
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Lì, al limitare della carreggiata, appoggiata al cordolo del marciapiede, un po' acciaccata ma più indistruttibile che mai, sicuramente più di me, ancora col suo tappo arancione, rigata da rivoli di pioggia, a spedire strani riflessi simili a richiami al passaggio di ogni anabbagliante, quella bottiglia di puro polietilene tereftalato mi ha spinto verso un nuovo viaggio. Da lei son risalita, arrampicandomi da una goccia di pioggia all'altra, fino alle nuvole invisibili nel cielo nero della notte. Ho pensato "Ma il mondo non finisce mica qui" e son andata oltre, volando talmente in alto da ritrovarmi sulla luna. Da lì ho guardato giù. Ho visto la Terra, meravigliosa palla blu striata da quelle nubi che avevo, da poco, attraversato. Coprono per buona parte anche l'Italia, mi impediscono di vedere la mia città. "Eppure so che sono ancora lì, ferma a quel semaforo, a guardare una bottiglia di plastica abbandonata vicino ad un tombino." mi son detta. Quando è scattato il verde stavo ancora considerando quanto piccolissima fosse lei ma quanto piccolissima fossi anch'io, in questo macrocosmo che è l'Universo.
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Cioè quelle radici innestate nel territorio che mi ha visto nascere e radici storiche. Ritrovate in un giorno di festa che fa da pretesto per una gita ai Castelli di Arcevia e Serra de' Conti col suo piccolissimo museo delle arti monastiche. E l'occasione è buona per mostrare quant'è bella la mia terra.
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Bentornata Primavera! Affacciarsi sul giardino sarebbe di nuovo il miglior ansiolitico naturale al mondo, se non fosse per lo stuolo di maschi che non possono resistere al richiamo dei loro tosaerba rimasti ad arrugginire per mesi, in attesa della ripresa vegetativa dei prati. Dopo attenta e accurata osservazione di questa sottospecie umana sono giunta ad una parziale sua classificazione che include:
Il parco: è terrorizzato che il prato si bruci rimanendo troppo esposto ai raggi del sole, così lascia svettare la sua erba intorno ai 15 centimetri. Decisamente bello a vedersi, soprattutto se il vento fa danzare il tappeto ebroso facendolo diventare cangiante in superficie. Peccato che deve ritagliarla ogni tre giorni e le orecchie dei vicini non ne possono proprio più.
Il preciso: prima di mettere in funzione il suo tosaerba si informa sulle condizioni metereologiche di tutta la settimana successiva e qualità del concime che dovrà spargere sul prato. Tiene conto delle necessità del cane che ci si appisola sopra, del gatto che necessità dei fili d'erba per espellere i boli di pelo, del figlio che ci gioca a pallone, della moglie che ci si stende a prendere il primo sole etc. etc.
il furbo: osserva attentamente l'operato del suo vicino che, si sa, ha sempre l'erba più verde, giudica i risultati da lui ottenuti e ne deduce l'altezza perfetta alla quale tagliare la propria.
Il killer: è obbligato a tagliare il prato dalla moglie. In realtà non desidera altro che bruci per avere più tempo s a disposizione per sé. Usa il proprio tagliaerba come un'arma impropria contro il povero prato che tosa in stile pecora così da farlo ingiallire, ogni volta, nel giro di un paio di giorni, senza possibilità alcuna di guarigione.
l'ecologista: usa solo tosaerba meccanici, non elettrici, non a scoppio. E lascia gli sfalci lì dove si producono, esposti alle intemperie per ottenere gratis un ottimo concime naturale. Certo l'odore non è dei migliori e sciami di moscerini ci assediano per tutta l'estate ma bisogna riconoscere che le orecchie, quelle si, si riposano.
Poi ci sarebbe questo (che però, a ben vedere, li potrebbe includere tutti):
6.
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Ti auguro di poter percorrere mille passi
inseguendo i tuoi sogni.
Realizzandoli,
tornando forse mai,
avrai realizzato anche il mio.
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[mi-se-ri-còr-dia] s.f.
1 Sentimento di compassione e pietà per l'infelicità e la sventura altrui che induce a soccorrere, a perdonare, a non infierire: avere m. dei vinti; qualità dell'animo, virtù che induce a tale sentimento SIN carità || fig. per m., a malapena: ha passato l'esame per m.
L'ultima volta che ho sentito pronunciare questa parola, ascoltata ieri sera nuovamente in una intervista rilasciata dal Card. Bergoglio prima di essere nominato Papa, fu nella famosa esclamazione della signorina Rottermaier: "Misericordia!!!! Signorina Heidi!!!!".
Anche che molte belle parole come questa cadano nel dimenticatoio è sintomo dei tempi spregiudicati che stiamo vivendo.
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Rilassata sulla poltrona, con la sonda appoggiata sulla giugulare abilmente guidata dal medico, ascoltavo il fruscio delle mie pulsazioni provenire dall'ecodoppler. Avevo negli occhi il sole che, finalmente sconfitta la nebbia, filtrava attraverso la tapparella. La percezione dell'esplosione di vita dentro e fuori di me è stata improvvisa e sconvolgente e ho pensato: "Viviamo, dimenticandoci di essere vivi."
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CI SI PROVA.
Con la speranza di poterci
tirare una riga sopra
fonte
http://it.peacereporter.net/conflitti/
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Cecenia
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Turchia
Azerbaigian
LA MAFIA SBANDA.
La mafia sbanda,
la mafia scolora,
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'Apocalisse
Che porta in sella un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
Con ciclopici funerali,
così è stato per te Giovanni
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.
di Alda Merini
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 01/12/2013 alle 16:37
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 21/08/2013 alle 09:54
Inviato da: to_revive
il 06/08/2013 alle 18:33
Inviato da: odio_via_col_vento
il 20/07/2013 alle 13:30
Inviato da: virtute81
il 20/07/2013 alle 10:32