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« SOLUZIONE INGEGNOSAPERPLESSITA' »

VECCHI RICORDI

Post n°677 pubblicato il 09 Marzo 2018 da omerostd

Correva l’anno 1948, esattamente il 6 ottobre, giorno del mio
ventesimo compleanno ed era  da poco finita la seconda
 guerra mondiale.

Mi trovavo ricoverato all’ ospedale di Niguarda, a Milano, per
una  pleurite contratta durante un bagno a mare in occasione
di una gita  a Spotorno, sulla riviera ligure.

Mio padre,  venuto a trovarmi, insieme ad alcuni miei amici, tra
cui  la mia allora fidanzata ed oggi mia moglie, mi portò in regalo
il  romanzo di Dickend “ David Copperfield “ con la seguente
dedica:

Al mio Omero nel suo ventesimo compleanno con
l’augurio di  un  immediato ritorno a casa ben ristabilito
e possa trascorrervi  una  infinità di anni in perfetta salute.
Tuo babbo.”

Perché racconto tutto questo che non interessa a nessuno ?
Per una  constatazione ed una riflessione che faccio ogni
qual volta prendo  in mano il libro e leggo le parole di mio
padre.

 Sono passati 70 anni ma per me è come fosse ieri leggendo
quelle   parole, vedendo la sua scrittura è come averlo
davanti agli occhi e   il libro che ho in mano, è come uno
scrigno che raccoglie queste mie   sensazioni. Sono passati
ben 70 anni ma per me è come fosse ieri.

Oggi, più nessuno legge e, tantomeno scrive.  I libri, i giornali, le lettere, la
penna non esistono più. Così come non esistono più i valori. Anche le
 emozioni e i sentimenti che noi provavamo una volta non esistono  più.
 La realtà non esiste. Tutto è virtuale.

Il  progresso ha portato tanto , ma ha anche tolto tanto.
 I giovani non sanno  quello che hanno perso e, forse,
è meglio così perché se lo sapessero ne soffrirebbero.

SCUSATE LO SFOGO DI UN VECCHIO NOSTALGICO CHE
NONOSTANTE TUTTO  E’ AMANTE DEL PROGRESSO.
         


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