"Il ne faut jamais juger les gens sur leurs fréquentations: Judas, par exemple, avait des amis inéprochables!" P. Verlaine
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PANICO ALLA CASA DEL CETRIOLO
Post n°105 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da fela78
Tre loschi figuri si aggirano per un ben noto quartiere a nord della loro città: sono Fela, Zekkav e il Conte Mascetti...I tre arrivano al Cetriolo già sufficientemente ubriachi, ma non essendo contemplata la parola "suficiente" nel loro vocabolario cominciano a seminare il panico: mangiano fino a comportare un forte decremento delle pietanze, bevono come animali e attaccano con violenza l'improvvisato Dj della serata, apostrofandolo con frasi tipo : "AHò ARZA STA MUSICA CHE VOLEMO BALLà!!"... Dopo questo meraviglioso esordio, sempre perchè si era detto " REGà STASERA FAMO UNA COSA TRANQUILLA", il malefico trio si ritrova a "discorrere" su un divanetto ( o era il letto della Raver?) con un gruppo di viterbicoli accoglienti e dall'espressione delle loro facce alle affermazioni dal tono VAGAMENTE scurrile, possiamo dire che i matti in questione non hanno fatto proprio una figura da ricordare... Segue tentativo di ritornare a casa: salutiamo tutti, ci fingiamo lucidi quel tanto che basta per tornare a casa e usciamo, ma mentre ci si dirigeva alla cessomobile...Zekkav si accartoccia su se stessa, senza alcun motivo razionale e mettendoci circa 36 minuti a cadere!!!! Fela e il Conte Mascetti non smettono di ridere anche perchè la loro amica non si rialza, ma ride pure lei emettendo dei suoni suini!!! Vabbè lo sappiamo : NON JE LA POTEMO FA'! |
A VOLTE RITORANO...(O NON SPARISCONO MAI)
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S'I' FOSSE FOCO
S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei,
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,
che tutti cristiani imbrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei;
a tutti taglierei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;
s’i’ fosse vita, non starei con lui;
similmente faria da mi’ madre.
S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
GRACE -J.B.-
There's the moon asking to stay
Long enough for the clouds to fly me away
Well it's my time coming, i'm not afraid to die
My fading voice sings of love,
But she cries to the clicking of time
Of time
Wait in the fire...
And she weeps on my arm
Walking to the bright lights in sorrow
Oh drink a bit of wine we both might go tomorrow
Oh my love
And the rain is falling and i believe
My time has come
It reminds me of the pain
I might leave
Leave behind
Wait in the fire...
And I feel them drown my name
So easy to know and forget with this kiss
I'm not afraid to go but it goes so slow
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