non solo parole

Un Posto Nel Mondo

UN POSTO NEL MONDO
21 ottobre -
3 dicembre 2010

Varese e provincia

“Un posto nel mondo”, progetto nato nel 2002 ad opera di numerose associazioni, forze del lavoro ed enti locali sensibili alle problematiche sociali, si è prefisso fin dalla nascita di promuovere urgenti riflessioni su argomenti di rilevanza sociale, utilizzando soprattutto il cinema e la comunicazione audiovisuale. L'iniziativa, giunta alla nona edizione, ha rafforzato nel tempo il coinvolgimento di ambiti diversi, chiamando a raccolta tutto il mondo del volontariato e del terzo settore e costruendo importanti rapporti con la scuola: al consolidamento della manifestazione ha senz’altro contribuito la scelta (doverosa, ma non scontata) di legarsi alle esperienze già in atto nel nostro territorio e alle “buone pratiche” intraprese da chi, in provincia, opera costruttivamente in ambito sociale, sia sul terreno del servizio all'utenza che in ambito formativo.

Per questo, è opportuno ribadirlo, continuiamo a definirlo un progetto e non solo una rassegna, che viene preparata grazie a molteplici e proficui incontri che si tengono durante l’anno, dove ogni partecipante sia per conto delle associazioni che a titolo personale porta idee, esperienze, conoscenze provenienti dal lavoro di tutti i giorni e dal lavoro compiuto sul campo. Ci piace sperare, quindi, che in questa logica di confronto e di attività comune siano ancora maggiori le ricadute sia sul terreno sociale che su quello culturale, ambiti non certo separati ma anzi uniti da quel filo che deve legare le nuove consapevolezze ad interventi mirati, non effimeri e il più possibile efficaci sul nostro territorio.
Anche quest’anno abbiamo cercato di dar vita ad un progetto organico, divulgativo ma coerente, dove la presentazione di film, documentari, dibattiti, eventi culturali, spesso ad ingresso gratuito, stimoli tutto il pubblico a confrontarsi con temi di grande attualità ma spesso, per quanto attiene alle problematiche sociali, non affrontati dai mass media con sufficiente correttezza etica: non separare, ad esempio, l’emergenza occupazione e le forme del disagio sociale, permette di affrontare lucidamente la complessità degli equilibri in gioco in una società, come la nostra, in veloce trasformazione e per questo sottoposta a forti contraddizioni.

La manifestazione, che anche quest'anno si tiene con numerosi appuntamenti settimanali lungo l'arco di un mese e mezzo, tocca diverse città della provincia (Varese, Saronno, Laveno, Azzate, Carnago), dove sono spesso i registi dei film oppure operatori attivi sul territorio che aiuteranno a far scoprire di ogni film le valenze fondamentali.

Le varie sezioni che compongono il programma delineano ambiti variegati: se "Il racconto della realtà" propone film a soggetto e documentari spesso presentati in prima visione per la nostra provincia (da Pietro di Daniele Gaglianone, a Donne senza uomini di Shirin Neshat, premiato a Cannes, fino a Ma che storia… di Gianfranco Pannone), nel percorso "Sguardi sul lavoro" vedremo reportage assai documentati e coinvolgenti come Black Gold - Oro nero, Tambogrande, El bosque terciario. "Così lontano, così vicino", sezione dedicata a tematiche umanitarie o a film sull'handicap, presenta invece tematiche legate ai diritti umani di grande valenza civile: si va dal drammatico E’ stato morto un ragazzo, sulla vicenda umana e giudiziaria legate alla morte del giovane Aldrovandi, a Sia fatta la mia volontà, in una serata che vedrà la partecipazione di Mina Welby.
Ai più attenti non sfuggiranno le connessioni presenti in altre sezioni: “Viaggio nel cibo”, “Storie di integrazione” e “Terre solidali” parlano infatti della multiculturalità e della necessità di scegliere quale sviluppo debba intraprendere la nostra civiltà, divisa tra forte globalizzazione e difesa delle minoranze e dei diritti di ognuno. Temi che troveremo anche nel Forum che si terrà giovedì 4 novembre, dedicato non a caso ad approfondire il dibattito su “Sovranità alimentare e autodeterminazione dei popoli”.
Ma non è tutto: due registi italiani di coerente impegno, Piergiorgio Gay (regista del recente Niente paura) e Gianfranco Pannone cercheranno in due workshop pomeridiani di trasmettere importanti esperienze ai giovani, mentre un evento speciale, all’insegna della musica del mondo, porterà a Varese l’incontro tra un formidabile quartetto nippo-argentino, Gaia Cuatro, e il ‘nostro’ più grande jazzista, Paolo Fresu.

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A cura di Cinemagora