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Una giornata in moto dalle colline al mare della costa etrusca

Che ci combina direte voi una sedia vuota con la moto? Ci combina, ci combina...... Sono libero, è domenica, mi affaccio fuori per vedere il tempo, ore 8 di mattina, è tutto bianco, come una normale giornata a Milano, ma qui a Livorno la possibilità di vedere il cielo azzurro non è proprio remota, il termometro segna 13 gradi, ho deciso: esco in moto!

Provo ad inviare un sms ad un mio amico, ma si sveglierà tardi e non avrebbe comunque avuto la moto disponibile, quindi con calma, molta calma, sono in moto alle 10, la temperatura è aumentata di 1 grado, vestiti invernali senza abbondare, si sta benissimo, in casa mi chiedono se torno a pranzo, non lo so rispondo.

Oggi non ho intenzione di fare la mia solita "strada del cuore", voglio divagare un pò e quindi punto verso l'interno, le campagne pisane, quelle delle dolci colline dove sono stati girati gli spot della Barilla, ricordate? A Santa Luce decido di inoltrarmi nel bosco per fare il lungo sterrato che attaversa le colline fino a Chianni, un tempo era prova speciale di rally come il Sanremo e la Coppa Liburna, ricordo ancora le scorribande notturne con l'A112 (l'Autobianchi, quella con cui facevano anche il trofeo) per provare il percorso e poi le volte che con la Ford Escort RS l'ho fatto come apripista alla Coppa Liburna, boh, avevo ancora tanti capelli in testa, lasciamo perdere....

Inizia lo sterrato, l'ambientazione vista la temperatura è più autunnale che invernale, apro la visiera del casco per sentire l'aria del bosco, assaporo l'umidità e il profumo delle piante sempreverdi respirando profondamente, nonostante il fondo sia scorrevole vado piano, quasi sempre in seconda, trovo qualche pozzanghera fangosa, niente di che, lo sterrato finisce e al bivio decido di puntare verso ovest per prendere la strada che porta a Monteverdi, l'asfalto è pessimo, ma le ottime sospensioni della mia Caponord RR filtrano bene le asperità del terreno, passo da Miemo, un piccolo borgo medioevale e quindi giro verso sud.

Il fondo migliora, invita ad aprire e un pò mi faccio prendere anche perchè non incontro una macchina una nella mia stessa direzione, dopo una serie di incroci mi ritrovo ad un bivio, vado a Suvereto o verso Massa Marittima? Ho voglia di restare fuori tutto il giorno e quindi proseguo a sud, attraverso il parco di Montioni ed infine mi dirigo verso Follonica ritornando sulla costa.

La prua ora è a nord, sono le 12:30 e comincio ad aver fame, conosco un bar ristorante a Riotorto sull'Aurelia che fa dei panini al prosciutto tagliato al coltello che sono una favola, quindi mi fermo per uno spuntino, aggiungo delle frittelle di riso, un caffè e quindi di nuovo in moto, non mi resta ora che raggiungere il mare del parco della Sterpaia, in assoluto uno dei litorali più belli e selvaggi della Toscana, arrivo con la moto fin quasi sulla spiaggia e mi cerco un punto dove riposare un pò, che vedo in
lontananza? Una sedia sola sola abbandonata accanto alla baracchina dei bagni estivi, mi fiondo sulla sedia e la faccio mia, c'è tutto quello che serve: un appoggio per il casco e la borsa da serbatoio, un palo dove appendere la giacca e il rumore del mare a farmi compagnia.

Il cielo si apre a sprazzi, non è proprio una giornata bella come quelle che ha fatto in settimana, ma meglio così, altrimenti vestito da moto avrei sicuramente patito caldo, tiro fuori dalla borsa da serbatoio la guida del Marocco della Lonely Planet e inizio a leggerla, dovrebbe essere il mio viaggio importante dell'anno e quale situazione migliore di questa per sognare un pò?

Il tempo passa veloce, la temperatura che si abbassa mi spinge a guardare l'orologio, sono le 15:30, sono a 100Km da casa quindi è meglio pensare di rientrare, un ultimo sguardo alla spiaggia e passo passo ritorno alla moto, il tempo che si sta leggermente
sciupando rende meno triste abbandonare quel luogo dove ero padrone di tutto, sistemo la borsa da serbatoio, indosso il casco e mentre accendo la moto mi dico: ma perchè non allungare il rientro, quando mi ricapita una giornata tutta per me!

Quindi mi dirigo verso Piombino, passo dalla zona umida dove c'è l'oasi di ripopolazione del WWF che viene tagliata da un ponte raso terra, proprio di fronte c'è la centrale termoelettrica dell'Enel, le sue lunghe ciminiere stridono con il paesaggio, e purtroppo proseguendo verso Piombino non è che la situazione migliori con le fumaiole delle acciaierie, per "fortuna" che l'industrializzazione di questa zona ha una volta tanto impedito lo sfruttamento turistico massiccio della costa, lasciando quasi intatti diversi chilometri di spiagge.

Superato Piombino verso nord ci sono Baratti e Populonia, impossibile non fare un'altra deviazione! Dopo poche curve il golfo si presenta in tutta la sua bellezza, da ogni parte gli scavi a cielo aperto della civiltà etrusca, la situazione è
completamente diversa dal caos che c'è d'estate quando trovare un posto anche per la moto diventa un problema, decido quindi di salire verso Populonia, si arranca lungo dei gustosi tornanti, bisogna solo fare attenzione all'asfalto che nei punti in ombra trasuda umidità.

Il panorama che si vede dal promontorio è purtroppo mitigato dalla nebbia che è ritornata padrona del cielo, ci sono diverse macchine e molta gente che è venuta a fare la girata domenicale, lascio la moto nel
parcheggio sotto la rocca, mi tolgo il casco per rilassarmi un pò, ormai sono giunto quasi a fine giornata, il resto sarà un veloce trasferimento verso casa, mi ci incastrerà prendere anche un breve scroscio d'acqua sulla superstrada verso Livorno, in totale quasi 300km di guida appagante in uno scenario tra i più belli della Tocana, proprio come quello che questi vecchietti catturati con uno scatto del telefono si stanno godendo dalla panchina: