Creato da fengshui1954 il 01/07/2008

tre lunghi minuti

Breve storia del tempo con uno sguardo ai giorni nostri

 

 

Meteoriti e Superenalotto

Post n°20 pubblicato il 25 Novembre 2008 da fengshui1954
 

Proprio questa mattina sul sito dell'Astronomy Picture Of the Day era pubblicato questo video che documenta la caduta di un meteorite nel cielo di Edmonton in Canada... Direi che c'è una certa pertinenza con il post che avevo iniziato a scrivere ieri.

E' di pochi giorni fa l'estrazione milionaria del superenalotto che ha reso ricco un fortunato vincitore dalle parti di Catania. Il superenalotto, ed il lotto in generale, è un gioco strano come tutte le vicende che si basano in qualche modo sui numeri e sulla  loro casualità nell'essere estratti in una sequenza prefissata. Nell'occasione si disse che la probabilità di indovinare la sequenza giusta si aggirava intorno ad 1 su 6.000.000 che corrisponde all'eventualità di essere colpiti da un meteorite mentre passeggiamo tranquillamente per strada con il nostro amato cane al guinzaglio. Tralascio e magari lascio a qualcun altro o a qualcun'altra disquisire se è meglio azzeccare la sequenza del 6 al superenalotto o la straordinaria evenienza di incontrare un oggetto proveniente dallo spazio profondo (anche se io una preferenza ce l'ho ma non ve la dico...). Di sicuro sentiamo parlare molto più spesso di vincite milionarie, scarsamente probabili, che di meteoriti caduti in testa al nostro vicino di casa che dovrebbero essere altrettanto scarsamente probabili. La colpa di questa scarsità di informazioni sulla seconda eventualità non dipende tanto dal fatto che il fortunato o la fortunata avrebbero scarsissime possibilità di raccontare ai media la loro avventura, d'altra parte anche il vincitore del 6 al superenalotto si guarderebbe bene dal raccontare al TG4 del fido (in senso "berlusconianamente" stretto...) Emilio Fede la fortuna capitatagli, ma piuttosto dalla vastità dei luoghi della terra dove il nostro meteorite decidesse di atterrare.

Ma il 9 ottobre 1992 un "sassolino" di 12,4 kg decise di colpire e rendere famosa un auto parcheggiata nella zona suburbana di Peekskill vicino New York:

Qualcuno dirà: "ma su!!! è chiaramente un fotomontaggio, il sasso lo hanno lanciato dall'ultimo piano dell'Empire State Building.." ma a confortare l'assoluta veridicità dell'origine aliena del "sassolino"  ci sono ben 16 video girati da altrettante persone in 16 località diverse e quello di seguito ne è l'elenco:

Il passaggio del meteorite fu documentato attraverso i cieli di numerosi stati dell'America del Nord e durò circa 40 secondi.  Il "sassolino", composto da roccia estremamente dura, ha il peso e le dimensioni di una pesante palla da bowling.
L'auto nella foto fece il giro del mondo per essere esposta al pubblico, nella foto che segue l'automobile era esposta a Parigi protetta da una teca di vetro.

Una raccomandazione: se vi capita di trovare un meteorite appena caduto conviene evitare di toccarlo, potrebbe essere estremamente caldo o estremamente freddo...


 
 
 

UNIVERSO

Post n°19 pubblicato il 02 Novembre 2008 da fengshui1954

 
IMMAGINATE TUTTA LA MATERIA ESISTENTE RACCOLTA
AL CENTRO DELL'UNIVERSO...
TUTTE LE METEORE
LE COMETE
LE LUNE
I PIANETI
LE STELLE
LE NEBULOSE,
LE INNUMEREVOLI GALASSIE,
CONDENSATE IN UN GIGANTESCO ATOMO PRIMORDIALE,
UN BLOCCO DI MASSA INCONCEPIBILE
E DENSITÀ INIMMAGINABILE.
PENSATE ALLE NANE BIANCHE E ALLE STELLE DI NEUTRONI,
E MOLTIPLICATELE PER L'INFINITO.

IL CENTRO DELL'UNIVERSO? L'UNIVERSO STESSO.
NÉ LUCE, NÉ ENERGIA POTREBBERO ENTRARE O USCIRE.
FORSE DUE UNIVERSI, UNO ALL'INTERNO DEL GIGANTESCO UOVO
CONTENENTE TUTTO,
L'ALTRO FUORI, CONTENENTE NULLA..
SEPARATI,INTOCCABILI...
IMMAGINATE!
STATE IMMAGINANDO?
TUTTA LA MATERIA AGGREGATA IN UN ATOMO,
L'UNIVERSO UN SINGOLO, INCREDIBILE BLOCCO,
CHE RIBOLLE DI FORZE E POTENZIALITÀ INCOMPRENSIBILI,
PER INNUMEREVOLI EONI O PER POCHI ISTANTI

(CHI PUÒ MISURARE IL TEMPO, IN UN SIMILE UNIVERSO?),
E POI...
BANG!
ESPLOSIONE!
OLTRE L'ESPLOSIONE!
IL BANG DISGREGA L'ATOMO PRIMORDIALE,
L'UOVO GIGANTESCO GENERA FUOCO E FURORE,
CREANDO
GALASSIE
NEBULOSE
SOLI
PIANETI
SATELLITI
COMETE
METEORE,
SCAGLIANDOLI IN TUTTE LE DIREZIONI NELLO SPAZIO,
CREANDO LO SPAZIO,
L'UNIVERSO IN ESPANSIONE,
TUTTO...
IMMAGINATE!

NON CI RIUSCITE?
ALLORA IMMAGINATE UN UNIVERSO POPOLATO DI STELLE
E GALASSIE, UN UNIVERSO IN PERPETUA ESPANSIONE,
ILLIMITATO,
DOVE LE GALASSIE SI ALLONTANANO L'UNA DALL'ALTRA,
LE PIÙ LONTANE COSÌ RAPIDAMENTE
DA RAGGIUNGERE LA VELOCITÀ DELLA LUCE
E SCOMPARIRE DAL NOSTRO UNIVERSO
E NOI DAL LORO...

IMMAGINATE DELLA MATERIA CREATA DI CONTINUO,
UN ATOMO DI IDROGENO CHE SI FORMA ALL'IMPROVVISO
QUI E LÀ,
QUI
     E
       L
À

FORSE UN ATOMO DI IDROGENO ALL'ANNO
IN UNO SPAZIO GRANDE QUANTO L'OSSERVATORIO
DI HOUSTON,
E DA QUESTI ATOMI,
TENUTI INSIEME DALLA FORZA DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE,
NUOVI SOLI NASCONO,
NUOVE GALASSIE RIMPIAZZANO QUELLE
SFUGGITE ALLA NOSTRA PERCEZIONE
IMMAGINATE L'UNIVERSO CHE SI ESPANDE SENZA FINE,
SENZA PRINCIPIO...

NON CI RIUSCITE?
MA FORSE È SOLO FANTASIA.


James Gunn - GLI ASCOLTATORI

 
 
 

Cosa c'è "poco" lontano da noi...

Post n°18 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da fengshui1954

La stella a noi più vicina, come molti sapranno, è Proxima Centauri, il nome stesso (Proxima=prossima=la più vicina) ci dice qualcosa sulla sua vicinanza al nostro sole, si trova, infatti, a soli 4,2 anni luce da noi.  

Ma c'è un altro oggetto molto interessante che si trova nella costellazione di Eridano e somiglia molto al nostro sistema solare: Epsilon Eridani. La particolarità di questo sistema, evidenziata da recenti osservazioni, è che Epsilon Eridani ha ben due fasce di asteroidi e una di corpi ghiacciati.

La fascia più interna è virtualmente una gemella di quella presente nel sistema solare, (la cintura degli asteroidi che si trova tra l'orbita di Marte e quella di Giove),  mentre quella più esterna ospita una quantità di materiali 20 volte superiore. Inoltre, la presenza di questi tre anelli di materiale implica che i pianeti che non sono visibili confinano con esse e ne modificano la struttura.

Situata a circa 10,5 anni luce dalla Terra, la stella è leggermente più piccola e più fredda del Sole, e rappresenta la nona stella più vicina a noi. Epsilon Eridani è visibile anche a occhio nudo ed ha un’età stimata di soli 850 milioni di anni, rispetto ai 5 miliardi di età del nostro sole di mezz'età.

Proprio in virtù di questa notevole differenza di età, Epsilon Eridani e il suo sistema planetario possono costituire un valido modello del sistema solare quando aveva un’età simile.

"Studiare Epsilon Eridani è come avere una macchina del tempo per studiare il sistema solare quando era giovane”, ha spiegato Massimo Marengo, astronomo dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e coautore dell’articolo in via di pubblicazione della rivista “The Astrophysical Journal”.

Il sistema solare, come noto, ha infatti una fascia di asteroidi di roccia nella regione compresa tra le orbite di Marte e Giove, a circa tre unità astronomiche (u.a.) dal Sole. In totale, essa contiene all’incirca un ventesimo della massa della Luna. La prima fascia di Epsilon Eridani – scoperta come le altre grazie al Telescopio spaziale Spitzer, della NASA – orbita a una distanza simile dalla Stella. La seconda si trova invece a circa 20 u.a., all’incirca la stessa distanza di Urano dal Sole, e contiene all’incirca la stessa massa della Luna.

Il terzo anello, già osservato in passato, si estende invece tra 35 e 100 u.a. da Epsilon Eridani. Una simile riserva di ghiaccio nel nostro sistema planetario  è costituita dalla fascia di Kuiper che si trova al di là dell'orbita di Nettuno nella cosiddetta nube di Oort, che tuttavia conserva solo un centesimo del materiale del suo analogo extrasolare.

 
 
 

Buchi neri colossali e fabbriche di stelle

Post n°17 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da fengshui1954

Nella quotidiana caccia alla miriade di oggetti che popolano il nostro universo una galassia, denominata 4C60.07, ha attratto l’attenzione degli astronomi per l'intensa emissione radio, segno della presenza di un quasar, un buco nero in rapida rotazione.

Un quasar (contrazione di quasi-stellar radio source, radiosorgente quasi stellare) è un oggetto astronomico che somiglia molto ad una stella. Alcuni quasar mostrano rapidi cambiamenti della loro luminosità, il che implica che sono molto piccoli (un oggetto non può cambiare luminosità più velocemente del tempo che la luce impiega ad attraversarlo). Se l'interpretazione cosmologica è giusta, l'enorme luminosità e le brusche fiammate di un quasar sono totalmente inimmaginabili per la mente umana: un quasar medio può incenerire l'intero pianeta Terra da numerosi anni luce di distanza ed emettere tanta energia in un secondo quanta il Sole ne emette in centomila anni.

La maggior marte delle galassie primordiali contenevano buchi neri di dimensioni colossali: è questa la convinzione a cui sono giunti alcuni astronomi in base ai risultati di recenti osservazioni su due galassie estremamente distanti compiute grazie al Submillimeter Array (SMA), costruito sulla sommità del Mauna Kea nelle isole Hawaii, (il Submillimeter Array è uno strumento per l'osservazione submillimetrica di alta risoluzione alla lunghezza d'onda tra 1.3 e 0.3 mm. ed è composto da una schiera di otto antenne che misurano 6 metri di diametro).
La prima delle due galassie, denominata appunto 4C60.07, ha attratto l’attenzione degli astronomi a causa della sua intensa emissione radio, il segno – secondo le attuali conoscenze – della presenza di un quasar, ovvero di un buco nero in rapida rotazione. Quando la 4C60.07 fu studiata per la prima volta, si pensò che la nube di gas idrogeno che circonda il buco nero fosse il sito di un’intensa formazione stellare, che secondo le stime avrebbe dovuto avvenire a un ritmo notevole: circa 5000 nuove stelle ogni anno. Quest’ultima osservazione, che ha sfruttato le prestazioni delle otto antenne radio del Submillimeter Array, ha invece rivelato sorprendentemente che 4C60.07 non sta formando affatto delle stelle, e che anzi è relativamente vecchia e quiescente. La formazione stellare intensa è invece presente in una galassia compagna finora mai osservata, ricca di gas e polveri e dotata al suo centro di un buco nero di dimensioni colossali. "Questa nuova immagine ci rivela la presenza di due galassie dove invece ci aspettavamo di vederne solo una, ha spiegato Rob Ivison ricercatore dello UK Astronomy Technology Centre e primo autore dello studio in via di pubblicazione sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”.

"L’aspetto più interessante è che entrambe le galassie contengono buchi neri supermassicci al loro centro. Le implicazioni di una simile scoperta sono evidenti: potrebbero esistere numerosissimi altri oggetti di questo tipo nell’universo che non sono ancora stati scoperti.”

A causa della finitezza della velocità della luce, le due galassie vengono osservate com’erano appena 2 miliardi dopo il Big Bang (che risale a 15 miliardi di anni fa...) e mostrano alcune differenze notevoli: una è un sistema morto, che ha già formato tutte le sue stelle e utilizzato tutto il suo combustibile gassoso. La seconda è ancora viva, e ospita una notevole quantità di gas e polveri che possono formare nuove stelle.

 
 
 

Le principali teorie ... Ultima puntata

Post n°16 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da fengshui1954

Ecco le ultime tre teorie... ma sarranno effettivamente le ultime?

Il principio vitale

In questa teoria, il carattere propizio alla vita dell'universo deriva da una legge o principio di vasto respiro che costringe l'universo/multiverso a evolvere verso la vita e la mente. La teoria ha il vantaggio di «prendere sul serio la vita», non trattandola né come una bella sorpresa completamente priva di spiegazione, come accade nell"universo assurdo" e nell' "universo unico", né come un mezzo di selezione puramente passivo, come accade nel "multiverso". Essa evita la sensazione di «intrigo» che si avverte nel "progetto intelligente", sostituendo a un dio manipolatore (naturale o soprannaturale) un principio finalistico più sottile. In breve, introduce la finalità nei meccanismi del cosmo a un livello fondamentale (invece che accidentale), senza postulare un agente preesistente privo di spiegazione che immetta la finalità in modo miracoloso.
Lo svantaggio è che la teleologia rappresenta una rottura decisiva con la tradizione del pensiero scientifico, nella quale l'evoluzione orientata da un fine o comunque direzionale è messa al bando come antiscientifica. I critici domandano come fa l'universo a «essere a conoscenza» della vita per predisporne la successiva comparsa. Ciò solleva il problema della causalità, sia nel senso di come far rientrare un principio vitale aggiuntivo in un sistema di leggi fisiche che si suppone già svolga il compito di spiegare tutto, sia anche nel senso della stranezza della causazione a ritroso nel tempo o di qualsiasi cosa che vada a ritroso nel tempo. Gli scienziati atei, poi, considerano qualunque accenno a principi direzionali come un pretesto per reintrodurre surrettiziamente nella scienza la guida della mano di Dio, anche se si tratta di un Dio ben lontano da quello della tradizione monoteista. Tra i problemi connessi al principio vitale c'è anche il fatto che esso individua la vita e la mente come lo «scopo» dell' evoluzione cosmica, senza spiegare perché. Si potrebbe altrettanto legittimamente individuare qualsiasi stato complesso e caratteristico della materia e inscriverne la comparsa in un principio teleologico. Quindi il principio vitale stesso deve semplicemente essere accettato come un fatto bruto esistente, accanto alle leggi della fisica, senza alcuna spiegazione. Questa obiezione può essere facilmente eliminata se si combina un principio teleologico con il multiverso, perché soltanto universi con principi vitali incorporati nelle loro leggi hanno una possibilità di essere osservati. Ma fare appello al multiverso significa semplicemente sostituire il problema dell' origine del principio vitale con quello dell' origine del multiverso.


L'universo autoesplicativo

Tutte le opzioni precedenti si scontrano con il problema della colonna di tartarughe (vedi post n. 4), a eccezione delluniverso unico, della versione di Tegmark del multiverso (tutti i mondi sono possibili) e della tesi dell' esistenza di un Dio necessario. Si deve accettare come dato qualcosa di inspiegato e su quella base su misura si deve poi costruire il resto del sistema esplicativo. Una maniera per evitare questa insidia è fare appello a un circolo chiuso esplicativo o causale. In tal modo l'universo (o il multiverso: la cosa funziona a entrambi i livelli) spiega sé stesso. Ci sono anche modelli che implicano circoli chiusi causali o causazione a ritroso nel tempo, in cui l'universo crea sé stesso. Il vantaggio di uno schema del genere è di essere autosufficiente e di evitare sia il regresso infinito della colonna di tartarughe sia l'atto di fede implicito nel ricorso a una supertartaruga levitante che sostiene tutte le altre. Lo svantaggio è che continuiamo a non sapere perché questo universo - questo sistema che spiega sé stesso, che crea sé stesso - sia quello che esiste, a differenza di tutti gli altri sistemi autoesplicativi. Forse tutti i sistemi autoesplicativi esistono e soltanto quelli come il nostro vengono osservati perché sono compatibili con la vita: e questa è un'altra variante del multiverso. O, meglio ancora, forse l'esistenza non è qualcosa che viene conferito dall'esterno, allorché in una potenzialità viene «infusa la vita» a opera di qualche inesplicato agente infusore (cioè, di un generatore trascendente di esistenza), ma è anche qualcosa che si autoattiva. E' stato suggerito che solamente circoli chiusi co r nti capaci di comprendere sé stessi possono creare sé stessi, cosicché soltanto gli universi con (almeno il potenziale per) vita e mente esistono realmente.


Il falso universo

Viviamo in una simulazione, e ciò che prendiamo per il mondo reale è uno spettacolo ingegnosamente realizzato di realtà virtuale. Questa è una variante dello scenario del Progettista intelligente, ma adattata all'era dell'informazione. La teoria gode degli stessi facili vantaggi del progetto intelligente ma ha il notevole inconveniente di insidiare la ricerca scientifica. Se l'universo è un inganno, perché preoccuparsi di capire come funziona?

Liberamente tratto da "Una fortuna cosmica di Paul Davies"

 
 
 

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Ringrazio Dea per aver considerato il mio blog degno di ricevere il Premio Perla.

GRAZIE DEA!

 

Ringrazio blue_eyes8 e TECNOLOGIAEVITA per avermi assegnato il premio e vi invito a visitarli.


Che cosa è il Premio "Brillante Weblog"?
Viene assegnato a siti e blog che si distinguono nella loro brillantezza sia nei temi che nel design.
Il suo scopo è di promuovere e gratificare tutti nella blogsfera mondiale.

Le regole:
(Perdonatemi... le ho rimaneggiate un pochino, ma solo per alleggerire il compito dei premiati... )
1. Al ricevimento del premio, mostrare la pagina contenente il premio e citare il nome di chi vi ha premiato mostrando il link del suo blog.
2. (Facoltativo) Scegliere un minimo di 7 siti o blog che credi siano brillanti nei loro temi e abbiano le caratteristiche di cui sopra.
3. Mostrare il loro nome e link e avvisarli che hanno ricevuto il Premio "Brillante Weblog".
4. (Facoltativo) Esibire foto e profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo sito.

a mia volta cito come meritevoli del premio i seguenti blog:

 

Ringrazio tecnologiaevita per avermi assegnato il PREMIO CREATIVITA' che a mia volta giro a tutti gli amici che hanno contribuito con i loro consigli alla creazione del mio blog. Ed in particolare a blue_eyes8 che si è dimostrata particolarmente sensibile nell'accogliere il mio amato alberello sul suo balcone...

 
 

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