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NON E' COLPA DELLA STATISTICA

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Messaggi del 29/05/2009

 

I PICCOLI MISTERI DELL’ARIA E DELLE NUVOLE

Post n°193 pubblicato il 29 Maggio 2009 da supergigia2000

Tutti sanno che siamo seduti su una palla di roccia che si chiama Pianeta Terra. È altrettanto noto che il nostro pianeta è avvolto da una fascia d’aria fatta di cielo azzurro e nuvole bianche, che si chiama atmosfera. Ma, a cosa serve l’atmosfera ?

L’atmosfera è come una bombola di ossigeno che ci permette di respirare; è come il gigantesco scudo di un guerriero che ci protegge, di giorno, dall’eccessivo calore del Sole; è come un’immensa coperta che, di notte, ci tiene al caldo grazie al calore assorbito dal terreno durante il giorno.
Ci accorgiamo dell’atmosfera quando sentiamo l’aria che ci arriva sul viso. Essa non è sempre la stessa: può essere calda o fredda oppure umida o secca. Questo è il tempo atmosferico.

Se proviamo ad avvicinare una mano ad un termosifone sentiremo l’aria calda che sale. L’aria è formata da piccole particelle: quando vengono scaldate (nel termosifone) si allontanano le une dalle altre. Quando le particelle sono raggruppate e sono tante l’aria pesa di più, ma ora che le particelle sono disperse, l’aria diventa più leggera e sale verso il soffitto. Allora, se l’aria calda sale, lascia un posto vuoto, che viene occupato dall’aria fredda.
Ora, invece che al calore del termosifone, pensiamo al calore del Sole: esso riscalda il terreno innanzitutto nelle zone equatoriali, che vengono direttamente colpite, poiché la Terra ruota intorno al Sole al livello dell’equatore. Dunque il terreno viene scaldato dal Sole e l’aria viene scaldata dal terreno. L’aria calda sale e, salendo, incontra aria più fredda, e di conseguenza si raffredda. Quando si è raffreddata, l’aria scende e torna vicino al terreno (o al mare) fino a quando, nuovamente calda, non tornerà a salire. I movimenti dell’aria si chiamano venti.

Quando il calore del Sole scalda l’acqua del mare, un po’ d’acqua si trasforma in vapore (vapore acqueo) e sale nell’atmosfera. Questo fenomeno si chiama evaporazione. L’aria calda, quindi, contiene molto più vapore acqueo dell’aria fredda. Ma quando l’aria calda incontra quella fredda, una parte del vapore torna ad essere acqua. Si tratta della condensazione. La rugiada non è altro che vapore acqueo che si è condensato per il freddo notturno. Inoltre la condensazione del vapore acqueo (che torna ad essere acqua) causa la nebbia. Ciò si verifica quando l’aria calda e umida viene a contatto con il terreno freddo e si condensa in piccolissime goccioline d’acqua.

Le nuvole sono composte da piccolissime gocce d’acqua e microscopici cristalli di ghiaccio. Le goccioline d’acqua sono così piccole e leggere che restano sospese in aria. Ma se si riuniscono formano gocce grandi e pesanti, che cadono al suolo. Quando questo succede, piove. Se invece sono i cristalli di ghiaccio a riunirsi e l’aria che si trova sotto le nuvole è fredda, allora i cristalli cadono come bei fiocchi di neve.

Walter Caputo – 15 maggio 2009

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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L'AUTORE DEL BLOG: CHI E' WALTER CAPUTO ?

Ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. E’ laureato in Economia e Commercio e in Scienze Statistiche. Insegna sia materie matematico - fisico – statistiche che economico - giuridico - fiscali. Su questi temi: contabilità, controllo di gestione, paghe e contributi, divulgazione scientifica ha scritto decine di libri. Inoltre ha pubblicato più di 300 articoli di divulgazione scientifica. Da giugno 2016 è coautore del blog Cibo al microscopio. Da novembre 2012 è cofondatore di Risparmiare Fare Guadagnare. Da novembre 2008 è science writer per Gravità Zero, corporate blog di divulgazione scientifica. Da giugno 2007 è autore di un Blog di Scienze naturali ed economiche.

I suoi articoli si leggono qui.

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