ALCUNI DEI MIEI POST
LA SIGNORA IN VERDE, UN ROMANZO DI ARNALDUR INDRIDASON
P. G. WODEHOUSE - QUANDO LA VOGLIA DI RIDERE INCONTRA IL GIUSTO AUTORE
LA SOVRANA LETTRICE - GENIALE INNO ALLA LETTURA DEL "BRITISH" ALAN BENNETT
IL VIOLINO DI ROTSCHILD di Anton Cechov
LA RAGAZZA DI TRIESTE - romanzo di Pasquale Festa Campanile
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CHI SONO
In questo blog troverete recensioni a romanzi, riflessioni, considerazioni varie, appunti, idee. Può succedere che il blog rimanga fermo per un pò, poi riprende. Come scrittrice (o meglio, come persona che scrive) utilizzo anche lo pseudonimo di "Annie Chammas". Da qualche anno sono "seguace" e "paladina" della Scrittura Zen, condividendo in pieno gli insegnamenti della carissima Natalie Goldberg (Scrivere Zen, Ubaldini Editore). Mi ha salvato la "penna" e la creatività. Grazie Natalie!
I VOLTI DEI PERSONAGGI » |
VITA E ROMANZO
Post n°1 pubblicato il 24 Luglio 2012 da paolafarah
Vita e romanzo, uniti da una freccia a doppio senso. Mi piace immaginare così il meraviglioso mondo dello scrittore, che vive insieme ai suoi personaggi attimo dopo attimo, che sente sulla pelle le loro emozioni, che passeggia, mangia, ama nei luoghi da lui creati per loro. Nulla è come prima. Iniziare a scrivere un romanzo significa entrare nella loro dimensione, quella dei personaggi: accattivante, sorprendente, imprevista a volte. Loro, i personaggi, spesso vengono strappati alla strada, se così si può dire. Lo scrittore incontra sul marciapiede uno sguardo, un gesto, un abito, una parola, e da quello sguardo, da quel gesto, da quell’abito, da quella parola, scaturisce l’idea fondamentale del romanzo. A volte diventa incipit quel gesto o quello sguardo, e tutto ne consegue, e da lì si genera quasi miracolosamente la storia. Viceversa, capita d’incontrare in strada il personaggio già creato. E’ lui. E’ lei. Esattamente. Lo stesso sguardo, lo stesso sorriso. Non pensavi potesse esistere, invece sì. Lo incontri a teatro, in spiaggia, in ufficio, e vorresti dirglielo ma non lo fai, per pudore, perché l’entusiasmo dello scrittore può venire interpretato come una sorta di lieve follia. E’ normale che sia così. Scrivere è una piacevole ebbrezza, scrivere è vivere il proprio romanzo. |