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Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

 

« già...ma se l'hai perso...Somewhere over the Rainb... »

La vita disse: «Sarai felice, ma prima ti renderò più forte»

Post n°10096 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da patty1_mah

«Sarai felice,» – disse la vita – «ma prima ti renderò

più forte.

Resiliente. Ti farò rinascere. Ti aiuterò a

sopportare le sferzate, a remare contro il vento e

le maree, a comprendere con dolcezza il tesoro

della forza emotiva.

Perché io, la vita, sono fatta di momenti belli e

brutti, di difficoltà e di opportunità, di momenti

speciali, di segni, di cicatrici, di compagnia,

di solitudine, di ansia, di calma e di quella saggezza

che emano dopo i capitomboli più caotici».

Quando esaminiamo la nostra storia, comprendiamo

che tutto ciò che viviamo plasma la nostra personalità;

il dolore delle ferite che ci costruiscono

ci aiuta ad accettare, affrontare e modificare

le avversità.

Perché non sappiamo mai quanto forti siamo

finché essere forti non è l’unica opzione.

Finché non siamo obbligati a contemplare

altre realtà, diverse e meno focalizzate su di noi e

i nostri desideri.

L’esperta Elisabeth Kübler-Ross un giorno disse

“le persone più belle che ho incontrato sono quelle

che hanno conosciuto il fallimento, la sofferenza,

la lotta, la perdita, e hanno trovato il modo di

uscire dalle tenebre più oscure.

Queste persone hanno un valore, una

sensibilità e una comprensione della vita

che le riempie di compassione, umiltà e di

una profonda inquietudine amorosa.

Le persone belle non nascono dal niente.”

 La storia della carota, dell’uovo e del caffè 

C’era una volta la figlia di un vecchio contadino

che si lamentava sempre della sua vita e di quanto

fosse difficile andare avanti. Era stanca

di lottare e non aveva voglia di far niente;

quando veniva risolto un problema, ne appariva

subito un altro e ciò la abbatteva e la faceva sentire rassegnata.

Un giorno, il contadino chiese alla figlia di

andare nella cucina della sua casupola e di

sedersi; dopodiché riempì d’acqua tre recipienti e

li mise sul fuoco. Quando l’acqua prese a bollire,

mise in un contenitore una carota, in un altro

un uovo e nell’ultimo dei chicchi di caffè.

Lasciò gli ingredienti a bollire senza proferire

verbo, mentre la figlia attendeva impaziente

senza capire cosa stesse facendo suo padre.

Dopo venti minuti, il vecchio spense il fuoco,

tolse la carota e la mise in una ciotola, tolse

l’uovo e lo mise su un piatto ed infine scolò

il caffè.

Guardò sua figlia e le disse «Cosa vedi?».

«Una carota, un uovo e del caffè.» – rispose ella.

Allora il padre la fece avvicinare e la invitò a

toccare la carota; lei obbedì e notò che era tenera.

Dopodiché le disse di prendere l’uovo e

di romperlo;

lei tolse la buccia e osservò che l’uovo era duro.

Infine, le chiese di assaggiare il caffè e lei fu

deliziata

dal suo dolce aroma. A quel punto, la figlia

chiese umilmente:

«Padre, che significa tutto questo?».

Egli le spiegò che quei tre elementi avevano

affrontato la medesima avversità, l’acqua

bollente,

ma avevano reagito in modo molto diverso.

La carota aveva toccato l’acqua in uno stato

forte e duro, ma dopo un po’ si era fatta

debole e

fragile. L’uovo si era avvicinato all’acqua

in uno

stato fragile, la sua sottile buccia proteggeva

un interno liquido che, però, con il passare

dei minuti,

si era indurito.

Il caffè aveva fatto qualcosa di unico:

aveva cambiato l’acqua stessa.

Il padre chiese alla figlia: «Tu quale di questi

elementi sei? Quando le avversità bussano alla

tua porta, come rispondi? Sei come una

carota,

che sembra forte, ma quando viene

toccata

dal dolore e dalle difficoltà diventa

debole e

perde

la sua consistenza? Sei come un uovo,

che inizia

con un cuore malleabile e uno spirito fluido, ma

dopo una morte, una separazione o un addio si

è fatto duro e rigido; che fuori resta uguale,

ma dentro cambia? Oppure sei come il caffè,

che trasforma l’acqua, ovvero l’elemento

che gli

provoca dolore?

Quando l’acqua arriva al punto di ebollizione,

il caffè sprigiona il suo sapore migliore.

Se sei

come il chicco di caffè, quando le cose si mettono

male, reagisci meglio degli altri e permetti che

le cose attorno a te migliorino.

Allora, quale dei

tre sei?».

Essere un uovo o una carota vi

danneggerà, dunque alzatevi e

andate avanti!

Non fermatevi,

lottate, perché altrimenti domani starete

peggio.

Siate forti, abbiate fiducia in voi, siate

resilienti e

capite che le difficoltà fanno parte della vita.

Dovete comprendere che ogni pietra sul vostro

cammino vi aiuta a rivalutare il vostro obiettivo e

vi dà l’opportunità di imparare. In fin dei conti,

nessuno nasce già esperto e il trionfo sorge dalle

ceneri lasciate da errori e avversità.

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Commenti al Post:
roby.capricorno
roby.capricorno il 01/02/17 alle 18:33 via WEB
Sei forte Patrizia, prima o poi troverai la felicità. Lo meriti.
 
 
patty1_mah
patty1_mah il 03/02/17 alle 09:07 via WEB
sto bene... conoscere persone valide vale molto...e devo ringraziare I.
 
   
patty1_mah
patty1_mah il 03/02/17 alle 22:49 via WEB
dimenticavo l'amore non esiste.
 
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