Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Luglio 2014

Se eri un bambino negli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta devi leggere.

Post n°8654 pubblicato il 17 Luglio 2014 da patty1_mah

1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né
airbag…
2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata
speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.,,
3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di
piombo.
4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei
medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla
bottiglia dell’acqua minerale…
7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che
avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non
avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il
problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!
8.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima
del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva
rintracciarci. Impensabile….

 

aversd
9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il
pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di
nessuno, se non di noi stessi.
11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
12.- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia
e nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi ,
televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby
surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet
… Avevamo invece tanti AMICI.
14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa
dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza
bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto?
Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano
delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti
per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.

 

La grande domanda allora è questa:
Come abbiamo fatto a sopravvivere?

 

E a crescere e diventare grandi?

 

Se appartieni a questa generazione, condividi questo link con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione…. e anche con gente più giovane perché sappiano come eravamo noi prima!

 

(Paulo Coelho)

 
 
 

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Post n°8653 pubblicato il 17 Luglio 2014 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°8652 pubblicato il 16 Luglio 2014 da patty1_mah

"Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non con-vivere più con la presunzione, l'ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l'erudizione selettiva e l'arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell'amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali. Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza."
Meryl Streep

 
 
 

compleanno Ettore

Post n°8651 pubblicato il 15 Luglio 2014 da patty1_mah



 
 
 

Ciao Giorgio.... R.I.P.

Post n°8650 pubblicato il 04 Luglio 2014 da patty1_mah


Non ti auguro del male. Qualunque cosa ti augurassi sarebbe ben poca cosa rispetto a quella che riuscirai a farti da solo.
Mi spiace solo di non esserci quel giorno.
(Giorgio Faletti)

 
 
 

web

Post n°8649 pubblicato il 03 Luglio 2014 da patty1_mah


L'Amore è quella cosa che tu sei da una parte, lui dall'altra e gli sconosciuti si accorgono che vi amate.

 
 
 

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Post n°8648 pubblicato il 03 Luglio 2014 da patty1_mah


per chi in chat scrive che chi mette foto sono miseri... ok almeno ci metto la faccia e ...non ho niente da nascondere... chissà se loro possono dire la stessa cosa.... :)

 
 
 

Ti regalo una Favola

Post n°8647 pubblicato il 02 Luglio 2014 da patty1_mah

La favola stimola la fantasia del bambino, la sua creatività ed anche il suo apprendimento.
Le fiabe tradizionali sono belle, ma è esaltante inventare storie per i propri piccoli.
Questa mattina voglio regalare a tutte voi una delle favole che, con la mia originalità,  ho ideato per i miei cuccioli.

Buona lettura alle mamme e buon divertimento ai piccoli:

 

 

C’era una volta un cavaliere bello e valoroso, il suo nome era King.
Il Re lo considerava il migliore tra i suoi fedeli cavalieri, per coraggio, astuzia e bravura. Lo portava sempre con sé.
King seguiva il suo Re con orgoglio e gioia.

 

Gli amici di King erano il suo inseparabile cavallo nero, compagno di battaglie e un piccolo uccello bianco. Questo uccellino era dotato di un magico potere: riusciva a percepire il bene ed il male. Infatti avvisava King dei pericoli prima ancora che si presentassero.
Un giorno, mentre la figlia del Re curava le rose del suo giardino, un drago temibile volò sul castello sputando fuoco e fiamme. Tutti scapparono e tutti urlarono, ci fu una gran confusione. Ma il drago aveva il suo obiettivo: la principessa Leila. E non ci mise molto a volare ad ali spiegate sul giardino e rapirla. Tutti guardarono atterriti quel grande dragone volare via tenendo la principessa stretta tra le sue fauci.

King saltò in groppa al suo destriero nero, con un fischio chiamò il suo uccello bianco e prontamente si lanciò all’inseguimento del drago.
Ma un drago vola via veloce e dopo poco King ne perse le tracce.

 

King era segretamente innamorato di Leila, lo era sempre stato. Adesso, saperla sola con il drago lo faceva soffrire, ma la sua rabbia diveniva forza e desiderio di ritrovare la sua bella.
Per liberare la principessa doveva raggiungere le montagne di fuoco, dimora del drago.

 

Dopo tre giorni e tre notti passate a rincorrere il drago, King decise di riposare. Vide una piccola casetta tra gli alberi. Legato il cavallo alla staccionata bussò alla porta, comparve una vecchina gentile ed amorevole
- “accomodati cavaliere”, gli disse
- “ho per te una buona minestra; un bagno caldo ti attende ed un letto per riposare”.
L’uccello bianco volava sereno e questo fece intendere a King che la casa della vecchina erano un posto sicuro.
Mangiò e riposò.
Il mattino successivo la vecchina gli mise tra le mani un sacchetto di tela bianca e gli disse:
prima di andare via svuota questo sacchetto sul tavolo, ti dirò del tuo futuro”. King lo fece;  si sparpagliarono sulla tavola molte piccole pietre bianche
tu sconfiggerai il drago King, ma ricorda non potrai farlo con la spada dovrai usare l‘astuzia”.
Il cavaliere abbracciò la vecchina e riprese il cammino.

 

Continuava a pensare alle parole della vecchia e non capiva cosa significasse usare l’astuzia, per quanto ne sapeva lui i draghi si sconfiggono con le spade, ferendoli al cuore.

 
 

Cammina, cammina ad un certo punto King ed i suoi amici udirono una voce cantare di draghi e principesse.
chi sei ? Chi è che canta? ” – urlò il cavaliere sguainando la spada.
L’uccello bianco volò su un albero alto alto.  Ad un tratto, sul fusto del maestoso albero comparvero occhi e bocca -  “sono io che canto, so chi sei e dove vai. Sappi che il drago e la principessa non sono lontani. ” detto queso l’arbusto lasciò cadere sulla sella di King un grosso ramo
conservalo con cura ti servirà più della tua spada”.
Il cavaliere ringraziò, richiamò l’uccello e riprese il cammino felice di essere sulla buona via.

 

D’improvviso,  mentre i tre amici proseguivano per i boschi, un uomo vestito di nero comparve dinnanzi a loro.
Sono Clion, il saggio dei saggi. Tu sei King il cavaliere che sconfiggerà il drago. Ascoltami bene il drago fa tutto ciò che gli ordina il cattivissimo mago Badà. Le principesse sono molte e vengono rapite perché il mago le vuole per sé. Sono tutte rinchiuse nel suo castello. Lì Badà vive da solo con loro. La magia di Badà morirà con lui e solo se sconfiggerai il mago le principesse potranno tornare libere”.
Clion lanciò a King un drappo blu, il cavaliere lo prese al volo. “Tutto ciòche sarà coperto con questo drappo diverrà invisibile, fanne buon uso“- disse il saggio e scomparve in una nuvola nera.

 

Con il sopraggiungere della notte King perse la via, si avvilì e urlò. Quando non sapeva più cosa fare vide mille e mille puntini dorati accendersi tra l’erba in terra: erano le lacrime della principessa che per magia luccicavano e gli indicavano la strada.

 

King le seguì e incominciò a sentire il ruggito del drago venire da lontano, vide anche qualche fiammella della sua voce di fuoco. Dopo poco comparvero imponenti le montagne.

 

Il cavaliere ed i suoi amici si nascosero dietro una roccia. Da lì potevano vedere ogni cosa: le montagne, la principessa nella grotta del drago e il castello di Badà.

 

King pensava a cosa fare, con la mente ripercorreva i momenti del suo viaggio e ritornava a riflettere sui suoi incontri.
Il saggio gli aveva detto che il mago viveva solo, allora capì che Badà sarebbe uscito dal suo castello d’oro e percorrendo l’impervio sentiero che conduceva dalla sua dimora alle grotte sarebbe andato dal drago a prendere la sua bella Leila.

 

Arrampicandosi tra le rocce King raggiunse il punto più stretto e scosceso del sentiero. Infilò nel terreno il ramo che gli aveva regalato l’albero e lo coprì con il drappo del saggio. Ramo e drappo divennero invisibili.

 

Poco dopo Badà usci dal castello ed intraprese il sentiero verso la grotta. Non vedeva il ramo, quindi camminava tranquillo e patapunfetè si scontò con quel grosso fusto di legno cadendo in terra. King nascosto tra gli arbusti saltò fuori, battagliarono ferocemente ma il cavaliere ebbe la meglio. Badà e la sua magia furono sconfitti. King indosso i vestiti di badà e così camuffato raggiunse la caverna del drago.

 

Arrivato nel cuore della montagna ordinò alla bestia di consegnargli la principessa
Eccola mio signore” – rispose il drago con voce di fuoco.
 Io sono Badà tuo signore “- disse King al drago -” il tuo compito è finito vola nella terra dei draghi e non tornare mai più

Tutte le principesse rapite furono liberate.
Leila e King si sposarono ed oggi regnano felici e contenti.

 
 
 


 
 
 

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Post n°8646 pubblicato il 02 Luglio 2014 da patty1_mah

 
 
 

ecco pallina.... il cane di pallina101

Post n°8645 pubblicato il 01 Luglio 2014 da patty1_mah

Foto: Ecco pallina

 
 
 

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Post n°8644 pubblicato il 01 Luglio 2014 da patty1_mah

 
 
 

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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