Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Novembre 2017

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Post n°11026 pubblicato il 11 Novembre 2017 da patty1_mah

“Siamo strani. Sentiamo la mancanza di qualcosa che non abbiamo vissuto e collezioniamo amori che non si possono dire. Ce li teniamo in braccio la notte e di giorno fingiamo di non averli mai desiderati. Le persone sono strane. La chiamerei paura di viversi.”
– M. Teresa Romeo


"Pensi ancora a quella persona?"
"Mi capita", rispose.
«Spesso?»
"Un pò la mattina, un pò a mezzogiorno, un pò la sera, un pò la notte."
(Marc Levy)
 
 
 

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Post n°11025 pubblicato il 11 Novembre 2017 da patty1_mah

La cosa migliore che possa capitarti è avere qualcuno al tuo fianco che non smette mai di cercarti, nemmeno quando ti perdi nei tuoi silenzi.
(Roberto Pellico)



Le persone belle le riconosci subito: sono quelle che avrebbero diritto
 di odiare la vita, e invece t'insegnano ad amarla.
(M. Licenza)


 
 
 

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Post n°11024 pubblicato il 11 Novembre 2017 da patty1_mah

 
 
 

sempre modesta...

Post n°11023 pubblicato il 11 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, sMS

 
 
 

Lettera a chi mi ha ferito

Post n°11022 pubblicato il 10 Novembre 2017 da patty1_mah

Quando continuate a provare risentimento nei confronti di una persona, rimarrete sempre attaccati a quella persona o a quella situazione da un vincolo emotivo più forte dell’acciaio. Perdonare è l’unico modo per sciogliere quel vincolo e ottenere la libertà.

Catherine Ponder 

Ti scrivo questa lettera, anche se non la leggerai mai. Mi hai fatto male, tanto. In natura non esiste la giustizia e io continuo a soffrire. Tuttavia, oggi mi sono reso conto che in qualche modo devo abbandonare questo peso che mi porto dentro ed è ciò che farò.

Non voglio portare rancore, perché non è un buon amico, per questo non lo voglio con me. Il rancore fa provare paura, ed è precisamente della paura che ho bisogno di liberarmi. Non significa che ho paura di te, ho solo paura di rivivere le mie sofferenze e di ricadere nello stesso errore.

Per questo motivo, ho deciso che devo affrontarti, stare faccia a faccia con te e con tutto ciò che tu significhi; che tu sia nella mia mente oppure no, devo farmi valere. Se combatto questa paura, finalmente potrò combattere anche tutte le altre.

Io ti amavo e mi fidavo di te, sai? In realtà non volevo niente di straordinario e, se lo avessi saputo, non ti avrei permesso di ferirmi. Non dimenticherò mai questo dolore insopportabile, né tutto quello che mi hai insegnato. In fondo, posso ringraziarti per qualcosa.

Ho imparato che non possiamo dare a qualcuno qualcosa che non vuole. Ti sei concesso il lusso di farmelo capire molto chiaramente; e mi hai fatto anche capire che è molto importante sapere quando qualcosa nella tua vita va male e ti sta consumando.

Ebbene sì, mi sono resa conto che sei stato dannoso per me, tanto da impedirmi di andare avanti per molto tempo. 

Come disse qualcuno una volta, il vero odio è il disinteresse e l’omicidio perfetto è la dimenticanza. Non voglio lanciare una pietra in alto, perché so che poi cadrà sulla mia testa. Non mi renderebbe felice, aggiungerebbe solo miseria alla mia vita senza senso.

Dicono che sanguinare non faccia male, che è piacevole, come dissolversi nell’aria o respirare profondamente. Vale lo stesso con il dolore dell’anima, in qualche modo ti anestetizza e ti rende incapace di capire ciò che ti sta succedendo, finché non è troppo tardi. 

Forse mentre scrivo queste parole scorrono sul mio viso lacrime di sangue e di puro dolore, ma sto riprendendo il comando su me stesso e sto girando il timone, perché è arrivato il tempo di andare avanti e superare quello che mi hai fatto.

Voglio dirti che scrivo questa lettera perché dietro queste parole coraggiose esiste un’enorme tristezza, un’infinita umiliazione e una lieve illusione. Sento che sto camminando su un vulcano mentre la mia vita è appesa a un filo. Sto camminando con addosso il peso di quello che tu hai fatto alla mia anima.

Ho bisogno di poco per stare bene e per questo devo liberarmi di tutto questo dolore. Tutte le esperienze dolorose lasciano dentro di noi un seme che crescerà e ci farà sentire liberi.

La verità è che oggi mi sono chiesto se potevo fare qualcosa di importante, e allora ho deciso di scrivere questa lettera. Questa lettera non è per te, ma per me, per potermi liberare di te. Mi sono fermato a pensare che non voglio niente di negativo nella mia vita e mi sono reso conto che tu facevi parte delle cose negative, come il tuo modo di farmi sentire.

Sono giunto alla conclusione che riflettere su di te è il più grande atto di amor proprio che posso fare verso me stesso. Oggi posso finalmente dire che mi hai fatto un favore, perché ora più che mai amo me stesso e so che non voglio trasformare il mio corpo nella tomba della mia anima. So che posso affrontare tutto ciò che ho dentro. Non bisogna avere paura di vivere, bisogna solo imparare di nuovo a farlo.

Per gentile concessione di LA MENTE E’ MERAVIGLIOSA

 
 
 

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Post n°11021 pubblicato il 10 Novembre 2017 da patty1_mah

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Post n°11020 pubblicato il 09 Novembre 2017 da patty1_mah

 

Questa lettera va a me stessa… a me che, ogni volta che piango e qualcuno mi chiede cosa sia successo, mi limito a dire che mi bruciano gli occhi. Va a me… A me, che cerco di sorridere anche quando sembra impossibile, a me che guardo allo specchio e vedo le rughe dell’età, alla mia fottuta sensibilità che mi fotte nel vero senso della parola, perché fa approfittare gli altri di me. Va a me, al mio essere troppo buona e spudoratamente generosa. Va a me che quando cado trovo sempre la forza di rialzarmi, a me che guardo intorno e vedo tante, tantissime luci, una città colorata… ma poi mi guardo intorno e vedo sorrisi spenti. Questa lettera va a me, ai miei sorrisi, alle mie lacrime sprecate, alle mie grida, ai miei momenti di pazzie, ai miei momenti noiosi, semplicemente a me stessa. Va a me, che quando devo aiutare gli altri sono un’esperta e quando devo aiutare me stessa, non sono neanche una dilettante. A me, che trovo sfogo in una stupida sigaretta, a me che faccio l’indifferente e poi dopo piango, a me che quando mi trovo sola mi sento ansiosa perché i miei pensieri mi occupano la mente. A me, che do tanto amore alle persone e non vengo mai ricambiata. A me che sono stata delusa, a me… Una me che molte volte non riesco ad accettare, ma con la quale sto imparando a convivere, una me che tutti hanno cercato di cambiare, ma che nessuno è riuscito a farlo. Mi vedo… un passo dal cambiamento, dalla voglia di essere presente a me stessa, ai miei sogni. Ma come tutti i cambiamenti, prima che diventino qualcosa c’è la confusione, la paura, la solitudine. Ora mi sento persa dentro mille pensieri e parole, ma un giorno tutte queste vite che sto vivendo mi daranno ragione di quello che sono e sarò. Nel ritrovarmi mi sono accorta di aver lasciato qualcosa per strada ma è questo il momento di continuare il viaggio, con prospettive nuove. Non devo aggrapparmi solo al passato, ma devo attingere ora da me stessa, da questo mio presente, doloroso sì, ma ricco di prospettive di me, dei miei sogni, dei miei desideri; ricordo di aver letto da qualche parte: “ i sogni sono mere rappresentazioni dei nostri più reconditi desideri, né via di fuga, sono al contrario strade maestre da percorrere”. Ascolto me stessa i miei sogni, il gusto del bello che da sempre mi seduce, vela i pensieri dei miei desideri più veri, dei miei ideali, ho certezza che tutto questo non è vano, non è destinato a perdersi per sempre. Sono onde di un mare che non conosce né confini né tempeste e quando lo sconforto sarà più grande dei miei desideri allora mi affaccerò alla finestra, guarderò quella montagna che ho davanti, ascoltando il suono e godere del suo profumo, farmi accarezzare dal vento che soffia leggero, come un giorno… leggeri saranno i miei affanni. Penso che per ognuno di noi c’è un giardino, fatto di memorie, parole, profumi e suoni, che germoglia di anno in anno, attraverso il nostro cuore. Quando la vita morde ed il pianto sembra vano, là troverò sempre me stessa e chi mi ama.


 
 
 

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Post n°11019 pubblicato il 08 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, bambino, oceano, spazio all'aperto e acqua

 
 
 

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Post n°11018 pubblicato il 07 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: sMS

 
 
 

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Post n°11017 pubblicato il 07 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, sMS

 
 
 

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Post n°11016 pubblicato il 06 Novembre 2017 da patty1_mah

Nessun testo alternativo automatico disponibile.


L'uomo osservava lo spettacolo:
una formica stava trainando un grumo di terra che sembrava pesantissimo. Si muoveva lentamente, per lo sforzo enorme.
L'uomo disse: "Perché sprechi le tue forze? Non vedi che non ce la fai e rischi di morire schiacciato dal peso troppo grande per te?".
L'insetto, senza scomporsi minimamente, rispose:"Tu sei un uomo, e non capisci il valore dei miei sforzi... Vedo che resti perplesso, le mie parole non ti convincono!"
L'uomo guardava sempre più incuriosito e dubbioso la formica che nonostante il peso enorme che aveva sulle spalle, si sforzava anche di parlargli...
"Sappi allora - disse la formica - che agisco per amore. Devo sgombrare il passo a una femmina. Solo così mi concederà le sue attenzioni. Per il momento non può raggiungermi, poiché la soglia della sua dimora è bloccata. Ma spostando questa collinetta, le permetterò di venire accanto a me... Certo, rischio di vacillare e di farmi soffocare dal carico che potrebbe uccidermi. D'altra parte, una vita senza amore è inutile... Non capisci che, nell'impresa, ho solo da guadagnare?".

 
 
 

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Post n°11015 pubblicato il 06 Novembre 2017 da patty1_mah

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 
 
 

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Post n°11014 pubblicato il 05 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: una o più persone, meme e sMS

 
 
 

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Post n°11013 pubblicato il 05 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: una o più persone, sMS e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°11012 pubblicato il 05 Novembre 2017 da patty1_mah

“La vita è troppo breve per sprecarla ad aspettare qualcuno.”

Laura Fitzgerald

 
 
 

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Post n°11011 pubblicato il 04 Novembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: oceano, sMS e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°11010 pubblicato il 04 Novembre 2017 da patty1_mah

Io le chiamo le persone “delicate”.
Sono quelle persone che si avvicinano agli altri senza invadere il loro spazio.
Che hanno voglia di ascoltare ma non impongono alcuna domanda.
Che non proiettano ogni discorso su se stesse, ma mettono tutte se stesse in ogni discorso.
Le persone delicate chiedono sempre il permesso per entrare, perché prima di spalancare una porta si preoccupano che chi c'è dietro sia al riparo dalla corrente.
Le persone delicate sanno quanto possano ferire le parole, perciò non le utilizzano mai a caso.
E non giudicano, perché tengono molto più a comprendere le motivazioni dei gesti altrui, piuttosto che a condannarli.
Ma non è la compassione che le smuove, non la pietà, perché loro non si sentono privilegiate o superiori: si sentono semplicemente 'simili'.
Le persone delicate sono molto sensibili, e possono apparire fragili. Invece sono fortissime.
Perché continuare ad essere delicati in un mondo che aggredisce è una delle scelte più coraggiose che si possano fare.
Ma la caratteristica più bella delle persone delicate è che lo sono con tutti, anche con chi non conoscono, anzi soprattutto con chi non conoscono.
Ecco perché le riconosci subito: le persone delicate, lo sono anche con te.
Cerca di fare attenzione quando ne incontri una: perché le persone delicate sono quelle che, più di tutte le altre, meritano di essere trattate con delicatezza.

Silvia Aurora Nicole

 
 
 

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Post n°11009 pubblicato il 04 Novembre 2017 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°11008 pubblicato il 04 Novembre 2017 da patty1_mah

Quando qualcuno se ne va per un motivo che vi appare piuttosto banale e scontato, non state a fargli troppe domande. Se ne sarebbe andato via comunque. Stava solo aspettando una scusa.

(Fabio Volo)


C'è chi ti dice "Ce la farai" e poi c'è chi ti abbraccia
e ti sussurra "Ce la faremo".

Cit.

 
 
 

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Post n°11007 pubblicato il 04 Novembre 2017 da patty1_mah

“… Ma, dopo tutto sono un uomo.

E tutte le considerazioni filosofiche non bastano a impedirmi di desiderarti,

ogni giorno, ogni momento, con la testa piena dello spietato gemito del tempo,

del tempo che non potrò mai vivere con te.

Ti amo, di un amore profondo e totale. E così sarà sempre.”

(dal libro “I ponti di Madison County” di Robert James Waller)

 
 
 

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senza chiederti nulla,

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E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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