Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 11/01/2013

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Post n°7072 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

paura...

Post n°7071 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°7070 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

quello che succede a me...

Post n°7069 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Quando pensi di non aver capito niente,di essere in totale confusione,fidati...in realta' hai capito tutto ma scansi la risposta,perchè evidentemente non è quella che avresti voluto...


 
 
 

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Post n°7068 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°7067 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Il fatto è che tu mi hai travolta all'improvviso, senza che io potessi fermarti. Ti sei infilato nella mia testa come se ci fosse la porta aperta, come se qualcuno ti avesse detto di entrare. Il fatto è che però nessuno ti aveva invitato, ma tu lo sapevi che dovevi arrivare. E in fondo lo sapevo anch'io.

- P.s. I Love you.



 
 
 

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Post n°7066 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Sapevo che saresti stata troppo orgogliosa per tornare, così ho deciso di venire a prenderti.

- Gabriel García Márquez -
Tratto da L’amore ai tempi del colera.


 
 
 

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Post n°7065 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Foto

 
 
 

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Post n°7064 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte.

(Alessandro Baricco)


 
 
 

Paulo Coelho

Post n°7063 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

La passione ti fa smettere di mangiare,
di dormire, di lavorare,
di vivere in pace.
Molti si spaventano perché,
quando compare,
... distrugge tutto ciò che
di vecchio incontra.
Nessuno vuole mettere a soqquadro
il proprio mondo.
Perciò alcune persone... tante...
riescono a controllare questa minaccia,
mantenendo in piedi una casa
o una struttura già marcia.
Sono gli ingegneri delle cose superate.
Altri individui
pensano esattamente il contrario:
si abbandonano senza riflettere,
aspettandosi di trovare nella passione
la soluzione di tutti i loro problemi.
Attribuiscono all'altro il merito
della propria felicità, e
la colpa della propria possibile infelicità.
Sono sempre euforici perché
è accaduto qualcosa di meraviglioso,
oppure depressi perché
un evento inatteso
ha finito per distruggere tutto.
Sottrarsi alla passione,
o abbandonarvisi ciecamente:
quale di questi atteggiamenti
è il meno distruttivo?
Non lo so.



 
 
 

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Post n°7062 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

A volte stai lottando contro tutto e tutti per vivere un amore, un sogno in cui credi.
Costruisci piano piano, mattone su mattone, le basi per vivere nel sogno,... faticando, rischiando, capovolgendo la tua vita.
E mentre stai combattendo ogni giorno per realizzarlo, da una frase o una parola buttata lì, capisci all’improvviso di essere solo…disperatamente solo.

(Davide Capelli)



 
 
 

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Post n°7061 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Voleva un uomo che non la lusingasse solo per portarla

a letto, perché una come lei, a letto, ci lascia il cuore.

- S. Santorelli.


 
 
 

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Post n°7060 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°7059 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°7058 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah


Non esiste il giorno perfetto,
esistono attimi dove basta un
semplice gesto, per renderlo
indimenticabile...

 
 
 

Sei tu Paulo Coelho

Post n°7057 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Non ti arrendere mai.

Di solito è l'ultima chiave del mazzo

quella che apre la porta.


 
 
 

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Post n°7056 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

Di Il cane che parla con l'anima
Dalle pagine del libro "Io & Marley":

«Nessuno l'ha mai definito un grande cane, o anche un buon cane. Era sfrenato come un ossesso e forte come un toro. Affrontava gioiosamente la vita, con un entusiasmo associato spesso a disastri naturali. È l'unico cane che sia mai stato espulso da un corso di educazione all'obbedienza». Continuavo: «Marley era un divoratore di divani, un demolitore di porte a zanzariera, un dispensatore di saliva, un ribaltatore di coperchi di pattumiera. Quanto al cervello, lasciatemi dire che ha dato la caccia alla sua coda fino al giorno in cui è morto, apparentemente convinto di essere sull'orlo di una grossa svolta nel mondo canino». Ma c'era dell'altro in lui, e descrissi il suo intuito e la sua empatia, la sua dolcezza con i bambini, e il suo cuore puro.
Quello che volevo realmente dire era come quest'animale aveva toccato le nostre anime e ci aveva insegnato alcune delle lezioni più importanti della vita. «Una persona può imparare molto da un cane, anche da un cane strambo come il nostro», scrissi. «Marley mi ha insegnato a vivere ogni giorno con sfrenata esuberanza e gioia, a cogliere il momento e seguire il mio cuore. Mi ha insegnato ad apprezzare le cose semplici: una passeggiata nei boschi, una fresca nevicata, un sonnellino in un raggio di sole invernale. E mentre diventava vecchio e malandato, mi ha insegnato l'ottimismo di fronte alle avversità. Soprattutto mi ha insegnato l'amicizia, l'altruismo e una profonda devozione.» Era uno straordinario concetto che solo ora, sulla scia della sua morte, stavo assorbendo totalmente: Marley come mentore. Era un maestro e un modello di comportamento. Era possibile per un cane, qualsiasi cane, ma soprattutto un pazzo cane incontrollabile come il nostro, indicare agli umani le cose che contavano realmente nella vita? Direi di sì. Lealtà. Coraggio. Devozione. Semplicità. Gioia. E le cose che non contavano. A un cane non servono automobili lussuose o grandi case o vestiti di sartoria. Gli status symbol non significano niente per lui.
Un bastone fradicio gli va altrettanto bene. Un cane giudica gli altri non dal colore, il credo o la classe ma da chi sono interiormente. A un cane non importa se sei ricco o povero, istruito o analfabeta, intelligente o stupido. Dagli il tuo cuore e lui ti darà il suo. Era molto semplice, eppure noi umani, cosi più saggi e più sofisticati, abbiamo sempre avuto difficoltà a immaginare quel che conta e non conta realmente. Mentre scrivevo quest'articolo di addio a Marley, mi rendevo conto che era tutto lì di fronte a noi, se solo avessimo aperto gli occhi. A volte occorre un cane con un alito cattivo, pessime maniere, e intenzioni pure per aiutarci a vedere.



 
 
 

I want love Elton John (voglio essere amato)

Post n°7055 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da patty1_mah

 
 
 

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quella solitudine immensa
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