Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

Verità...

Alla ricerca di soluzioni comuni per la pace e la libertà nel mondo

 

 

« La mia visione del MondoLe Bidonville »

Figli della stessa Natura

Post n°31 pubblicato il 30 Aprile 2007 da Piero_Calzona
 

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Se noi partiamo dal presupposto che tutti gli uomini hanno pari dignità, devono avere gli stessi diritti in tutte le nazioni del mondo, Quindi tutti gli uomini, che siano asiatici, americani, africani, europei, neri, bianchi, cristiani, musulmani, induisti, buddisti, ebrei,ecc. devono essere considerati cittadini del mondo; ci accostiamo alla famosa "Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo" formulata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, che attraverso 30 articoli sintetizzava in maniera inequivocabile le regole di base per una convivenza civile uguale per tutti. Ma questa dichiarazione dei diritti dell’uomo è veramente applicata? L’uomo di colore è oggi rispettato? C’è rispetto per le diverse religioni? C’è rispetto per i popoli che muoiono di fame? C’è oggi parità di diritti tra i popoli? Perché ci sono persone ricchissime e persone che invece muoiono di fame? Perché ancora oggi ci sono guerre spietate dovute a forti interessi economici e politici? Perché ci sono tante ideologie e forti discriminazioni razziali? Perché ci sono tantissime religioni e non un solo Dio? Non siamo tutti uguali? Non siamo tutti...

"Figli della stessa Natura?"

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Commenti al Post:
Ancellaverde
Ancellaverde il 01/05/07 alle 08:00 via WEB
A mio avviso, al di la delle discriminazioni etniche, esiste a tutt'oggi un grande spartiacque fra le persone: il denaro.Al mondo i ricchi sono meno dei poveri, e la smania di appartenere a questa casta, fa si che si risvegli il razzismo economico e sociale.Puoi essere bianco in un ambiente di bianchi, nero in un ambiente di neri, ma se non hai il borsellino pieno di carte di credito valide, sei esattamente trasparente.Credimi: io ne sono l'esempio lampante. Blog culturale...io non ci riuscirei mai..troppi ricordi privati da rimuovere...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 01/05/07 alle 19:33 via WEB
Intanto ti ringrazio per il commento Ancellaverde, devo essere sincero non sono riuscito a decifrare il tuo messaggio. Mi parli che: “esiste a tutt'oggi un grande spartiacque fra le persone: il denaro.” Mi parli che: “Al mondo i ricchi sono meno dei poveri, e la smania di appartenere a questa casta, fa si che si risvegli il razzismo economico e sociale.” Mi parli che: “Puoi essere bianco in un ambiente di bianchi, nero in un ambiente di neri, ma se non hai il borsellino pieno di carte di credito valide, sei esattamente trasparente.” Sinceramente non riesco a capire la tua ottica. Il problema che ho posto nel mio messaggio è relativo alla drammatica situazione che oggi abbiamo nel mondo. Ci sono persone ricchissime e persone che muoiono di fame. Ogni giorno centomila persone muoiono di fame. E' una strage che si consuma in un pianeta le cui risorse alimentari potrebbero sostenere dodici miliardi di individui, il doppio dell'attuale popolazione mondiale. quasi sempre sono vittime dell'unico imperativo: profitto senza regole. sono i ricchi, i predatori, coloro che prosperano al cuore del mercato globale: sono banchieri, speculatori di borsa, dirigenti di multinazionali che decidono chi deve vivere e chi deve morire, le loro armi sono la corruzione, l'erosione dell'autorità statale e la creazione di inattaccabili paradisi fiscali; i loro fedeli mercenari si chiamano Fondo monetario internazionale, Organizzazione mondiale del commercio e Banca mondiale. Perché esiste questa disparità assurda? perché ci sono questi uomini ricchissimi e persone che invece muoiono di fame? non siamo figli della stessa natura? Non abbiamo il diritto di fermare questi uomini che si arricchiscono in maniera cosi selvaggia senza minimamente pensare ai propri simili che non hanno neanche la possibilità di sopravvivere? Ecco cosa scrive un autorevole scrittore: Jean Ziegler, relatore speciale all’ONU per il diritto all’alimentazione: “Principale responsabile della denutrizione e della fame sul nostro pianeta è la distribuzione ineguale delle ricchezze. Un'ineguaglianza negativamente dinamica: i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Nel 1960 il 20% degli abitanti più ricchi della terra disponeva di un reddito 31 volte superiore rispetto a quello del 20% degli abitanti più poveri. Nel 1998 il reddito del 20% dei più ricchi era 83 volte superiore a quello del 20% dei più poveri. Le 225 fortune più grandi del mondo rappresentano un totale di oltre mille miliardi di dollari, ossia l'equivalente del reddito annuale del 47% più povero della popolazione mondiale, circa 2,5 miliardi di persone. Negli Stati Uniti il valore totale netto della fortuna di Bill Gates è uguale a quello dei 106 milioni di americani più poveri». «È dunque l'attuale giungla del capitalismo selvaggio che è necessario civilizzare. L'economia mondiale è nata dalla produzione, dalla distribuzione, dal commercio e dal consumo alimentare. Affermare l'autonomia dell'economia rispetto alla fame è un'assurdità, o peggio ancora, un crimine. Non si può delegare al libero mercato la lotta contro il flagello della fame per saziare l'umanità.” Un caro saluto, Piero
 
   
Ancellaverde
Ancellaverde il 01/05/07 alle 22:41 via WEB
Intendo porre l'accento proprio sulla disparità economica, sulla mancanza di una equidistribuzione delle risorse economiche. Ma quello che io vivo in prima persona è un tipo di razzismo che va al di là del colore della pelle, del tipo di confessione religiosa praticata. E' il razzismo di chi possiede nei confronti di chi non ha niente. Anche all'interno di una società costituita da persone che apparentemente non dovrebbero avere problemi di xenofobia, intesa come paura dell'estraneità dovuta all'introduzione nella propria comunità di rappresentanti di etnia diversa dalla propria, esiste il razzismo.E credimi non si tratta solo dell'atteggiamento dei possessori di grandi fortune nei confronti del sottoproletariato, ma è atteggiamento condiviso soprattutto dalla fascia medio-altoborghese, nei confronti del disoccupato, forse per darsi un tono, forse perchè ancora memori delle fatiche superate e rimosse subito. Dal canto nostro, cioè dalla parte del sottoproletariato, è difficile che discorsi sulla solidarietà e sui problemi come la fame in Africa ed in Asia, con persone che non mettono insieme il pranzo con la cena, in Italia.Molto difficile.E' brutto dire guerra fra poveri. I poveri veri sono davvero quei popoli che soffrono la fame. Qui invece la società ti impone di dar da mangiare ai figli( e spesso ci si toglie di bocca il pane e non esagero!). La solidarietà coi popoli più poveri è un discorso che in Italia non fa presa per questi motivi.Il vero aiuto economico è un affare politico.Io parlo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica.Scusa se non sono stata chiara...sai ti posso parlare per ore dei disturbi derivati dalla ipoalimentazione sull'organisma, ma a retorica, sono proprio sottoproletaria del tutto.Ciao!
 
franco460
franco460 il 01/05/07 alle 08:50 via WEB
Il nord del mondo è ricco mentre il sud del mondo, a parte qualche eccezione è povero. Sarà sempre così? Forse no. Cina e India si stanno svegliano. Rimane la povertà dell'Africa che sembra resistere a qualsiasi intervento. Le cause sono molteplici, dal colonialismo allo sfruttamento delle mmultinazionali. Ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 01/05/07 alle 19:47 via WEB
Non deve essere sempre cosi Franco460!!! Noi che ci stiamo a fare!!! Solo a guardare come questo Mondo va in completo declino. No!!! Non accetterò mai questa versione di atrofizzazione culturale. Bisogna rimboccarsi le maniche, bisogna che ognuno di noi si renda responsabile di se stesso e combatta le mostruosità che appunto queste potenti multinazionali stanno facendo in questo Pianeta “ingrassando” sempre di più i loro portafoglio. Ti ringrazio per il commento, a presto, Piero
 
Sabyl
Sabyl il 01/05/07 alle 10:45 via WEB
certo che siamo tutti uguali, ma purtroppo c'e' al mondo gente a cui questa cosa non va giu' ed ecco allora il caos ... buon I maggio!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 01/05/07 alle 20:00 via WEB
Grazie per il gentile commento Sabyl, è vero quello che dici, purtroppo ci sono tantissime persone che a mio avviso non conoscono neanche il vero problema sulla fame nel mondo, sulla discriminazione razziale, e su alcune situazioni teocratiche, come nel Medio Oriente, che portano a drammatiche guerre senza fine con un numero stragrande di vittime innocenti. E allora cosa fare??? Cercare di sensibilizzare più persone possibili a queste tematiche di estrema importanza e molto urgenti. Un caro saluto, Piero
 
tuffonelvento
tuffonelvento il 01/05/07 alle 11:04 via WEB
Ognuno di noi dovrebbe avere e coltivare l'etica.. ovunque esso sia e indipendentemente dal colore della pelle e dalla religione. L'etica di essere tutti figli della stessa natura e per questo motivo il "rispetto" reciproco ci deve essere sempre e comunque.
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 01/05/07 alle 22:39 via WEB
Quando leggo scritti come i tuoi, giuro che mi assale una grande tristezza e mi chiedo perchè mai io ho smesso di crederci, perchè non mi pongo più i tuoi perchè, perchè e quando e dove mi sono rassegnata, in quale punto preciso della mia vita, e non me lo ricordo neanche più... Ricordo che un tempo ci credevo davvero che tutto potesse cambiare, anzi mi sembrava così dannatamente semplice che non capivo come mai gli altri non capissero: bastava togliere per redistribuire, bastava aiutare per averne tanto in cambio, che ci voleva? Perchè dunque non accadeva? all'epoca l'utopia era la mia realtà più bella, ed io ci credevo davvero. Era il periodo in cui volevo fare la missionaria, mi sembrava l'unica possibilità per dare senso ad una vita altrimenti stupida. Poi ho cominciato a non crederci più, a pensare che se gli altri non capivano una verità così lampante, allora bisognava che i pochi "illuminati" gliela imponessero, per il loro stesso bene. era il mio periodo comunista, in cui pensavo alla Cina come un paradiso, che quella era la strada, tutti uguali, tutti in fila... Ma poi la storia mi ha tradita, ed anche in quelle realtà ho scoperto violenza, sete di potere, assenza di libertà... Passai all'estremismo, le br mi affascinavano, cominciai a pensare che tutto quell'orrore potesse essere necessario, pur di raggiungere il fine... Ma durò poco, quella strada era troppo lontana dal mio piccolo io che ha sempre cercato, senza riuscirci, di vivere seguendo il "piccolo" consiglio di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso. E poi la vita mi ha coinvolta ed avvolta e come tanti che hanno avuto la fortuna di nascere nel ricco e molle occidente, adesso vivo secondo la filosofia del "tengo famiglia" e non ci posso fare niente, non è colpa mia e niente mai cambierà perchè è sempre stato così. ho i figli a cui pensare, devo comprare loro ciò di cui hanno bisogno e anche ciò di cui non hanno bisogno, faccio qualche piccola donazione saltuaria ed adotto un bambino di quelle realtà lontane, perchè così fan tutti, e cerco di tacitare la coscienza. Ma ogni tanto c'è qualcosa che si agita dentro, che urla e stride, ma sono diventata abbastanza brava nel metterlo a tacere e nel tornare ad occuparmi dei miei enormi problemi quotidiani. Quando mi capita di imbattermi in immagini come quelle che tu proponi nel tuo sito, confesso che giro pagina, cambio canale: non voglio vedere, non voglio sentire, non è colpa mia, non posso farci niente. Nè mi affascinano quelle grandi iniziative in cui si raccolgono soldì grazie all'intervento di vip che assumono l'aria di filantropi missionari per farsi pubblicità e raccogliere soldi che servono a costruire scuole, villaggi, ospedali... Ma che non servono a risolvere il problema.Perciò invidio quelli come te che ancora credono che qualcosa possa cambiare. Sì, siamo figli dello stesso Dio, solo che lo chiamiamo in modi diversi, esattamente come mangiamo e ci vetsiamo e parliamo in modo diverso, e sono sicura che quel Dio non è affatto contento di noi. un saluto affettuoso e...invidioso!...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 02/05/07 alle 11:52 via WEB
Intanto ti ringrazio tantissimo per il gentile e profondo commento Crepuscolando, mi ha fatto veramente piacere leggere quello che hai scritto. Nonostante tu affermi di essere rassegnata, traspare, invece, una grande voglia di giustizia, è proprio quello che si agita, che urla, che stride dentro di te, che mi fa pensare che c’è in te una grande voglia di poter fare qualcosa per questa società in continuo degrado. La violazione dei Diritti Umani, lo sfruttamento dei popoli, la fame nel mondo, sono la parte ombra della nostra civiltà. Prendendo coscienza della situazione, avremo già fatto la nostra parte. Quindi il fatto che pensi a queste cose hai già fatto la tua parte, anche se non sei attiva nella lotta contro queste ingiustizie, c’è in te una sorta di ribellione interiore conflittuale, vorresti fare qualcosa, ma da quello che mi hai raccontato sei rimasta delusa dalla scarsissima collaborazione e da una sorta di passività che oggi prevale in molte persone. Questa è una ragione plausibile; però ti posso assicurare che il vero fulcro della mia tenacia è la lettura, la vera informazione. Ciò alimenta in me una continua ricerca di soluzioni, e queste soluzioni sono, nel mio piccolo, quelle di informare e stimolare con degli articoli o tematiche importanti. Ormai tratto questi problemi da tanti anni ed ho constatato che fa parte della mia filosofia di vita, mi dà una forte carica interiore, mi fa sentire utile in questa società. Non mi è mai piaciuto essere passivo e inerme nella società in cui vivo, perché mi sono accorto che ci sono delle persone che vivono in condizioni disumane. Ogni giorno centomila persone muoiono di fame. E' una strage che si consuma in un pianeta le cui risorse alimentari potrebbero sostenere dodici miliardi di individui, il doppio dell'attuale popolazione mondiale. quasi sempre sono vittime dell'unico imperativo: profitto senza regole. sono i ricchi, i predatori, coloro che prosperano al cuore del mercato globale: sono banchieri, speculatori di borsa, dirigenti di multinazionali che decidono chi deve vivere e chi deve morire, le loro armi sono la corruzione, l'erosione dell'autorità statale e la creazione di inattaccabili paradisi fiscali; i loro fedeli mercenari si chiamano Fondo monetario internazionale, Organizzazione mondiale del commercio e Banca mondiale. Tutto ciò va combattuto, con qualsiasi mezzo, e i principali protagonisti di questa lotta siamo noi, e solo noi che sentiamo di dover cambiare questo mondo, anche se apparentemente sembrerà un’UTOPIA. Tempo fa avevo scritto una metafora: “per costruire una casa ci vogliono tanti mattoni, se ognuno di noi fosse un mattone, forse questa casa un giorno potrà essere costruita”. Non bisogna mai abbandonare questa speranza, altrimenti il nostro mondo correrà veloce verso un declino irreversibile, bisogna prendere atto anche delle piccole cose e informare con ogni mezzo tutte quelle persone che sono repellenti ai problemi del mondo. C’è una bellissima frase di Gandhi che dice: "Sono un incorreggibile ottimista. Il mio ottimismo si fonda sulla mia convinzione che ogni individuo ha infinite possibilità di sviluppare la non-violenza. Più l’individuo la sviluppa, più essa si diffonderà come un contagio che a poco a poco contaminerà tutto il mondo." Proviamo a mettere in atto questa filosofia di vita, dettata da un Piccolo Grande Uomo, forse un giorno le cose potrebbero migliorare, l’importante è crederci con tutta l’Anima… Con tanto affetto, Piero
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 02/05/07 alle 23:11 via WEB
Infomare, stimolare, leggere: tutte bellissime cose. Ma in pratica come pensi che tu, io o chi altro se lo ponga il problema possa in qulche modo modificare l'ineluttabile corso delle cose? Mi ricordi una persona a me molto cara, che definirei il mio padre spirituale, che di fronte ai miei tormenti ed al mio angosciarmi per l'ansia di voler fare qualcosa, mi rispondeva sempre che bastava vivere senza fare del male... Ma a me non è mai bastata questa risposta, non la capivo, così come non capisco te. Davvero riesci a sentirti utile in qualche modo? Ti auguro una buona notte, a presto...
 
Milk.and.Silk
Milk.and.Silk il 02/05/07 alle 14:55 via WEB
No non c'è!Perchè io che sono straniera e ho imparato perfettamente l'italiano posso dire che purtroppo esiste il verbo fregarsene : Io me ne Frego,Tu te ne Freghi,Egli se ne Frega.... insomma TUTTI se ne Fregano! :-( Pessima scelta!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 02/05/07 alle 17:55 via WEB
C’è una parolina che si chiama “TOLLERANZA” Milk.and.Silk, cerchiamo di imparare il suo significato, vedrai che le cose cambieranno notevolmente, non tutte le persone se ne fregano… Bisogna prima di tutto essere tolleranti e altruisti, sono due prerogative dell’Uomo che ci possono portare lontano, ci possono aiutare ad avere una convivenza più civile. So che è molto difficile, ma se usiamo la filosofia “occhio per occhio, dente per dente” non andiamo più in là del nostro naso. Ti ringrazio tantissimo per il tuo commento, un caro saluto, Piero
 
kris1965
kris1965 il 02/05/07 alle 15:40 via WEB
ciao piero hai un bellissimo blog, avrei voluto farlo come il tuo ....forse mi manca la tua grande esperienza culturale. grazie di avermi fatto visita, vedo che molte idee sono comuni. ciao a presto, kris
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 02/05/07 alle 17:23 via WEB
Ti ringrazio tantissimo Kris1965 per la visita e il tuo commento, ciò mi incentiva molto, nel proseguire per la mia via. A volte è molto difficile il cammino, sono tematiche che non tutti riescono a seguire e ti posso assicurare che ci sono dei momenti di sconforto, ma la voglia è tanta, una voglia di gridare ai quattro venti che noi esistiamo e vorremmo un Mondo migliore… con affetto, Piero
 
sanja77
sanja77 il 03/05/07 alle 00:26 via WEB
Siamo tutti uguali perchè esseri umani e diversi perchè individui. Ho detto una volta a una persona che la cosa più bella e essere diversi ma trovarsi ad un punto dove questo non ha nessuna importanza..
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/05/07 alle 01:19 via WEB
Hai perfettamente ragione Sanja77, siamo tutti uguali perché Esseri Umani e diversi perché ognuno ha la propria personalità, la propria sensibilità, il proprio bagaglio culturale, la propria ideologia… è proprio questo il punto Sanja, anche se non tutti sono d’accordo che siamo tutti figli della stessa natura, ancora purtroppo in alcuni popoli e in alcune civiltà, come d’altronde anche in Occidente, ci sono molte tracce di razzismo, c’è ancora la discriminazione razziale. Questi fenomeni sociali portano inesorabilmente verso una drammatica incompatibilità di convivenza civile. Un esempio emblematico è quello che succede nelle popolazioni che sono governate da teocrazie anziché da Democrazie, vedi Medio Oriente, dove attraverso le diverse religioni legittimano le guerre, addirittura degenerano in fondamentalismi o integralismi religiosi che sfociano facilmente in guerre senza fine, seminando terrore e morte. Vedi Sanja, il punto, come ti dicevo, è proprio questo, non basta essere tutti uguali perché siamo Esseri Umani, ci vuole dell’altro, ci vuole un’Etica che possa rappresentare i popoli del mondo senza nessuna discriminazione di classe, ci vuole un’Etica con delle regole di base, in cui ogni individuo si senta cittadino del mondo. E’ un discorso molto vasto, non basta una semplice risposta per chiarire i vari punti. In questo Blog ho cercato di dare una risposta più completa con un post diviso in sette parti: “L’Etica Laica”. Lo so che è un’impresa ardua leggerla tutta, ma ti assicuro che potrai trovare delle cose molto interessanti leggendola, forse capirai meglio cosa intendo per figli della stessa natura. Ti ringrazio tantissimo per il gentile commento, un caro saluto, Piero
 
annmari
annmari il 03/05/07 alle 09:14 via WEB
Oggi come oggi ..mi sento sempre più cittadina del sud ...denigrata e bistrattata..non parlo del sud di Italia ma del sud del mondo..tanto dove vai vai c'è un sud del sud...e io mi sento del sud più profondo senza diritti ma solo con obblighi.. Tartassata da un sistema che mai avrei potuto cambiare se combatto le formiche con il borotalco gli uomini non avrei potuto che combatterli ...mettendo i fiori nei miei cannoni.. Niente abbiamo cambiato ..anzi abbiamo permesso di distruggere quanto di buono c'era..mi sento colpevole verso le nuove generazioni..mi sento colpevole verso quei popoli che per nostra palese colpa vivono guerre e indigenza.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/05/07 alle 11:19 via WEB
Parte di questa situazione che si è venuta a creare nel mondo è dovuta principalmente ai Mass Media Annmari. Purtroppo il sistema di comunicazione in Italia e nel mondo è fortemente monopolizzato da partiti politici e da potenti multinazionali che obbligano con la loro pressione ideologica a comportamenti sempre più subdole, stanno monopolizzando anche le nostre idee, programmi come “Grande Fratello o L’Isola dei Famosi” e tanti altri programmi televisivi come la deleteria PUBBLICITA’, come d’altronde anche i giornali, non fanno assolutamente informazione, ma disinformazione, creano opinioni non concetti, ecco perché non mi stancherò ma di dire che è meglio leggere dei buoni libri, di autorevoli scrittori, dove almeno qualcuno ha il coraggio di raccontarci come veramente “gira questo nostro mondo”. Ti potrei dare qualche suggerimento sugli autori di straordinari libri che ho letto ed ho trovato delle informazioni preziose che i Mass Media nascondono consapevolmente per interessi economico-politici mostruosi. Ecco alcuni autori di cui c’è veramente da fidarsi, perché nei loro scritti ci sono delle prove inconfutabili: Marco Travaglio, Giovanni Sartori, Jean Ziegler, Noreena Hertz, George Monbiot, Susan George, Hans Kung, e tanti altri. Questi autori hanno dedicato la loro vita a raccontare ai cittadini del mondo delle verità che ci aiutano a capire come stanno veramente le cose, sia da punto di vista politico, sociale, economico e religioso. E’ molto importante, quindi, avere delle informazioni sicure, solo così possiamo capire come stanno veramente le cose, quindi prendere e partecipare attivamente a delle decisioni importanti per non essere “PASSIVI”, insomma, non si può stare a guardare senza minimamente reagire, ma bisogna prendere atto individualmente di queste drammatiche situazioni, e quando parlo di drammatiche situazioni mi riferisco a problemi politici, economici, fame nel mondo, diritti umani, debito del terzo mondo, guerre e quant’altro. Prossimamente vedrò di fare un elenco di autori e libri dove si possono trovare delle cose veramente interessanti. Ti ringrazio per il commento, sei stata molto gentile, a presto, Piero
 
   
precicchio
precicchio il 03/05/07 alle 14:10 via WEB
ho citato un tuo pensiero nel mio blog! salutoni.precicchio
 
lillifiore
lillifiore il 03/05/07 alle 18:05 via WEB
Ho cercato di dare alla mia vita, calcolando in quale parte del pianeta sono nata, la coerenza. ..e credo di esserci riuscita...rispetto gli altri e mi faccio rispettare, non con la forza ma con la comprensione umana che si ha tutti...una piccolossima goccia ma tante goccie fanno un mare. I problemi del mondo si sanno e sono d'accordo che ognuno può fare qualcosa per migliorare le situazioni, ma senza rancori o odi ma con intelligenza ...si parte da un idea, da un sentimento, e bisogna crederci sempre...ciao Lillifiore
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/05/07 alle 23:18 via WEB
La tua filosofia di vita è d’ammirare Lillifiore, se tutti mettessimo in pratica queste poche e semplici principi etici il mondo avrebbe un altro volto. Questa è una delle ragioni per cui non bisogna mai scoraggiarsi, bisogna essere consapevoli che non tutti gli uomini sono malvagi, ci sono tantissime persone che hanno una grande voglia di cambiare questo mondo e l’unica maniera per poterlo fare è quella di ricordare due prerogative importantissime: TOLLERANZA e ALTRUISMO, non ci sono altri modi per combattere il marciume che regna e degrada il nostro Pianeta. Ti ringrazio tantissimo per il profondo commento che hai lasciato, è una grande prova di maturità intellettuale. Un caro saluto, Piero
 
vava17
vava17 il 03/05/07 alle 21:20 via WEB
Ciao, io penso che si torni sempre allo stesso punto. I soldi. Non capisco perché per noi "gente comune" sarebbe relativamente facile vivere tutti insieme sullo stesso piano ma poi quando si arriva alla gente "un po' al di sopra" della media tutte le soluzioni che a noi sembrano semplici diventano terribilmente complicate!... Chiedo scusa ma il mio cervello a volte è un po' contorto e non mi risulta facile esprimere a parole quello che penso.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 03/05/07 alle 23:01 via WEB
Non è il tuo cervello che è contorto Vava17, è questo mondo incomprensibile, leggi un po’ quanto scrive un autorevole scrittore: Jean Ziegler, relatore speciale all’ONU per il diritto all’alimentazione. Trenta milioni di persone muoiono di fame ogni anno. Eppure le risorse del nostro pianeta sarebbero in grado di nutrire il doppio dell'attuale popolazione terrestre. Malgrado lo sviluppo tecnologico ed economico, lo scandalo della fame nel mondo non sembra avere fine. Anzi raggiunge proporzioni sempre maggiori. Gli ultimi dati dell'ONU sostengono che il 15% degli abitanti della terra consuma il 56 % delle risorse: la denutrizione quindi è un problema politico - sociale, legato a interessi, consumi, stili di vita: a complessi equilibri di potere e conflitti etnici. “Principale responsabile della denutrizione e della fame sul nostro pianeta è la distribuzione ineguale delle ricchezze. Un'ineguaglianza negativamente dinamica: i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Nel 1960 il 20% degli abitanti più ricchi della terra disponeva di un reddito 31 volte superiore rispetto a quello del 20% degli abitanti più poveri. Nel 1998 il reddito del 20% dei più ricchi era 83 volte superiore a quello del 20% dei più poveri. Le 225 fortune più grandi del mondo rappresentano un totale di oltre mille miliardi di dollari, ossia l'equivalente del reddito annuale del 47% più povero della popolazione mondiale, circa 2,5 miliardi di persone. Negli Stati Uniti il valore totale netto della fortuna di Bill Gates è uguale a quello dei 106 milioni di americani più poveri”. “È dunque l'attuale giungla del capitalismo selvaggio che è necessario civilizzare. L'economia mondiale è nata dalla produzione, dalla distribuzione, dal commercio e dal consumo alimentare. Affermare l'autonomia dell'economia rispetto alla fame è un'assurdità, o peggio ancora, un crimine. Non si può delegare al libero mercato la lotta contro il flagello della fame per saziare l'umanità.” Ciao, Piero
 
dream3r86
dream3r86 il 04/05/07 alle 09:45 via WEB
Mi sono permesso di inviare un trackback ad un mio post che credo sia pienamente in linea con lo spirito del tuo blog e le idee che vuole trasmettere. Buona giornata;) Ge
 
 
dream3r86
dream3r86 il 04/05/07 alle 09:49 via WEB
Ho anche aggiunto il tuo blog(perdonami se ti do del tu ma, in internet, mi viene incredibilmente facile). Ho letto qualcosa e mi sono subito reso conto che io e te abbiamo tanto di cui parlare e su cui confrontarci ma che, soprattutto, puoi insegnarmi molte cose. Un abbraccio Ge ps il mio post numero 79 parla proprio della libertà intesa come conoscenza...
 
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