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Bioetica (Aborto)

Post n°42 pubblicato il 22 Maggio 2007 da Piero_Calzona
 

Il termine si riferisce all’interruzione spontanea o volontaria di una gravidanza, noi in questo contesto cerchiamo di analizzare l’aborto volontario, o meglio, la decisione che una donna o una madre può prendere secondo un modello razionale, quindi lontano da regole dogmatiche religiose e regole politiche. 

L’aborto è una piaga sociale da sempre; anche nell’antichità   le maternità non desiderate erano spesso oggetto di decisioni estreme, mai semplici da prendere. Solo in questo secolo si è affacciata, e poi diffusa, la tesi che lo Stato debba garantire alle donne che si trovano in situazioni particolari, di decidere da sole se interrompere la propria gravidanza.

I motivi per cui la donna può decidere da sola ad abortire sono tanti, cerchiamo di esaminarne qualcuno: 

1) Il vietarlo non ne impedisce la pratica, la rende invece clandestina, costosa e pericolosa.

2) La vita di una madre ha più valore di quella del feto.

3) La maternità deve essere una scelta responsabile e consapevole, e non il frutto, ad esempio del mal funzionamento di un contraccettivo.

4) La vita per un bambino non desiderato, specialmente se gravemente malato, potrebbe compromettere seriamente la vita della coppia.

5) Un’altra ragione, e forse quella più importante, è la decisione che una donna può e deve prendere in caso di stupro. Ci sono stati, ci sono e ci saranno ancora di questi episodi di malvagità umana nei confronti di ragazze, di donne o di madri che sono state stuprate, questi casi estremi devono far riflettere molte persone che attraverso istituzioni basate sui dogmi religiosi e sul diritto civile e politico concepito dall’uomo, impediscono la libertà decisionale alla donna, una libertà che invece dovrebbe essere presa in seria considerazione perché viene lesa letteralmente la dignità della donna.

Dal punto di vista bioetico il dibattito è molto acceso, come si diceva prima, non si tiene in considerazione la dignità della donna, la sua libertà di decidere. La pratica dell’aborto è stato oggetto di opposte considerazioni morali. Molto critica è la religione cattolica romana che attacca il potere decisionale della donna e la sua libertà anche nei casi più estremi.

Secondo il modello dogmatico sulla sacralità della vita. Gli argomenti principali portati dai cattolici a sostegno del fatto che l’aborto non è lecito si possono ridurre a due. Essi sostengono che l’aborto   sia un atto contro natura, e quindi contro il disegno divino che vi è dietro, o che si tratti di un’uccisione di un essere umano innocente, cioè di un individuo che va trattato come una persona, questa tesi può essere messa in discussione, perché se è vero che al concepimento si forma un nuovo codice genetico non è facile dimostrare che una cellula uovo fecondata sia un individuo e che conti da un punto di vista morale, inoltre se noi prendiamo in considerazione i casi estremi, come lo stupro, la donna che ha subito questo atto mostruoso deve subire ancora un’altra tortura, quella di gestire un essere indesiderato che è il risultato di una violenza sessuale.

Il dibattito sulla moralità dell’aborto da parte di chi invece sostiene che è lecito moralmente abortire è riconducibile al sostenere che l’embrione nella prima fase del concepimento, non sono esseri umani a cui dobbiamo rispetto morale e che quindi non si fa nulla di male nel momento in cui si abortisce. Autori che si rifanno a diverse teorie etiche considerano infatti che l’embrione e il feto ai primi stadi siano privi di quelle caratteristiche che rendono gli individui moralmente rilevanti, come la capacità di provare piacere e dolore, l’autocoscienza e la razionalità. Altri autori come Dworkin, sostengono invece che lo Stato debba garantire il rispetto della vita umana dell’embrione, ma anche la libertà per ogni donna di decidere come rispettarla, considerando che alcune possano ritenere che in certi casi, sia più rispettoso abortire che non far nascere un bambino che non avrà modo di sviluppare tutte le capacità di cui potrebbe essere in grado.

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Commenti al Post:
Ganimede.76
Ganimede.76 il 22/05/07 alle 10:05 via WEB
Ciao, volevo solo auguranti una Splendida giornata.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 10:59 via WEB
Grazie Ganimede.76, anche se ti rispondo con un po' di ritardo spero che valga lo stesso, un caro saluto, Piero
 
d_dap
d_dap il 22/05/07 alle 10:56 via WEB
Premesso che per una donna l'aborto è un trauma a prescindere da come sia successo! Credo che ognuna sia libera di agire come meglio crede! Al referendum votai a favore pur essendo io cattolica ..davanti alla scheda non ho pensato a Dio o alla chiesa ma alla donna in quanto tale e di cosa ne sarebbe stato della sua vita se avesse messo al mondo un figlio non desiderato, o se avesse dovuto prostituirsi per poter rimediare dei soldi per pagare qualche dottore compiacente o peggio ancora se avesse dovuto rischiare la vita affidandola alle mani di una mammana incompetete! La legge passò ma ahimè ancora troppa ottusità a distanza di anni ... ricordo sempre quando per disgrazia abortii spontaneamente, in camera con me una ragazza di 18 aveva appena interrotto la gravidanza... al di là che avrà avuto le sue valide ragione per decidere di abortire... mi ha dato fastidio il trattamento non equo... io coccolata e lei trattata come una pezza da piedi.. confesso che mi son sentita a disagio ... non è proprio così che medici ed infermieri a servizio dei malati qualsiasi sia la malattia ... dovrebbero comportarsi ..ma tant'è.... e come dico sempre ... di strada ce n'è ancora tanta da fare e chiesa e politica dovrebbero imparare a non impicciarsi l'una dei fatti dell'altra... La politica fa le leggi e le fa rispettare... l'essere umano (non la chiesa) deciderà secondo coscienza cosa fare al meglio.. e ce ne sarebbe ancora così di roba da dire del tipo precauzioni afffinche non arrivino gravidanze indesiderate, educazione nelle famiglie ecc..ecc. ma insomma non mi pare il caso di rubare spazio ;o) comunque per chi avesse tempo può leggere qui
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 11:25 via WEB
Grazie D_dap per aver espresso il tuo pensiero, che trovo condivisibile in tutti i suoi punti. In effetti fin quando ci saranno gli influssi politici e soprattutto religiosi la donna non potrà mai avere la libertà di scelta. Come ben dici, ancora siamo lontani da attuare delle regolamentazioni o leggi ben definite, questo è uno dei problemi che la Bioetica sta cercando di affrontare contro un muro direi insormontabile: il Vaticano. Mentre la Bioetica Laica dà spazio alla razionalità dell’Uomo, la religione dà spazio alle regole eterne (dogmi), in questo caso l’evoluzione del pensiero umano è precluso da questa assurda ideologia. Un caro saluto Piero
 
koradgl1
koradgl1 il 22/05/07 alle 12:47 via WEB
Non c'è esperienza peggiore per una donna, che ha diritto al rispetto sempre e comunque e soprattutto ha il diritto ad essere assistita dalla sanità. Non capisco perché in altri paesi europei la pillola RU486 sia utilizzata, mentre qui in Italia salvo eccezione della Toscana e credo di Torino la donna debba essere per forza sottoposta a isterosuzione. Nessuno può permettersi di giudicare una scelta drammatica e personale altrui.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 11:45 via WEB
Quello che dici corrisponde alla realtà Koradgl1, purtroppo, come ho cercato di evidenziare nel post, fin quando il nostro Stato Laico è sottoposto a forti pressioni ideologiche del Vaticano non ci potranno essere sbocchi o tentativi di cambiamenti sostanziali. Solo attraverso la Bioetica Laica si potrà un giorno sperare in un cambiamento di rotta, ma purtroppo questa disciplina della filosofia morale che mette in evidenza la razionalità e la libertà di pensiero dell’Uomo è fortemente condizionata anche dalla politica conservatrice, direi pre-medioevale, che ostacola alcune normative importanti, per dare più spazio alla donna nella sua libertà e nella sua dignità di Essere Umano. Grazie per aver espresso il tuo pensiero, un caro saluto, Piero
 
GDTeo
GDTeo il 22/05/07 alle 13:02 via WEB
bellissimo il tuo blog, continua così
 
 
monnalisa100
monnalisa100 il 22/05/07 alle 14:36 via WEB
problema scottante questo ..credo che dipenti tutto dalle situazioni ,complimenti bel blog buona serata
 
   
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 11:58 via WEB
Il problema è sicuramente scottante Monnalisa100, per questo è importante trovare delle soluzioni urgenti e immediate, siamo nel XXI secolo ed ancora viviamo in un mondo, (almeno in Italia), dove la cultura è in una fase statica. Il Vaticano e molte ideologie politiche impediscono dei cambiamenti che avrebbero un notevole beneficio per la dignità della donna, ma evidentemente non siamo ancora pronti ad affrontare in modo serio e determinante questo enorme problema. Non dipende dalle situazioni questo problema Monnalisa, ma dalla Cultura Dominante, che si adagia ancora su ideologie obsolete che hanno ancora il sapore medioevale…. Grazie per aver espresso il tuo pensiero, un caro saluto, Piero
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 10:57 via WEB
Grazie GDTeo, le tue parole mi incoraggiano molto, un caro saluto, Piero
 
kris1965
kris1965 il 23/05/07 alle 02:46 via WEB
l'aborto....difficile parlarne, credo che sia una delle scelte piu' difficili che una donna sia costretta a prendere, sicuramente un dolore che l'accompagnera' per tutta la vita. ciao piero, il tuo blog sta diventando ogni giorno piu' interessante.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 12:48 via WEB
Grazie per aver espresso il tuo pensiero Kris, in effetti è vero quello che dici, è molto difficile parlare di aborto, ma non per questo bisogna nascondere questo enorme problema. Parto dall’idea che i problemi più importanti e difficili andrebbero risolti per primi, mentre in Italia pare che le cose procedano all’opposto. Il problema dell’aborto è un problema che riguarda migliaia di donne indifese, fino adesso si è proceduto a piccoli passi per non compromettere una cultura basata su regole etiche che sanno ancora di Medioevo. Ci sono dei casi drammatici in Italia e la Bioetica Laica, l’unica disciplina della filosofia morale che potrebbe risolvere molti problemi, non è stata presa in considerazione né dai politici né tanto meno dal Vaticano, che ha il monopolio assoluto sulle nostre decisioni. E’ ora di stabilire una volta per tutte che viviamo in uno Stato Laico, e come Stato Laico non possiamo essere sottoposti a pressioni ideologiche dettate dallo Stato Vaticano. La Bioetica Laica è nata da poco, circa 70 anni, proprio per cercare di risolvere questi drammatici problemi. Il compito principale della Bioetica Laica è quello di far capire che è molto importante usare la propria testa, per dirla in forma banale, usare la propria razionalità, prendere in considerazione alcuni casi disperati e irrisolvibili con questa politica e con questa ideologia, da ciò si evince che c’è una forte necessità di cambiamenti radicali nel modo di pensare, c’è bisogno di fare delle leggi per tutelare tutte le donne che si sono trovate e si trovano in situazioni drammatiche. Purtroppo in Italia ci sono già delle commissioni di Bioetica, con autorevoli rappresentanti, ma fino adesso le proposte di queste commissioni sono state vane perché c’è un muro insormontabile che ostacola il normale svolgimento a legiferare, ciò è dovuto principalmente ad una struttura culturale arcaica, basata su dogmi e ideologie politiche di stampo medioevale. Un caro saluto, Piero
 
annette2006
annette2006 il 23/05/07 alle 13:48 via WEB
l'aborto c'è sempre stato e poi nell'igalità moriva chi usava persone che lo praticavano a poco prezzo, io ne ho accompagnata una invece da un chirurgo,ai tempi della clandestinità, il prezzo eravamo nel 75, 500.000 lire,allora era più di uno stipendio medio, poi il massimo è stato il luogo, un'ambulatorio di fronte al palazzo di giustizia a milano, oddio io l'avrei tenuto, ma non si può decidere per altri, se poi come ho raccontato lo si fa con facilità, se hai soldi non rischi niente, allora siamo semmpre al solito discorso, la terra è dei ricchi?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 15:42 via WEB
Grazie Annette2006 per aver espresso il tuo pensiero. Si!!! E' proprio vero quello che dici, purtroppo il mondo è dei ricchi, quindi fin quando non ci saranno delle giuste leggi che regolano questi delicati problemi quelli che ci rimetteranno saranno sempre i poveri e gli indifesi. Un caro saluto, Piero
 
   
annette2006
annette2006 il 23/05/07 alle 17:59 via WEB
non hai notato,il fatto ,perseguibile per legge allora, è avvenuto in un edificio davanti al palazzo di giustizia di milano, insomma un'ipocrisia immensa,ciao
 
opalescenze
opalescenze il 23/05/07 alle 14:16 via WEB
Complesso. Decisamente complesso esprimersi. Complesso perchè resta comunque un fatto indivuale e cosmico alla stesso tempo...Non è cosa semplice spiegare cos'è un aborto. Si, lo è tecnicamente, ma ci sono cose che vanno oltre...E sono sempre quegli "oltre" a cui l'uomo (inteso come essere umano) non sa andare...Aborto si aborto no. Decisione della donna..Decisione dello stato...Chi l'aborto l'ha vissuto nella carne, non se le fa queste domande. Dopo averlo vissuto. Dopo averlo deciso, nel suo pieno diritto di farlo, domande del genere non se la fa più...Vivere un aborto è vivere la morte di un figlio. Sancito o meno per diritto. Vivi la morte di tuo figlio. Vivi e ti accorgi, della vita che dentro di te portavi...paradossalmente quando non c'è più ne avverti la presenza. "Sai" della sua presenza sapendo dell'assenza. Buffo, eh?...No, credo che non sia questione di aborto si o aborto no. Credo sia, manchi, la cultura della vita. E quando dico Vita, non legata solamente a questo argomento. Vita come rispetto del mio simile..Amore per il mio simile...Che tradotto significa rispetto per la vita di ogni indivuduo vivente...Se la culla, il nostro cibo, fosse il rispetto dell'altro noi stesso, forse [dico forse] non ci sarebbero stupri e tutte le violenze connesse che l'uomo fa a se stesso e ai suoi simili...Non mi interessa stabilire se il feto è o no una persona e quindi moralmente tutelabile della sua dignità in quanto tale...Per me lo è...Tutto ciò che ama, vibra, muta, è Vita...Disegno o no divino è Vita...Qualsiasi inizio di qualsiasi cosa è Vita...Anche l'inizio di un orrore è Vita...(purtroppo)...Mi interessa ambire all'idea che l'uomo dovrebbe, di se, tendere alla parte più sublime che è la sua spiritualità...non la sua bestialità...Dentro a questa trova spazio, secondo me, anche accettare di se stessi che si può scegliere di far morire qualcosa...Lecito o non lecito..morale o amorale... per sentimento religioso o no..per diritto sancito o per clandestinità...Il punto non sta qui. Il punto è prima di arrivare a questo punto...Scusa, magari ho detto cose alquanto sconclusionate e forse pure utopiche...ma credo che quando si dice Utopia, lo si dica solo e unicamente per giustificare l'incapacità umana a mettere in pratica le cose..Credo che qui da mettere in pratica si sia solo la pratica dell'amore...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 15:49 via WEB
Ti ringrazio tantissimo Opalescenze per aver circoscritto il problema aborto secondo il tuo punto di vista, dico secondo il tuo punto di vista perché come dici tu, ed è giusto che sia così, è un problema molto complesso. Da quello che hai scritto emerge una cosa molto importante, o meglio, quello che io ho letto nel tuo messaggio: “la sacralità della vita”, indipendentemente dal come, dal perché, dal quando... Diciamo che in parte potrei essere d’accordo con te, perché in effetti aborto significa uccidere una vita umana. Ma molte volte non è cosi facile prendere delle decisioni così facilmente, anche se si tratta di una vita umana. Mi riferisco in particolare allo stupro, tu affermi con forza che l’aborto è comunque una soppressione di una vita umana, nel caso dello stupro io credo che una donna consapevole di essere stata violentata contro la sua volontà abbia la facoltà di decidere se tenere il bambino o no. In questo specifico caso subentra un aspetto inquietante nella vita di una madre ed è quello di far nascere un bambino mai voluto o mai desiderato, il bambino in questo caso è il prodotto di una violenza fisica, quindi è molto importante che le donne soggette a stupro abbiano la libertà di scelta, indipendentemente, come asserisci tu, che la vita è vita e va rispettata. Come vedi, ci sono dei casi la cui decisione non è derivante da modelli etici di questa Cultura Dominante, ma da una libera scelta della persona che ha subito delle violenze. Ma veniamo al punto, nel mio post, provocatorio o no, c’è una parte molto importante, se noi oggi ci troviamo in questa situazione di confusione totale tra il decidere se una cosa è giusta o sbagliata, ciò è dovuto alle varie ideologie politiche che derivano da una cultura tutt’altro che postmoderna, ciò è anche dovuto ad un’Etica religiosa che impedisce categoricamente l’aborto nel modo più assoluto, solo perché ci sono delle leggi eterne (dogmi) che impediscono la normale evoluzione del pensiero umano. Cercherò di farti capire questo concetto importante. Circa quattrocento anni fa Galileo Galilei ha sconvolto il pensiero antropocentrico dell’Uomo con delle scoperte scientifiche importantissime, in quel tempo l’uomo era immerso in una cultura teocratica e non vedeva oltre “il suo naso”, con l’avvento della scienza la cultura è notevolmente cambiata e la religione cattolica si è dovuta piegare di fronte all’evidenza dei fatti. Quando parlo di evoluzione del pensiero umano, mi riferisco a tutti quei mutamenti culturali che derivano dalla presa di coscienza di alcuni problemi drammatici come quelli contemplati dalla Bioetica: aborto, eutanasia, contraccezione, procreazione assistita, ecc. tutto questo ci porta a riguardare con più accuratezza questi problemi, perché è chiaro che sono problemi che si sono venuti a creare in questi ultimi decenni, anche se l’aborto è sempre esistito, ma se oggi non esiste nessuna regolamentazione, nessuna, o pochissime leggi, che tutelano, in questo caso la donna, è perché la cultura odierna è spaccata in due. C’è una cultura arcaica, basata sulla sacralità della vita, quindi religiosa, e una cultura più liberale che deriva da un’Etica Laica che mette in evidenza la capacità razionale dell’Uomo, e per capacità razionale intendo discriminare razionalmente e consapevolmente il bene e il male. Ti cito due pensieri di due illustri filosofi, tanto per farti capire che il problema su cui stiamo discutendo è drasticamente di carattere culturale. Uno dei primi filosofi a porsi queste difficili domande è stato Socrate : "come devo vivere?" “Il bene è agire secondo ragione: questa è la virtù. Le passioni e il piacere non collimano sempre con la razionalità: non sono in sé negativi, ma devono essere dentro l’armonia e la misura dettate dalla ragione. Per attuare il bene è necessario e sufficiente conoscerlo ( intellettualismo socratico ): è impossibile fare il male sapendolo tale. Una divinità esiste, e va riconosciuta, ma il motivo per cui bisogna fare il bene è tutto nella nostra stessa umanità ( non sperando in premi o temendo castighi ultraterreni, ma per fedeltà a noi stessi ).” -------- Il pensiero di Voltaire: Voltaire vede un Dio disinteressato ai destini del mondo, Dio si limita solamente a garantire il funzionamento del mondo fisico, la morale non è quindi derivazione divina ma ambito esclusivamente umano. Detto questo posso azzardare a dire che il problema aborto è un problema, come tanti altri problemi di Bioetica, di carattere culturale risolvibile, è importante però che ci siano le condizioni culturali adatte per poter far entrare nella Cultura Dominante anche la cultura Laica, che in questo caso avrebbe lo scopo di discriminare questi fenomeni non attraverso la religione o la politica, ma attraverso un’Etica che finalmente potrebbe mettere in evidenza una prerogativa importantissima dell’Uomo: la RAZIONALITA’. Un caro saluto, Piero
 
   
opalescenze
opalescenze il 23/05/07 alle 17:42 via WEB
Come prima cosa, ti ringrazio, caro Piero, per rendermi partecipe del tuo pensiero...Ho letto tutto con molta attenzione e molte delle cose che dici, le condivido...Ti dirò quali in un secondo momento se me lo consentirai. Prendo seriamente le tue parole, ma, ci devo "lavorare" sopra...Ci devo ragionare...Non è così semplice per me...Io vado ad intuito...Non ho una grande cultura nè titoli di studio che mi consentono di parlare con disivoltura di linguaggio o di ampliare nei dovuti modi..Sì, vero, poco c'entra lo studio, molte volte. però proprio perchè considero le cose che hai detto come spunto di riflessione e confronto, è meglio per me che non dica vanvera...Ci risentiamo. Un caro saluto a te..
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/05/07 alle 23:36 via WEB
Grazie per avermi risposto Opalescenze, sei molto gentile, per quanto riguarda la tua replica su quello che ho scritto non devi avere nessuna fretta, anzi sono contento che abbia letto quello che ho scritto, in genere quando l’argomento è così importante mi metto a scrivere e non la finisco più, invece tu hai avuto la pazienza di leggere, per me è già tanto. Scrivi quando sarai pronta e quando vorrai, sarò sempre lieto di leggere i tuoi messaggi. Un caro saluto, Piero
 
briganzista
briganzista il 23/05/07 alle 19:50 via WEB
Il punto chiave è uno: ma chi se ne frega se la chiesa non permette l'aborto, la procreazione assistita ecc.. l'importante è che non imponga la sua, cmq legittima, visione della vita. La questione è che la Chiesa deve imparare a farsi i cazzi propri e a non rompere i coglioni!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/05/07 alle 00:00 via WEB
Sono d’accordo con te Briganzista, anche se devo dirti che affrontare questi problemi non è così facile come si crede. Vedi, quando si affrontano determinati argomenti è meglio conoscere bene alcune cause importanti che hanno determinato questo stato di cose, mi riferisco in particolare agli argomenti che sto trattando in questo ultimo periodo sulla Bioetica. Sono degli argomenti delicati e come tali vanno analizzati, è molto facile usare il tuo linguaggio, ma direi che non è corretto sia dal punto di vista formale che concettuale. Io credo che nell’analizzare un problema, per quanto repellente possa essere, bisogna avere un grande rispetto per le idee altrui. Questa dovrebbe essere la regola di base di persone che vogliono costruire qualcosa non con la prepotenza ma con l’onestà intellettuale. E’ molto facile intuire in tutto questo che sto scrivendo che mi riferisco al tuo tipo di linguaggio, abbiamo a disposizione tantissimi vocaboli straordinari nella nostra lingua, cerchiamo di avere almeno il buon senso di usarli, arriviamo allo stesso punto sicuramente, ma se non altro non offendiamo nessuno. Grazie per aver espresso il tuo pensiero, un caro saluto, Piero
 
bepine
bepine il 23/05/07 alle 23:37 via WEB
Le immagini son ben più subdole delle parole nella loro camaleontica capacità di mostrare l'invisibile...ciao grazie d'essere passato sul mio blog...bepine
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 24/05/07 alle 11:02 via WEB
Io mi sono sempre sentita contraria all'aborto, a meno che... non sia in casi particolari. Beh, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e questo è verissimo! ho avuto un aborto spontaneo e ti giuro ke fa male, dentro, nell'animo.. poi la gravidanza successiva c'era il rischio che il mio bambino avesse seri, gravi problemi. mi hanno proposto lìaborto terapeutico in caso di esito grave... LA MIA FORTUNA E' CHE NON HO DOVUTO DECIDERE NIENTE, in quanto poi il problema si è risolto, tornando "misteriosamente" o "divinamente" alla normalità. Però, ti giuro , ancora adesso non so cosa avrei fatto, cosa avrei deciso.. Sono decisioni molto, molto difficili e sofferte per una donna, per chi crede alla vita almeno. questo è stato quello che ho passato io, "per fortuna" solo un incubo... ciaoo
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 25/05/07 alle 10:21 via WEB
Grazie Serenix.tv per aver espresso il tuo pensiero, in effetti, come tu dici, ci sono dei casi particolari in cui la donna dovrebbe avere la libera scelta di decidere, anche se, come affermi tu, è una scelta molto difficile, ma è importante che questa scelta esista e non venga impedita da leggi costrittive che annullano la piena libertà di decidere e la dignità di ogni donna. Un caro saluto, Piero
 
raggiodiluce1974
raggiodiluce1974 il 24/05/07 alle 15:36 via WEB
Partendo dal presupposto che si è adulti e ci si puo' anche non far capitare una gravidanza ,quindi non accetto sotto questo punto di vista che poi per egoismo personale si ammazzi una vita innocente! riguardo a tante gravidanze fatte con violenza, li anche credo chè aiutando la donna a riflettere e aiutandola pisicologicamente si potrebbe anche portar avanti la gravidanza e donare il bimbo a persone che poi con il loro amore sapranno portare avanti questo dono ...perchè non dimentichiamo che i figli sono un dono di DIO! BUONA GIORNATA !
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 25/05/07 alle 10:42 via WEB
Grazie Raggiodiluce1974 per aver espresso il tuo pensiero, sei stata molto gentile, cercherò di rispondere ai tuoi interrogativi, sul primo punto non sono completamente d’accordo, quando affermi che: “si è adulti e ci si può anche non far capitare una gravidanza ,quindi non accetto sotto questo punto di vista che poi per egoismo personale si ammazzi una vita innocente!”, il problema che ho cercato di focalizzare nel mio post è quello di stabilire quando è necessario l’aborto, ed in questo caso ho citato dei casi di violenza sessuale. Io credo che in questi casi la donna dovrebbe avere la libera scelta se tenere un bambino o abortire, la libera scelta è molto importante perché implica una decisione che solo la donna che ha subito violenze può manifestare attraverso la sua consapevolezza e la sua libertà di agire. Ciò fa parte di una situazione psicologica che potrebbe pregiudicare per tutta la vita l’esistenza della persona violentata, ecco perché è importante questa libertà. Il secondo punto, quando affermi che il nascituro si potrebbe affidare ad altre persone è condivisibile, però in questo caso il problema cambia perché non è la donna a decidere ma persone diverse che decidono per lei secondo principi importanti, come la sacralità della vita, che per i credenti è determinante, perché come affermi tu: “perchè non dimentichiamo che i figli sono un dono di DIO!”. Condivido questo tuo punto di vista, anche se come ideologia sono agnostico… un caro saluto, Piero
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 25/05/07 alle 08:58 via WEB
Ciao Piero, volevo augurarti una Splendida Giornata! Ciao Ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 25/05/07 alle 10:44 via WEB
Grazie Ganimede.76, auguro anche a te una felice giornata, Piero
 
antoasia
antoasia il 25/05/07 alle 14:52 via WEB
un saluto velocissimo e buona serata....anto
 
kris1965
kris1965 il 26/05/07 alle 01:19 via WEB
ciao piero, ti auguro una dolce buonanotte e ti ringrazio per i commenti interessanti che porti sempre nel mio blog.
 
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