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Rapporto Annuale 2007 di Amnesty International

Post n°44 pubblicato il 26 Maggio 2007 da Piero_Calzona
 

Presentato il Rapporto Annuale 2007 di Amnesty International: “Le politiche della paura creano un mondo pericolosamente diviso”

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Governi potenti e gruppi armati stanno volutamente fomentando la paura allo scopo di erodere i diritti umani e creare un mondo sempre più polarizzato e pericoloso: è questo il messaggio lanciato oggi da Amnesty International, in occasione della presentazione del suo Rapporto Annuale 2007, il volume che esamina la situazione mondiale dei diritti umani, pubblicato in Italia da EGA Editore.

“Attraverso politiche miopi che danno luogo a paura e divisione, i governi stanno compromettendo lo stato di diritto e i diritti umani, attizzando razzismo e xenofobia, separando comunità, acuendo le disuguaglianze e preparando il terreno per altre violenze e altri conflitti” – ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Le politiche della paura alimentano una spirale di violazioni dei diritti umani in cui nessun diritto è più intoccabile e nessuna persona è al riparo. La ‘guerra al terrore’ e la guerra in Iraq, col loro campionario di violazioni dei diritti umani, hanno creato profonde spaccature che stanno gettando un’ombra sulle relazioni internazionali, rendendo così più arduo risolvere i conflitti e proteggere i civili”.

immagineDominata dalla sfiducia e dalla divisione, la comunità internazionale è rimasta troppo spesso tiepida o impotente di fronte alle grandi crisi dei diritti umani del 2006, che si tratti dei conflitti dimenticati come quelli di Cecenia, Colombia e Sri Lanka o dei conflitti che sono sulle prime pagine, come quelli in Medio Oriente.

Le Nazioni Unite hanno impiegato settimane prima di riuscire a chiedere il cessate il fuoco nel conflitto in Libano, in cui hanno perso la vita circa 1200 civili. La comunità internazionale non ha mostrato coraggio nell’affrontare la disastrosa situazione dei diritti umani provocata dalle gravi restrizioni alla libertà di movimento imposte ai palestinesi dei Territori occupati, dagli incessanti attacchi dell’esercito israeliano e dagli scontri tra le fazioni palestinesi.

“Il Darfur è una ferita sanguinante sulla coscienza del mondo” – ha affermato Pobbiati. “L’azione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu è minata dalla sfiducia e dal doppio standard adottato dai suoi Stati membri più potenti. Il governo sudanese si prende gioco dell’Onu. Nel frattempo, sono morte 200.000 persone, il numero degli sfollati è dieci volte maggiore e gli attacchi delle milizie si stanno allargando al Ciad e alla Repubblica Centrafricana”.

immagineProsperando in una fascia di instabilità che va dal Pakistan al Corno d’Africa, i gruppi armati hanno gonfiato i muscoli e si sono resi responsabili di massicce violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.

Secondo il Rapporto Annuale 2007 di Amnesty International, “se i governi non affronteranno le rivendicazioni di cui si servono questi gruppi, se non mostreranno effettiva leadership per costringere questi ultimi a render conto del loro operato, se non saranno loro stessi pronti a rispondere delle proprie azioni, allora la prognosi per i diritti umani sarà nera”.

In Afghanistan, la comunità internazionale e il governo locale hanno perso l’opportunità di costruire istituzioni realmente fondate sui diritti umani e sullo stato di diritto. Hanno lasciato la popolazione in uno stato di insicurezza permanente e di corruzione e in balia del ritorno dei Talebani. In Iraq, le forze di sicurezza hanno incitato alla violenza settaria piuttosto che frenarla, il sistema giudiziario si è rivelato profondamente inadeguato e le peggiori pratiche del regime di Saddam Hussein – torture, processi iniqui, pena di morte e stupri nell’impunità – sono rimaste in auge.

immagine“In molti paesi, agende dominate dalla paura alimentano la discriminazione, allargando le distanze tra abbienti e nullatenenti, tra ‘loro’ e ‘noi’ e lasciando senza protezione i gruppi più emarginati” – si legge nel Rapporto Annuale.

Nella sola Africa centinaia e centinaia di persone sono state allontanate dalle proprie case senza una procedura equa, una ricompensa o l’individuazione di un alloggio alternativo, e tutto questo spesso in nome del progresso e dello sviluppo economico.

Gli esponenti politici hanno sfruttato la paura di un’immigrazione priva di controllo per giustificare misure più dure contro migranti e rifugiati in Europa Occidentale. In tutto il mondo, dalla Corea del Sud alla Repubblica Dominicana, i lavoratori migranti sono rimasti senza protezione e sfruttati.

La divisione tra musulmani e non musulmani si è acuita, alimentata nei paesi occidentali da strategie anti-terrorismo discriminatorie. Gli episodi di islamofobia, antisemitismo, intolleranza e di attacchi contro le minoranze religiose sono aumentati un po’ ovunque.

immagineContemporaneamente, i crimini dell’odio contro i cittadini stranieri hanno conosciuto una grande diffusione in Russia e in vari paesi europei si sono fatte evidenti la segregazione e l’esclusione delle comunità Rom, prove della clamorosa mancanza di leadership nel combattere il razzismo e la xenofobia.

“L’aumentata polarizzazione e le crescenti paure per la sicurezza nazionale hanno ridotto lo spazio per la tolleranza e il dissenso. Ovunque nel mondo, dall’Iran allo Zimbabwe, molte voci indipendenti per i diritti umani sono state ridotte al silenzio” – ha detto Pobbiati.

immagineLa libertà d’espressione è stata soppressa in molti modi diversi: incriminando scrittori e difensori dei diritti umani in Turchia, uccidendo gli attivisti politici nelle Filippine, minacciando, sorvegliando e arrestando sistematicamente i difensori dei diritti umani in Cina, fino all’assassinio di Anna Politkovskaya e alle nuove leggi sulle Organizzazioni non governative in Russia. Internet è diventata la nuova frontiera del dissenso: attivisti on line sono stati arrestati e le aziende hanno collaborato coi governi nel restringere l’accesso all’informazione sulla Rete in paesi come Bielorussia, Cina, Iran, Siria e Vietnam.

immagineLa repressione “vecchio stile” ha trovato nuova linfa vitale camuffata come lotta al terrorismo in vari paesi, tra cui l’Egitto, mentre leggi contenenti definizioni vaghe di terrorismo hanno posto una potenziale minaccia alla libertà d’espressione nel Regno Unito.

Cinque anni dopo l’11 settembre, sono emerse nuove prove sul modo in cui l’amministrazione Usa abbia considerato il mondo come un terreno di scontro tra giganti nella sua “guerra al terrore”, attraverso sequestri, arresti, detenzioni arbitrarie, torture e trasferimenti di sospetti da una prigione segreta all’altra del pianeta, in un contesto marcato dall’impunità e dalle cosiddette extraordinary rendition.
immagine“Nulla può esemplificare la globalizzazione delle violazioni dei diritti umani meglio della ‘guerra al terrore’ guidata dagli Usa e il programma di extraordinary rendition, che ha coinvolto governi di paesi lontani tra loro, come Italia e Pakistan, Germania e Kenya. Strategie antiterrorismo mal concepite hanno fatto poco per ridurre la minaccia della violenza o assicurare giustizia alle vittime del terrorismo, ma hanno fatto molto per danneggiare a livello globale i diritti umani e il primato della legge” – ha sottolineato Pobbiati.

Amnesty International chiede ai governi di rigettare le politiche della paura e investire nelle istituzioni dei diritti umani e nello stato di diritto, sia a livello nazionale che internazionale.

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Secondo Pobbiati, “vi sono segnali di speranza. Le istituzioni europee hanno raggiunto un risultato importante in termini di trasparenza e assunzione di responsabilità sul fenomeno delle rendition. Grazie alla pressione della società civile, l’Onu ha accettato di sviluppare un trattato per il controllo delle armi convenzionali. In diversi paesi, nuovi dirigenti e nuovi parlamenti hanno l’opportunità di rimediare ai fallimenti dei passati governi che hanno segnato il panorama dei diritti umani negli anni scorsi. Il nuovo Congresso Usa potrebbe dare il la a un’inversione di tendenza, ripristinando il rispetto per i diritti umani nel territorio nazionale e all’estero”.

“Così come il riscaldamento globale richiede un’azione basata sulla cooperazione internazionale, allo stesso modo la situazione dei diritti umani può essere affrontata solo attraverso la solidarietà globale e il rispetto per il diritto internazionale” – ha concluso Pobbiati.

FINE DEL COMUNICATO                                              Roma, 23 maggio 2007


Tratto da: AMNESTY INTERNATIONAL

http://www.amnesty.it/home/index.html

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Commenti al Post:
ciripiripicchio
ciripiripicchio il 27/05/07 alle 01:48 via WEB
data l'ora, mi fermo qua nella lettura, ma quello che stai creando qua è molto interessante ed utile. complimenti, tornerò in futuro. grazie e ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/05/07 alle 16:22 via WEB
Grazie Ciripiripicchio, sei molto gentile, torna pure quando vuoi questo blog è aperto a tutti, spero almeno di comunicare qualcosa di buono... Un caro saluto, Piero
 
kris1965
kris1965 il 28/05/07 alle 00:43 via WEB
E' un brian-wash continuo piero, stanno procedendo sia in europa che negli stati uniti con il lavaggio dei cervelli, un vero e proprio continuo messaggio mass-mediatico che accentua le paure e mette tutti contro tutti. Instillano l’odio, la violenza, il razzismo, la discriminazione, devono convincere che il nemico da sconfiggere e' l'islam, come ho sempre detto questo continuo soffiare sul fuoco di un probabile scontro di civilta' non portera' nulla di buono. Intanto le ultime notizie non sono per niente buone, c'e' la questione del libano, dell'iran, la questione palestinese, il medio-oriente sta diventando una grande polveriera pronta ad esplodere da un momento all'altro. L'america e israele hanno deciso di dimostrare al mondo che il pericolo da abbattere si trova in quell'area, si fomenta l'odio, ci troviamo un mondo che e' pieno di estremismi religiosi ovunque. Stiamo andando verso uno scenario politico che vede le destre vincere e questo e' preoccupante. L'europa rimane a guardare e lascia che il disegno imperialista americano faccia il suo corso, a che cosa serva ormai l'unione europea? Me lo chiedo spesso ultimamente. Cio’ che succede in Afghanistan, in Palestina, in iraq, in Africa, e’ grave. Si sono inventati questa sporca guerra, vogliono arrivare ad annientare ogni tipo di individualita’, di liberta’, di presa di coscienza e cosa c’e’ di meglio che incutere la paura verso il prossimo? E' notizia di oggi che luxuria, cappone e altri partecipanti alla manifestazione pro-gay siano stati picchiati e arrestati, ho visto scene che non avrei mai voluto vedere, picchiati a calci e pugni da un gruppo di estremisti-naziskin capeggiato da un prete ordotosso. Scene che non avrei mai voluto vedere, sta arrivando un nuovo nazismo piero, un nuovo fascismo che sara' difficile da abbattere, sono ancora troppi quelli che hanno ancora gli occhi chiusi su quello che sta succedendo nel mondo. Spero ancora che le coscienze di molti di questi si risveglino e che improvvisamente si rendano conto che questo disegno imperialistico ci portera’ definitivamente ad una catastrofe senza eguali nella storia. In ballo c’e’ la nostra liberta’, bisogna continuare ad informare, a divulgare informazioni, a far comprendere a chi ancora non vede quale sia l’effettiva cruda realta’ che si cela dietro a questo folle disegno politico-economico-finanziario. Buonanotte piero.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/05/07 alle 16:27 via WEB
Ti ringrazio tantissimo Kriss per il commento, hai tracciato un quadro molto interessante e preoccupante, d’altronde leggendo ed analizzando l’ultimo rapporto di Amnesty International, che è il monitor più affidabile per quanto riguarda i Diritti Umani, si evidenzia con chiarezza questo stato di cose. Nel tuo commento emergono due cose fondamentali su cui bisogna seriamente riflettere: la politica e le religioni. Ho già trattato ampiamente questo problema con un post diviso in sette parti: “L’ETICA LAICA”, è un post molto importante perché in questi lunghi anni di letture ho intravisto una possibile risoluzione a questi drammatici episodi. L’Etica Laica è una disciplina della filosofia morale che si discosta dalla politica e dalle religioni, dunque fa “FUNZIONARE” la testa delle persone con la RAZIONALITA’, razionalità significa avere fiducia nelle proprie capacità, avere fiducia nell’Immanente e non sul Trascendente, questo è il punto essenziale di questa Cultura Dominante che a mio avviso fa più danni che benefici. A questo punto mi dirai!!! Ma come si fa a cambiare questa cultura??? Giusto!!! È una domanda legittima!!! Ma se continuiamo a convivere con religioni integraliste e fondamentaliste, non possiamo mai venirne a capo di questa situazione, il perché è molto semplice, mi pare di aver trattato questo problema da qualche parte, ma è giusto ribadirlo. Le religioni o le forme di governo basate sulla Teocrazia e non sulla Democrazia o Stati Laici, portano inesorabilmente verso il terrorismo internazionale, questo è dovuto alla totale chiusura mentale verso processi più liberali, come appunto lo sono gli Stati Laici, è sintomatico che queste politiche teocratiche precludono ogni apertura al dialogo, perché ognuno deve difendere la propria religione, quindi, fin quando ci saranno questi processi ideologici ci saranno guerre, speculazioni, lotte ideologiche e teocratiche, e chi ne subisce le conseguenze sono i poveri popoli del mondo. Ho letto nel tuo messaggio una cosa molto bella: “bisogna continuare ad informare, a divulgare informazioni, a far comprendere a chi ancora non vede quale sia l’effettiva cruda realta’ che si cela dietro a questo folle disegno politico-economico-finanziario.” È un massaggio bellissimo il tuo, e ti posso assicurare che fin quando avrò la forza di farlo sarò sempre in prima fila ad analizzare e proporre delle soluzioni per una pace duratura. Certo parlare di rivoluzione culturale attraverso un processo di trasformazione secondo principi di Etica Laica non è una cosa che si possa attuare dall’oggi al domani, purtroppo sono processi culturali con dei tempi lunghissimi, ma non bisogna mai abbandonare la speranza, bisogna avere il coraggio di proporre delle soluzioni efficaci per quanto riguarda un’Etica di base, a questo proposito mi ricordo una frase del “Piccolo Grande” Gandhi: "Sono un incorreggibile ottimista. Il mio ottimismo si fonda sulla mia convinzione che ogni individuo ha infinite possibilità di sviluppare la nonviolenza. Più l’individuo la sviluppa, più essa si diffonderà come un contagio che a poco a poco contaminerà tutto il mondo." A questo punto possiamo solo sperare che questo contagio possa avere efficacia, proponendo sempre delle informazioni vere, senza essere filtrate dai mass media, senza essere distorte da ideologie di potere, insomma, l’informazione deve essere il fulcro per cambiare questa cultura marcia che ci viene trasmessa dalla politica e dalle religioni. Vorrei tanto poter continuare, ma ci saranno sicuramente altre occasioni per continuare questo importante tema. Un caro saluto, Piero
 
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