Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

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Alle radici di una falsa cultura

Post n°55 pubblicato il 04 Settembre 2007 da Piero_Calzona
 

Alle radici di una falsa cultura

PREFAZIONE

Se noi partiamo dal presupposto che tutti gli uomini hanno pari dignità, devono avere gli stessi diritti in tutte le nazioni del mondo, Quindi tutti gli uomini, che siano asiatici, americani, africani, europei, neri, bianchi, cristiani, musulmani, induisti, buddisti, ebrei,ecc. devono essere considerati cittadini del mondo; ci accostiamo alla famosa Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo formulata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, che attraverso 30 articoli sintetizzava in maniera inequivocabile le regole di base per una convivenza civile uguale per tutti. Ma questa dichiarazione dei diritti dell’uomo è veramente applicata? L’uomo di colore è oggi rispettato? C’è rispetto per le diverse religioni? C’è rispetto per i popoli che muoiono di fame? C’è oggi parità di diritti tra i popoli? Perché ci sono persone ricchissime e persone che invece muoiono di fame? Perché ancora oggi ci sono guerre spietate dovute a forti interessi economici e politici? Perché ci sono tante ideologie e forti discriminazioni razziali? Perché ci sono tantissime religioni e non un solo Dio? Non siamo tutti uguali?   

La risposta a tutte queste domande non è cosi semplice come si crede, noi ci muoviamo dentro ad una cultura   "inzuppata" ancora da schemi culturali che dovrebbero ormai essere superati perché abbiamo la possibilità di farlo, oggi si crede ancora nell’astrologia, nella stregoneria, ci sono forti influssi religiosi che allontanano l’uomo dalla sua razionalità e che sfociano molte volte in sanguinose guerre teocratiche. Ma perché tutto questo?  

Sono le domande che mi sono posto circa 25 anni fa, quando ho iniziato un percorso obbligato che mi ha portato ad analizzare le varie problematiche di una struttura culturale legata ancora ad alcuni schemi oscurantistici che travisano la vera razionalità dell’uomo, quella razionalità che invece dovrebbe essere il rimedio ad una società in forte declino. La scienza ci ha dato questa possibilità, ma la cultura arcaica ancora prevale, e se l’uomo di oggi non affronterà i problemi che lo affliggono in maniera più razionale non ne verrà mai a capo.   

Iniziare a scrivere questa ricerca non è stato così facile, dare un volto a qualcosa in cui si crede è molto difficile perché sono tante le cose da verificare e sinceramente in questi lunghi anni ho dovuto lottare contro la mia stessa cultura, una cultura che era intrisa di pregiudizi, di inganni, di falsità, e uscirne fuori non è stato così facile.  

Intanto dirò subito che non sono uno scrittore, quindi mi assumo tutte le responsabilità per quanto riguarda la forma e l’eleganza nella scrittura, sono un semplice lettore che attraverso un’esigenza interiore ha cercato di condensare la lettura di quasi 200 libri di varie discipline in una ricerca che vuole essere un messaggio di speranza, e nello stesso tempo rendere partecipi anche altre persone delle proprie esperienze, inoltre queste letture mi hanno condotto ad entrare in un mondo nuovo, senza pregiudizi, senza falsità, perché sono basate su realtà oggettive e l’uomo razionale riesce a distinguere il vero dal falso. Con questo non nego assolutamente la possibilità dell’esistenza di un’Entità Suprema, tutt’altro, la mia convinzione è che se esiste un Dio deve essere uguale per tutti, è semplicemente assurdo pensare che l’uomo sia figlio di tanti Dei, non ha nessun senso che il cristiano abbia un suo Dio, il buddista ne abbia un altro, e cosi via. L’essenza della ricerca di un’Entità tra gli uomini è vecchia come il mondo, ma la ricerca di questa Entità va al di là dei vari dogmi, perchè altrimenti precluderebbe una evoluzione culturale senza la quale il mondo non può andare avanti, non può progredire, perché è ostacolato da un’etica ormai modellata e plasmata dall’uomo, nel tempo, nelle varie ere, quindi vecchia, non più capace di risolvere le varie problematiche che si sono venute a creare oggi, un esempio oggettivo sarà sviluppato nel capitolo ETICA E BIOETICA.    

Il titolo di questa ricerca è: alle radici di una falsa cultura, ma perché questo titolo?

Molto tempo fa io ero un cattolico, mi sono accorto durante il percorso che ci sono tante altre persone che professano tante altre religioni, e mi sono chiesto: come mai su quasi sette miliardi di persone ogni popolo ha il suo Dio? Non siamo tutti uguali? Il mio Dio non è uguale a quello degli altri? Non abbiamo il diritto di credere in un unico Dio come unico creatore dell’universo?   

Da qui è nata l’idea di indagare la questione non solo dal punto di vista teologico religioso, ma di individuare le ragioni di queste differenziazioni nella moltitudine di discipline che fanno parte di una cultura più completa, più vasta, e che danno la possibilità di indagare non solo nel trascendente, ma anche e soprattutto sulle scoperte scientifiche, sulle norme comportamentali ed etiche, quindi sono andato alla ricerca di altre soluzioni per colmare il vuoto culturale che era volto solo ed esclusivamente al monopolio delle religioni e della teologia. Le discipline di cui mi sono servito vanno: dalla biologia alla filosofia, dalla sociologia all’antropologia, dalla fisica all’astrofisica, dalle neuroscienze alla medicina, dall’etica alla bioetica, dall’etologia alla genetica, ecc.  

Tutto questo per cercare di capire l’evoluzione del pensiero scientifico nei confronti dell’evoluzione culturale dell’uomo. Mi sono accorto strada facendo che il mondo non può andare avanti, perché ci sono delle regole etiche ancora premedievali che impediscono la normale evoluzione culturale, specialmente nel campo della bioetica, mi sono accorto che tutti i dogmi che la chiesa cattolica, ed altre religioni, applicano alla lettera portano facilmente ad integralismi e fondamentalismi religiosi. Un esempio emblematico è quello che propone la religione cattolica: " se tu non crederai al nostro Dio sarai condannato per  l’eternità ". Ora dico! Tra tutte le religioni che ci sono al mondo, qual è quella giusta? Quale Dio è quello giusto? E perché si deve credere in un Dio anziché ad un altro? Il discorso non sta in piedi, perché partendo da quello che si diceva prima, se tutti gli uomini hanno pari dignità avranno anche il sacrosanto bisogno di essere figli della stessa natura, quindi dello stesso Dio.   

Inoltre ancora oggi ci sono delle credenze nell’irrazionale che allontanano l’uomo da concetti straordinariamente importati che ci ha regalato la scienza negli ultimi 400 anni, e che hanno letteralmente sconvolto il pensiero filosofico – teologico con la dimostrazione oggettiva di alcuni fenomeni che fino a poco tempo fa erano predominio unico delle religioni.  

La dimostrazione di alcuni fenomeni fisici non basta a far capire che si è nell’errore quando si parla ad esempio di astrologia? O quando molte persone venivano condannate per eresia ( come Galileo Galilei ) solo perché attraverso le loro scoperte scientifiche andavano contro i dogmi della chiesa cattolica? Ci sono voluti 400 anni per capire che la scienza è l’unica via per capire i veri meccanismi del funzionamento dell’universo.  

Ecco questi sono alcuni dei motivi per cui il titolo di questa ricerca è: “ alle radici di una falsa cultura “.  

Noi abbiamo ereditato, da quando l’uomo ha incominciato ad essere consapevole di se stesso, una cultura che ci ha obbligato a vivere in un certo modo, una cultura il più delle volte miope, perché nelle varie ere ci sono state delle forti lacune culturali dovute all’ignoranza di alcuni fenomeni determinanti che la nuova scienza ha messo in evidenza con forza, ma c’è ancora l’ostinazione di una cultura basata su vecchi dogmi che preclude questa unica  possibilità.  

Ecco perché con questa ricerca cercherò di mettere in evidenza tutte quelle falsità che, secondo me, derivano dallo scientismo, dalle religioni, e da paradigmi culturali ormai superati.   

La documentazione dei libri, esposta nella bibliografia, mi è stata solo di grande aiuto, per poter completare questa ricerca, dunque, non voglio coinvolgere nessuno degli autori che citerò nei vari capitoli, in quanto tutto quello che c’è scritto non fa parte necessariamente del loro personale pensiero, lo sviluppo di questa ricerca si basa su una visione puramente personale delle varie discipline e tematiche trattate. Analizzando le varie correnti di pensiero, mi è stato possibile ricostruire le mie impressioni, puramente soggettive, su argomentazioni assai complesse come: etica, bioetica, religioni, neuro scienze, ecc. Il mio unico scopo è quello di trasferire questa mia esperienza di lettore anche ad altre persone, quindi avere dei riscontri per poter verificare più approfonditamente queste tematiche cosi importanti.  

Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino in questi lunghi anni, in particolare mia moglie, che ha avuto la pazienza di sopportarmi nelle lunghe ore di lettura per preparare questo lavoro. La sua compagnia è stata determinante per sviluppare alcuni temi di questa ricerca, le lunghe passeggiate e lo scambio di opinioni su queste tematiche mi hanno permesso di consolidare le mie idee, la sua generosità nel guardare con me le bozze di questo lavoro, mi ha incentivato a dedicarmi a questa mia ricerca con maggiore piacere.

                                                                                        Piero C. 14 / 09 / 2004  

 

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Commenti al Post:
julj_free
julj_free il 04/09/07 alle 13:07 via WEB
Semplicemente meraviglioso!Dalle tue foto al tuo impegno per il sociale...
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/09/07 alle 19:21 via WEB
Grazie per la visita Julj_Free, sei molto gentile. un caro saluto, Piero
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/09/07 alle 18:32 via WEB
Scusa ma ti contraddici in termini. Dici che bisogna credere nella scienza e poi parli dell'esistenza di Dio e auspichi unità fra le religioni... Ora è chiaro che se seguiamo una qualsiasi religione dobbiamo per forza di cosa abdicare l'uso della ragione in favore di una credenza. Non credi che un sano ateismo potrebbe mettere fine ad ogni incomprensione?
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/09/07 alle 19:23 via WEB
La risposta alla tua domanda sarebbe troppo lunga e articolata per cercare di spiegarti il mio pensiero, ti dirò per adesso solo una cosa: l’Immanente e il Trascendente sono due cose distinte e separate, anche se tu credi nella scienza nessuno ti vieta di credere in qualche Entità Divina. Questo argomento l’ho trattato in maniera esauriente nei vari post di “ETICA LAICA”, se avrai voglia prova a leggere quello che ho scritto, poi magari ne riparliamo. In ogni modo ti ringrazio per l’interessamento a queste tematiche. Un caro saluto Piero
 
sestirosa
sestirosa il 05/09/07 alle 07:29 via WEB
CARO PIERO.ESISTE UN DIO, ED è UN DIO UNICO, POI ESISTONO TANTE RELIGIONI, CHE PRENDONO SPRAZZI DI VERITà AGGIUNGONO TOLGONO E AMMODELLANO GLI INSEGNAMENTI DI DIO, POI SI FANNO GUERRE ECC.. BUON GIORNO DIO CI BENEDICA
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 05/09/07 alle 11:55 via WEB
Grazie Sestirosa per aver espresso il tuo pensiero. Purtroppo nella mia lunga ricerca ho contato qualcosa come 120 religioni diverse, su questo argomento ho scritto anche dei post molto dettagliati, ciò ti fa pensare che non è vero che esiste un Dio unico per tutti, ma ogni popolo ha un modello diverso, con religioni diverse, con la propria filosofia di vita, la propria etica, la propria credenza. Vorrei tanto poter credere a quello che asserisci, ma la vera realtà è che oggi ci sono guerre e lotte teocratiche sanguinarie, che seminano morte e miseria, tutto ciò mi impedisce di credere all’unificazione di un’etica religiosa comune, quindi ad una convivenza civile tra popoli. Troppe guerre sono di natura teocratica, vedi Medio Oriente, dove prevale l’Integralismo e il Fondamentalismo religioso, ciò ci fa capire che le religioni sono la causa primaria dell’incompatibilità etica. Se vuoi avventurarti nel mio Blog ho trattato vari argomenti su queste tematiche, vedi Tags: “Etica Laica” e “Dio e l’Uomo. Un caro saluto, Piero
 
ma.lucia
ma.lucia il 07/09/07 alle 15:50 via WEB
un blog molto interessante......ti aggiungo ai preferiti per leggerti spesso...ciao
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/09/07 alle 10:31 via WEB
Grazie Ma.Lucia per essere passata dal mio blog, sei molto gentile. Sarai sempre la benvenuta. Un caro saluto, Piero.
 
AndatodltestA
AndatodltestA il 18/09/07 alle 11:55 via WEB
Capito da te per caso (posso il tu?), ti ho visto "sbirciare" il mio blog. Ho letto con curiosità (prima) e interesse (poi) il tuo post. Dio, quanti Dio esistono? Non ne esiste nessuno a sommesso avviso, esiste di contro, una volontà che oserei definire "genetica" in ogni essere vivente con ragione: "il bisogno di credere". Proprio questo bisogno "integra" le convinzioni e gli affanni quotidiani. Sono un agnostico, osservo, ma ciò non inibisce le mie "brave" analisi introspettive. Troppo complicato il discorso, troppo breve lo spazio. Perdona l'invadenza, ciao.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/09/07 alle 10:48 via WEB
Hai ragione AndatoditestA, il discorso è troppo lungo e articolato per cercare di svilupparlo in una sola risposta. Ti posso dire solo una cosa, come d’altro canto ho già scritto in questo post, l’Immanente e il Trascendente sono due cose distinte e separate, per quanto si possa essere agnostici non possiamo confermare con certezza che non esiste una Entità Divina, la nostra logica non ci permette di andare oltre determinati concetti che appartengono all’Immanente, quindi al mondo del razionale, il mondo dello straordinario è un mondo che appartiene al Trascendente, nessuno di noi può dire con certezza che Dio esiste o non esiste. Ho cercato di sviluppare questa complessa tematica in diversi post ed ho sviluppato molto ampiamente il concetto di Etica Laica, forse qui troverai alcune risposte più vicine alla tua ideologia. Comunque ti ringrazio tantissimo per aver espresso il tuo pensiero. Un caro saluto Piero.
 
anyadeva
anyadeva il 18/09/07 alle 12:53 via WEB
complimenti per il tuo blog!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/09/07 alle 10:50 via WEB
Grazie Anyadeva, sei molto gentile.
 
Bluisa
Bluisa il 18/09/07 alle 14:19 via WEB
Forse il problema delle religioni è quello di essere un po' troppo presuntuose e di credere di avere l'unica verità dalla loro. Parole quali "vero" e "falso" preferisco usarle con parsimonia (e in questo anche il tuo blog mi lascia perplessa)... in ogni caso complimenti per l'impegno!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/09/07 alle 11:12 via WEB
Intanto ti ringrazio tantissimo per aver espresso il tuo pensiero Bluisa, sono d’accordo con te quando affermi che nelle religioni del mondo non si possono trovare delle risposte soddisfacenti, purtroppo di religioni ce ne sono tantissime, come ci sono tante Etiche, credenze diverse. In questo mio blog sto cercando di trattare delle tematiche che derivano da tante letture fatte negli anni. Non posso rispondere alla tua domanda con una semplice risposta. Ti invito quindi a leggere quanto ho scritto nei precedenti post, in particolare ho trattato molto ampiamente due tematiche che possono dare una risposta ai tuoi dubbi: “Etica Laica”, divisa in sette parti e “Dio e l’Uomo” diviso in sei parti. Sono articoli molto complessi, ma determinanti per cercare di capire come “gira” questo nostro mondo. Ti ringrazio ancora, un caro saluto, Piero
 
fatamarie
fatamarie il 18/09/07 alle 20:37 via WEB
Mi riservo di leggere tutto il blog (credo che mi occorrerà del tempo), prima di essere in grado di fare dei commenti. Per oggi buona serata
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 24/09/07 alle 11:26 via WEB
Sono molto contento che ti sei fermata nel mio blog Fatamarie, leggi pure con calma i contenuti e le tematiche che sto cercando di trattare in questo mio blog. Sarai sempre la benvenuta. Un caro saluto, Piero.
 
opalescenze
opalescenze il 29/09/07 alle 14:28 via WEB
“Dio”! Mi ci sono voluti 50 anni di vita per "si, è vero, ci sei". Cinquant'anni per arrivare a sentirmi figlia di un Padre, che non fosse quello mio biologico. Non per rinnegare il mio, che lo è, sì, nella carne, ma che come me, che lui creda o no alla Sua esistenza, a Lui è figlio. A quella che tu chiami, giustamente "Entità Suprema". Se io mi "sento" (è importante comprendere, il termine che ho virgolettato apposta: "sento") figlia a lui, conseguentemente, Lui è il mio Padre, e del di lui "pensiero Divino" sono il frutto...A lui figlia della mia "divinità". Essenza della vita stessa. Al mio padre biologico, la vita mia carnale. In ogni caso avuta, sempre per mezzo di quel pensiero racchiuso nel pensiero divino. Il mio "sentire" che sono figlia di un Entità Suprema e Divina, mi ha portato per ovvie ragioni, a "sposarmi" solo quest'anno, dopo lungo peregrinare di anni dentro domande, non dissimili dalle tue, dentro la ritualità della religione cattolica. Ma, c'è un ma che più in là vorrei precisare. C'ho impiegato quasi una vita per arrivare a dire "si, esisti, ed io sono il tuo frutto". Una vita a farmi domande sul perchè io, pur asserendo di non credere in dio, un credo negato dalla mia educazione avuta da persone che mi hanno imposto quella educazione, vale a dire il loro non credo, perchè il loro eventuale credo cozzava con quello che era, a loro volta, la loro provenienza, sociale e culturale che si riconosceva nei valori del comunismo (altra religione laica che anziché riconoscersi in una entità fuori l'uomo, si riconosce nell'unico valore dell'uomo. Uomo come sola materialità). Sapendo, avendolo da sempre saputo dentro le mie cellule, senza saperlo a livello di consapevolezza, quindi coscienza, d’essere energia dentro ad altra energia, muovendo e promuovendo altra energia, di far parte e di “essere” nel tutto, sapendo questo, a questo non riuscivo, per condizionamenti ricevuti dalla mia educazione, a dare a questo un appartenenza ad una “Entità Suprema”. Eppure, in me c’erano spinte e comportamenti che mi hanno sempre mosso verso quelle “regole” quel “sentire”, quei comportamenti, che fanno, arbitrariamente e ad uso esclusivo, di ciò che viene professato dalla religione cattolica, il cosiddetto buon cristiano. Non poteva essere, questo per me, riconosciuto in me, da me per me. Io non credevo! Non potevo riconoscermi in quel credo. Non potevo anche per l’incongruenza comportamentale che vedevo in chi, invece si professava “credente e cattolico”… Non potevo riconoscermi in quello. Così mi avevano insegnato. E così doveva essere. Pensare qualcosa contraria era come rinnegare la mia stessa carne (certo, cosa che a livello conscio, non sapevo…L’ho scoperto “dopo” che era anche questo un mio freno.) In realtà, oggi, so che non rinnego il padre biologico. Non è stato un processo facile. Ed è stato lungo arrivarci. Attraverso le mie domande su me, e attraverso le varie vicissitudini personali poco piacevoli in cui mi sono trovata…Attraverso un miliardo di cose che come tutti gli esseri umani, nella vita, si trovano ad affrontare stando nella vita. Non è stato facile arrivarci, ma oggi so. So da dove viene la “divinità”. La mia e quindi la nostra. Calpestata, umiliata, violentata, da noi stessi. Strumentalizzata da quelle che tu chiami “falsa cultura”. Per ovvie ragioni, per quello che dicevo prima, dentro la ritualità cattolica ho trovato la “confermazione” alla mia spiritualità, ma so che non è in un dio classificato cattolico che mi riconosco come suo figlio. Non posso pensare che un dio padre passa amare me e non possa amare, accogliere, faccio un esempio, chi, per fatto naturale insito nel suo DNA, ama, sente di amare un altro suo simile, solo perché è dello stesso suo sesso. Non mi riconosco in dio che fa queste differenzazioni. Se siamo tutti figli di dio, lo siamo a prescindere. Se esiste un unico dio come creatore dell’universo tutto e dentro questo universo c’è anche la componente omosessuale, per esempio (o ciò che l’uomo dice sia), allora questo non lo può rinnegare nessuno. Invece questo viene rinnegato dalla religione cattolica. Non rendendosi conto, così facendo, che sono i primi a rinnegare il loro dio. Se dio è energia, se dio è amore, l’amore è privo di qualsiasi classificazione. Questa è cosa che appartiene agli uomini. Appartiene alla falsa cultura. Appartiene al giudizio. Amore non giudica. Amore ama. Punto. Tutto è amore se ti guardi intorno. Amore o energia, chiamala come ti pare, non cambia. E amore, o energia, muove bene, non male. E’ l’uomo che muove “male”…a sè stesso e a ciò che lo circonda. Che ne vuole essere il “dominante”…Rinnegando, senza saperlo, di far parte di un tutto e che questo tutto viene da altro che non è la sua volontà. Caro Piero, non so se sono riuscita a dire tutto che mi passa per la testa, ed è sicuro di no. Se tu non sei uno scrittore, io, in contrapposizione, non ho grandi mezzi culturali o linguistici per mettere in piedi un discorso capace di dire le cose molto più compiutamente di come ho fatto. In ogni caso, ho voluto testimoniarti, con la mia esperienza personale, che mi trovi d’accordo con molte delle cose che tu stesso definisci ricerca. Un caro saluto, rita. Spero di non averti annoiato...anche perchè, temo per te, ne dirò anche sugli altri capitoli...che ancora non ho letto.:o)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/09/07 alle 18:58 via WEB
Ciao Rita, non puoi capire quanto sono contento della tua bellissima esposizione, sono molto contento per te che hai trovato il modo per approdare alla fede in Dio, ti premetto che ho molto rispetto per i credenti. Quello che scrivo nei miei post non vuole essere una regola che vale per tutti, è chiaro che ognuno di noi ha la propria esperienza, la propria filosofia di vita, la propria credenza, quindi rispetto il proprio credo, la mia è solo una attenta analisi che ho fatto in trent’anni di letture, che mi hanno portato a valutare il problema delle religioni mondiali secondo una realtà tangibile ed anche ad un’etica che è diversa in moltissimi popoli. In questi lunghi anni di letture, come hai potuto leggere, ho potuto constatare che ci sono molti paradossi e incongruenze nella teologia e nelle religioni, intanto, come prima cosa, ho notato che le tre religioni monoteiste sono drammaticamente diverse per regole etiche, per contenuti e per norme comportamentali, basta pensare alla religione ebraica dove la Bibbia è completamente diversa da quella cattolica, basta pensare alla religione Islamica che ha un modo di concepire Dio completamente diverso dai cattolici. Qui stiamo parlando solo delle tre più importanti religioni, quelle monoteiste, per non parlare delle altre religioni, che sono oltre 120 e che hanno delle vere e proprie filosofie di vita completamente diverse dalle tre più importanti religioni. A questo punto, come ho già detto più volte nei miei post, a quale religione bisogna credere, a quale Dio bisogna credere. È chiaro che su circa sette miliardi di abitanti, pur appartenendo allo stesso genere umano, ognuno ha il suo credo, ognuno ha il suo Dio, ognuno ha le sue regole etiche, ciò produce nell’uomo l’idea del dubbio, anche perché non ci sono delle dimostrazioni concrete nelle varie filosofie, teologie ed etiche mondiali. Il bisogno del trascendente è un bisogno innato nell’uomo, che però non coincide con una risposta chiara e tangibile, ciò lo dimostrano ancora una volta le centinaia di religioni che ci sono al mondo, ma queste cose le ho ampiamente trattate nei miei vari post, che ti invito a leggere. Il mio più grande problema è che su circa sette miliardi di persone non ci possa essere un unico Dio per tutti gli uomini, come ho affermato in questo post, ognuno segue la propria religione, la propria etica, la propria ideologia. Ecco, parto da questi presupposti per fare delle analisi dettagliate attraverso i miei post. Nei tags troverai tanti argomenti correlati a questo tema, non vorrei essere ripetitivo, prova a leggere il post “Dio e l’uomo” diviso in sei parti ed anche “Etica Laica” divisa in sette parti, forse qui troverai l’essenza della mia indagine sulle religioni. Prossimamente posterò il secondo capitolo della mia ricerca: “Il Determinismo”, dove cercherò di spiegare la differenza tra libero arbitrio e predestinazione, un tema importante che la religione cattolica e non solo, non vogliono accettare, neanche di fronte alle realtà inconfutabili della scienza. Per adesso ti ringrazio per aver scritto il tuo pensiero nel mio blog, se avrai voglia e tempo prova a leggere gli argomenti che ti ho elencato. Un caro saluto, Piero.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/10/07 alle 10:34 via WEB
Avrei una domanda riguardo alcune dottrine o gruppi religiosi che nelle parole e nei fatti risultano ipocrite/i o palesemente false/i per chi ha l'occhio attento e preparato. Molto spesso a queste dottrine fa capo un vero movimento sèttario dando così vita al fenomeno delle sètte religiose o laiche che siano. Personalmente penso che la realtà delle sètte non faccia bene alle religioni in generale, in quanto queste portano menzogna e confusione invece di verità e chiarimento. L'aspetto più fastidioso a mio avviso è poi quello di invitare le persone che seguono queste dottrine ad un falso amore fatto di favole e per nulla concreto. Queste sètte insomma alienano e portano lontano dal vero spirito di carità. Spesso danno all'individuo la convinzione che tutti siamo Dio e che quindi ognuno è responsabile della propria autoguarigione o non guarigione. La conseguenza è che se sei malato e non sei in grado di auto guarirti è colpa tua, soltanto colpa tua. I malati così diventano spesso in questi gruppi delle persone escluse e da escludere. Ho sentito raccontarmi di tali realtà a proposito dei gruppi new age ma anche di gruppi cattolici riconducibili alla chiesa cattolica. Spesso alcuni psicologi sono imparentati con queste dottrine e gli effetti si vedono sulle persone che vengono psicanalizzate. Queste seguono ricette assurde di autoguarigione che le portano lontanissime dal loro vero problema interiore. Vogliono risolvere con ricette magiche e assurde degne di quei maghi ciarlatani che vediamo spesso in televisione, problemi di vita ed esistenziali che richiederebbero una umana comprensione e una vicinanza morale. Un mio amico ad esempio è andato da uno psicologo perchè aveva problemi di memoria. Sarebbe stato più propizio che questo psicologo lo indirizzasse verso un neurologo, invece questi ha incominciato a dirgli che il suo problema poteva essere risolto con l'autoconvinzione di non averlo. Che il suo problema insomma sarebbe sparito da solo grazie al credere in se stessi. Mi risulta che il mio amico il suo problema ancora ce l'ha e non è servita nessuna ricetta magica. In sintesi voglio dire che queste aberrazioni fanno più male di quanto non sembri, fanno male perchè dietro la ricetta magica spesso si nasconde l'indifferenza, la stupidità e la paura di questi fatiscenti professionisti di voler guardare in faccia la realtà. Sono profondamente deluso e indignato eprchè molta gente per andare appresso a queste cose si rovina l'esistenza. Aldo
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/10/07 alle 10:05 via WEB
Carissimo Aldo, intanto ti ringrazio per la bellissima esposizione, in effetti hai fatto una radiografia abbastanza dettagliata di quello che le sette religiose e non, possono produrre sugli Esseri Umani. Purtroppo parlare di Sette non è così facile come si crede, anche perché è talmente vasto questo problema che bisognerebbe affrontarlo in maniera dettagliata e articolata. Attualmente, in base a come viene definita una setta, solamente negli Stati Uniti ne esistono da 3 a 5.000. Nell'ultimo ventennio circa 20 milioni di persone sono rimaste coinvolte per periodi di tempo variabili in uno o l'altro di questi gruppi. Il fenomeno non riguarda unicamente i membri, ma i milioni di familiari e amici che si chiedono preoccupati, a volte per anni, che cosa sia accaduto al loro parente o amico. Le sette tendono ad essere totalitarie o onnicomprensive, a controllare il comportamento dei loro membri – sono ideologicamente totalitarie e la loro visione del mondo mostra fanatismo ed estremismo. Una setta viene definita da tre diverse prospettive: la prima è in senso sociologico. Qualsiasi gruppo, in questo caso religioso, che mantenga credenze o pratiche che vanno oltre la norma sociale, in senso sociologico sarebbe definito setta. Per esempio, ritirarsi in una comunità isolata senza contatti con la società – questa è una delle “bandierine rosse” più facilmente riscontrabili in una setta in senso sociologico. Una setta può anche essere considerata dalla prospettiva psicologica. Questi gruppi solitamente impiegano una qualche forma di manipolazione basata principalmente sull'inganno, sul tener nascosto i propri reali programmi, mentire sul proprio passato – queste cose vengono fatte in modo che i membri o i potenziali convertiti non sono pienamente consapevoli di ciò che sta succedendo. Sempre in senso psicologico, i leader di questo tipo di gruppo possono impiegare tattiche che ottenebrano i sensi, rendendo ai membri molto difficile prendere decisioni razionali, ponderate e intelligenti in merito a ciò che sta avvenendo nel gruppo. Queste tattiche possono comprendere mancanza di cibo, mancanza di sonno e studi biblici intensi. Infine si può catalogare una setta in senso teologico. Ogni religione al mondo ha le sue sette. Gli Hare Krishna sono una setta dell'induismo. La Nation of Islam è una setta dell'Islam. In America anche il cristianesimo ha le sue sette. Quindi da una prospettiva teologica questi gruppi sono sette perché affermano di essere compatibili con la loro religione madre quando, in realtà , dottrine e credenze differiscono in modo significativo da ciò che la religione madre di fatto insegna. Così per esempio nell'ambito delle sette cristiane abbiamo, in America, gruppi come i Testimoni di Geova che casualmente sono anche classificati come setta millenarista. Come vedi caro Aldo la situazione è molto complessa. Purtroppo, come sostengo da tanto tempo con forza, la ricerca di nuove sensazioni, la ricerca dello straordinario, la ricerca di Entità Divine e non solo, portano a situazioni molto pericolose dal punto di vista ideologico, ciò succede, come dicevo, perché oggi c’è una cattiva informazione, ci sono ancora residui di una cultura ormai obsoleta, direi pre-medievale, che comporta un allontanamento dalla realtà reale, per realtà reale intendo tutte quelle leggi inconfutabili che ci ha fornito la scienza, e tutte quelle norme comportamentali che derivano da un’Etica basata sulla nostra razionalità e non sull’Irrazionalità. Oggi c’è molto bisogno di buona informazione. In questi anni ho cercato di capire il grande “ingranaggio” che fa girare questo nostro mondo, la lettura di molti libri di autorevoli scrittori mi hanno aperto gli occhi su un mondo che molte volte è avvolto nel mistero, ma ciò si verifica solo se non si è a conoscenza di molte verità che ci nascondono i mass media. Quindi per debellare questi fenomeni, come le sette, è necessario prendere atto di alcune informazioni utili per il benessere dell’umanità. In questo mio Blog ho trattato tante tematiche relative al pensiero dell’Uomo, ti consiglierei di leggere: “Etica Laica”, “Dio e lUomo”, “Bioetica”. Forse, dopo un’attenta lettura, potrai avere le idee più chiare per quanto riguarda il concetto di Razionalità. Vai nei Tags, qui troverai le argomentazioni di cui ti parlavo. Grazie per il tuo commento, Piero
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/10/07 alle 11:14 via WEB
Grazie, molto interessante quello che scrivi. Leggerò i tags che mi hai detto. Cmq volevo aggiungere che oltre alle sette ci sono singoli individui che con le loro idee e la loro capacità di coinvolgere riescono a manipolare la mentalità di molte persone portandole lontane dalla razionalità, come tu dici. Sono testimone di casi del genere e ho imparato che per venir manipolati non bisogna per forza far parte di un gruppo, basta anche incontrare la persona sbagliata che si edifica a "santone" dell'ultima ora. Non mi sembra poi per nulla un caso che queste persone facciano come mestiere lo "psicologo", facendo torto a mio avviso anche alla serietà della figura professionale che rivestono.
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 04/10/07 alle 14:56 via WEB
ti leggero' questa sera piero..:-)
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/10/07 alle 18:51 via WEB
So che sono argomenti un po' "tosti" Perlarosadifiume, ma ti posso assicurare che sono letture edificanti, che ci fanno crescere, quindi, devo confessarti che sono tanto contento se leggerai i contenuti di questo blog. grazie, Piero
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/10/07 alle 11:32 via WEB
Secondo me le religioni degenerano quando : Ledono la libertà di espressione e di pensiero tendono a discriminare chi è di altre religioni o altri pensieri tendono a obbligare ad una fede o a dei riti si chiudono in una determinata elite sociale alienano dalla realtà sociale in cui l'individuo vive smarriscono i principi di fratellanza, carità amore e non violenza da cui hanno avuto origine organizza una gerarchia nella quale alcuni sono chiamati "padri" o "maestri", gesù diceva "..e vi fate chiamare Rabbi dalla gente..." si allontana dal principio del servizio di amore per il prossimo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/10/07 alle 11:39 via WEB
Secondo me le religioni degenerano quando : Ledono la libertà di espressione e di pensiero, tendono a discriminare chi è di altre religioni o altri pensieri, tendono a obbligare ad una fede o a dei riti, si chiudono in una determinata elite sociale, alienano dalla realtà sociale in cui l'individuo vive, smarriscono i principi di fratellanza, carità, amore e non violenza da cui hanno avuto origine, organizzano una gerarchia nella quale alcuni sono chiamati "padri" o "maestri", gesù diceva "..e vi fate chiamare Rabbi dalla gente...", si allontana dal principio del servizio di amore per il prossimo.
 
ondadgl5
ondadgl5 il 16/10/07 alle 10:12 via WEB
Per leggerti dovrei avere ore..perchè i tuoi post sono interessantissimi..vanno letti con grande cura..ritornerò...ma qui lascio un mio comm...sono stata una cattolica,sai pratica assoluta,vissuta in un collegio di suore..quante diversità fuori nella reale vita,impatto difficile...una vita tremenda che mi porta achiedere:dove sei ..Tu che mi mi vuoi tanto bene...bho!...ho perso la mia fede..incontro una fede diversa.sono buddista...qui non c'è un Dio..nessuno solo noi e l'universo..credere in se stessi..anni di percorso che portano a capire tante cose e quante domande..le risposte..no le ho trovate..o meglio guardando gli occhi di bambini africani nelle slums..o donne,torturate..ingiustuzie..sentivo che se ci fosse Qualcuno che avesse a cuore tutto ciò...anche piccoli passi ..piccolissimi..sarebberpo stati fatti..ed invece....tante guerre per una religione ..per una fede..per Chi?..non credere anche nel buddismo vi è una divisione,e quasto a me fa male..perchè non capisco dove sta la differenza..se io pratico in sezan ed i monaci a fuior di loto..se io prego ad alta voce ed i maonaci in mantra meditativo...il resto è identico le regole uguali..il cuore è quello..ed io ora no faccio più distinzioni ..eseere uguali .per me significa che io sono africana,mussulmana pellerossa..e via dicendo...forse sono anch'io un pò diversa..sorriso
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 18/10/07 alle 11:58 via WEB
Ti ringrazio Ondadgl5. Puoi leggere con calma quanto ho scritto e puoi intervenire quando vuoi, ho cercato con questi post di aprire delle tematiche importanti per sensibilizzare più persone possibili. Come hai potuto capire dai miei post, cerco di trattare queste tematiche lontano da influssi politici e religiosi, sto cercando infatti di concentrare il tema di base sull’etica laica. C’è una ragione di fondo per cui tratto di etica laica anziché di religioni e di politica. Nelle religioni ci sono molte etiche diverse, molte filosofie diverse, molte ideologie diverse. Nella politica attuale sappiamo che non esiste più una morale, ma solo interessi di tutti i generi. Quello che ci rimane è la morale, l’etica laica, che ci consente di capire quello che è bene fare da quello che è male, (razionalità umana), però tutto questo in chiave universale e cioè: se esiste un’etica o una morale, questa deve essere uguale per tutti gli abitanti della terra. A prima vista la cosa può sembrare un’utopia, ma se vai a leggere il capitolo: “Etica Laica”, capirai quanto sia importante questa trasformazione culturale basata sull’etica laica. Non mi dilungo più di tanto, vorrei solo che leggessi questo capitolo, è molto complesso spiegarti in una semplice risposta tutto quello che ho scritto sull’etica laica. In ogni modo ti ringrazio tantissimo per il tuo commento, sei stata molto gentile. Un caro saluto, Piero
 
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