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Razionale e Irrazionale (4° Capitolo Ricerca)

Post n°74 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da Piero_Calzona
 

RAZIONALE E IRRAZIONALE 

 viaggio tra falsità e necessità culturali: ( superstizione – mito – rito – sacro )

(Dodicesima  parte)

 

LA SFORTUNA E IL DESTINO

Dal punto di vista scientifico il destino, e quindi la fortuna e la sfortuna, sono fatti che rientrano nel concetto di probabilità; in pratica tutto sarebbe riconducibile a un insieme casuale di coincidenze che determinano un certo effetto. Spesso non considerando che è l’uomo, con la sua razionalità o irrazionalità e la sua emotività, a essere l’evento esterno; in pratica a risultare l’artefice dalla modifica dell’ideale andamento causa – effetto.

Ma c’è di più

La superstizione sarebbe un rimedio necessario, una sorta di effetto placebo per portare sul piano della realtà un’angoscia che tormenta la nostra mente. Da alcuni dati statistici è emerso che il 78 % degli europei afferma che non ci sono metodi per combattere la sfortuna; il 19 % si avvale di amuleti, talismani, riti collettivi e personali e solo il 3 % ignora il problema. Non sono dello stesso parare i matematici e i fisici. Ci sarebbero fattori esterni ben precisi alla base di questi nostri drammi quali la sfortuna. Un complicato insieme di equazioni regola la nostra vita, ma in alcuni casi pare impazzito perché un piccolo, insignificante fatto può mutare drammaticamente un sistema a lungo termine. Un battito d’ali di una farfalla ( effetto farfalla ) a New York può provocare una tempesta a Pechino; è la teoria del caos o complessità che rientra negli studi della fisica della materia, elaborata dai matematici e considerata una delle grandi rivoluzioni scientifiche del XX secolo, pari alla fisica quantistica. I matematici la chiamano anche teoria delle catastrofi; noi la sperimentiamo ogni giorno e la chiamiamo sfortuna, ma nella sostanza le cose non cambiano.

Siamo giunti cosi nel mondo dell’indeterminazione, almeno per quanto riguarda soprattutto gli eventi naturali, pioggia, uragani, terremoti, ecc. mentre alcuni dei fattori della nostra vita quotidiana possono essere cambiati dalla nostra volontà, dal nostro libero arbitrio, indipendentemente da fattori puramente deterministici, che scaturiscono da una cultura arcaica erronea e non più supportata da leggi e discipline scientifiche nuove.  

Nella simbologia mondiale, per quanto riguarda il significato superstizioso verso un animale, un oggetto, una cosa, assistiamo ad un fenomeno da prendere seriamente in considerazione, infatti, non tutti i popoli del mondo danno lo stesso significato superstizioso allo stesso animale e alle stesse cose, ma ognuno, in funzione delle proprie credenze popolari da il suo. Quello che in Europa ha un certo credo superstizioso per l’Oriente ed altri popoli ha un significato completamente diverso, da ciò si può desumere l’inconsistenza del fenomeno come mezzo per predire il futuro o avere degli effetti così potenti da influenzare la vita di una persona.

 

Un Dio cosi grande, nella creazione dell’universo, non può dettare delle cose cosi stupide come la superstizione. Gli studi antropologici, etnologici e i reperti archeologici ci dicono, inequivocabilmente, che tutta questa fantomatica costruzione culturale deriva dall’ignoranza, dalle paure, dall’angoscia che l’uomo ha sempre avuto. Oggi abbiamo gli elementi necessari per sconfiggere questi modelli culturali, queste vecchie credenze inutili, che si sono tramandate fino a noi attraverso una cultura oscurantista. Adesso c’è la scienza moderna con le sue dimostrazioni inequivocabili a farci aprire gli occhi su una realtà diversa, non quella basata sull’irrazionale, ma su quella razionale. Certo è molto difficile sconfiggere una cultura che dura da millenni, ma c’è sempre un inizio.

 

(Fine dodicesima parte)

 

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Commenti al Post:
cuorepulito1958
cuorepulito1958 il 10/12/07 alle 10:38 via WEB
Molto interessanti queste tue ricerche, questi tuoi studi. Bravo Piero!!! ;-) Un abbraccio fraterno. Corrado
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/12/07 alle 11:24 via WEB
Grazie Corrado, il tuo commento mi riempie di gioia, perché ciò che sto portando avanti in questo blog mi suggerisce che non è vano, sono molto contento. Un caro saluto, Piero
 
amicagio.a
amicagio.a il 10/12/07 alle 10:39 via WEB
Ma che superstizione, ma che sfortuna.... Io credo che ognuno di noi si costruisce un cammino, e non parliamo di destino o casualità, siamo noi ad interagire con quello che ci circonda e a creare quello che poi ci accade... è un continuo accavallarsi di decisioni, di parole dette e non dette che creano il nostro modo di essere, creano la nostra immagine agli altri, creano il nostro percorso di vita.... Dovremmo solo imparare a vivere noi stessi con più serenità accettando le conseguenze delle nostre azioni....e tutto sarà sempre più facile... Bello il tuo blog, interessante quello che scrivi un bacio Giò
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/12/07 alle 11:44 via WEB
Grazie Giò per il tuo commento, sei molto gentile. Hai centrato il problema con estrema semplicità. Se ci fossero tante persone come te, che ragionano con la propria testa, forse il mondo sarebbe diverso. In effetti in questa mia ricerca sto cercando, con prove alla mano, di smascherare tutto quello che ci è stato ereditato dai nostri antenati, quando ancora la cultura era improntata sulla paura, sulle angosce, sull’ignoranza. Oggi con l’avvento della scienza molte cose sono cambiate, perché inequivocabilmente dimostrate, ma purtroppo ancora adesso molte persone continuano a credere nelle arti divinatorie, nell’astrologia, nel destino, nella sfortuna. Nel capitolo del determinismo scientifico mi pongo una domanda: se tutto è predeterminato, che senso ha il libero arbitrio??? E’ come se ci fosse qualche Entità Divina che muove i fili della nostra esistenza. Ciò ci porta a pensare che un mondo basato sulla determinazione delle nostre azioni è un mondo da non prendere in considerazione, in questo caso è giusto cambiare gli eventi della nostra vita con la nostra consapevolezza, la nostra razionalità, le nostre decisioni. Un caro saluto, Piero
 
paolad1
paolad1 il 10/12/07 alle 11:03 via WEB
Buon giorno Piero, sai fino a qualche anno fa avrei sicuramente detto che la razionalità vince su tutto e che noi siamo artefici della nostra vita......ma oggi dopo fatti accertati e accaduti realmente comincio sinceramente a dubitarne anche se non credo che sia già tutto scritto, sarebbe assurdo^____^ ti leggo spesso e volentieri anche se a volte non lascio commenti trovo il tuo blog interessente e ben scritto Paola
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/12/07 alle 12:03 via WEB
Intanto ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Paola. Per quanto riguarda le tue affermazioni, oggi come oggi non ci sono delle prove tangibili per affermare che esistono il destino, la sfortuna, le superstizioni, e facili enunciati nel mondo dell’irrazionale, tutt’altro. Intanto cercherò di darti degli input importanti su cui bisogna soffermarsi per capire bene il problema. Il destino richiama i concetti fondamentali del determinismo scientifico, che ho già trattato, vedi tags “Determinismo Scientifico”, concetti che annullano ogni possibilità di libero arbitrio e ogni possibilità di cambiare gli eventi della vita con la propria volontà. Detto ciò, se dovesse essere vera la filosofia sul destino, tutta la nostra libertà di pensiero e nell’agire sarebbe vana, perché destino significa anche che tutto è scritto, tutto è predeterminato. Il libero arbitrio ha una grande rilevanza in teologia. Uno dei dogmi fondamentali della teologia cristiana sostiene che Dio è onnisciente e onnipotente, e che ogni azione umana è predeterminata da Dio. La dottrina della predestinazione, il corrispettivo teologico del determinismo, sembra escludere l’esistenza del libero arbitrio. Poiché moralità e astensione dal peccato sono elementi fondamentali dell’insegnamento cristiano, com’è possibile che gli individui siano moralmente responsabili se si accetta la predestinazione? Che senso ha la vita se tutto è predeterminato? Dovremmo immaginare un Dio che fa da burattinaio, che muove i fili della nostra esistenza, portandoci dove egli vuole, farci fare quello che vuole, ma è troppo banale pensare che un disegno della natura cosi grande si riduca alla semplice determinazione delle nostre azioni!!! Un caro saluto, Piero
 
   
paolad1
paolad1 il 16/12/07 alle 11:47 via WEB
grazie a te Piero per avermi risposto, e no io non pensavo a Dio quando ho espresso il mio pensiero, anche se sono credente, pensavo invece a quelle persone che riescono in qualche modo a manipolare la vita altrui, a spingerti in qualche modo a farti travisare cose inesistenti per i loro tornaconti personali facendoti credere in un momento difficile di percorso di vita che si stiano prodigando per te mentre invece quando ti rendi conto che ti stanno imbrogliando è già tutto compiuto........non so se il mio pensiero sia logico ma una volta che ci si rende conto dell'imbroglio si rimane sfiduciati sia di fronte al libero arbitrio che nel credere che esista qualcosa al di sopra di noi e nel contesto in cui stiamo vivendo quando ci si rende conto di ciò rimane soltanto il desiderio di vendicarsi visto che non esiste più nè giustizia divina nè umana ma solo il libero arbitrio di ognuno di noi^_______^
 
mondoaparte2007
mondoaparte2007 il 10/12/07 alle 11:04 via WEB
un grande apprezzamento per questo blog Con stima Valter
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/12/07 alle 12:05 via WEB
Grazie Valter, sei molto gentile, un caro saluto, Piero
 
infinitylive
infinitylive il 10/12/07 alle 16:45 via WEB
inanzitutto ti saluto....e ti chiedo se andresti fuori post x me!io vorrei che mi accennassi qualcosa sul Santo Graal e i templari.....potresti fare un nuovo post dedicato a questo.
 
grazia.pv
grazia.pv il 13/12/07 alle 14:13 via WEB
A questo propposito, ricordo che da bambina, mia madre mi vietava di passare sotto una certa arcata, perchè portava sfortuna (io ci passavo lo stesso). Poi ho scoperto il motivo di questa credenza. Una volta venivano eseguite le pene capitali nella piazza, proprio in quel punto, dove c'era un ufficio dei carabinieri, da lì è nata tutta la storia. Ciao.
 
cassy1980
cassy1980 il 15/12/07 alle 09:48 via WEB
Sono d'accordo tuttavia, se chi porta l'amuleto vi crede, tenederà a sentirsi più sicuro e fortunato, facendo di conseguenza meno errori. La mente influenza enormemente la realtà circostante.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 15/12/07 alle 13:24 via WEB
E’ vero quello che dici Cassy1980, l’influenza psicologica sulle persone a volte è determinante. Ma quello che bisogna cambiare, è il modo, l’approccio, con la realtà. Una persona determinata e razionale, intendo tutti quelli che pensano con la loro testa, non hanno bisogno di amuleti. Tutto quello che si manifesta nella mente di tanta gente, affidandosi alle arti divinatorie, agli amuleti, a credenze di ogni genere, fa parte di una cultura che sa ancora di medioevo, non per niente, come è ben spiegato in questo capitolo, questa cultura ci è stata ereditata dai nostri avi, quando ancora la cultura scientifica era ancora un tabù. Con questo voglio confermare ciò che ho scritto in questo capitolo, ci vorrà del tempo, ma è necessaria una sorta di rivoluzione culturale, per poter effettivamente cambiare questa situazione “oscurantista” nel vero senso del termine. Ti ringrazio per il gentile commento, un caro saluto, Piero
 
gabriele317
gabriele317 il 07/01/08 alle 11:24 via WEB
ciao, passi spesso dal mio blog, io invece ho letto un po del tuo... è bello vedere che c'è qcn che parla volentieri di argomenti scottanti...bravo continua cosi.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 10/01/08 alle 09:47 via WEB
Ti ringrazio Gabriele317, un caro saluto, Piero
 
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