Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

Verità...

Alla ricerca di soluzioni comuni per la pace e la libertà nel mondo

 

 

« Bioetica (La Famiglia)Bioetica (Aborto) »

Bioetica (Riproduzione Assistita)

Post n°41 pubblicato il 20 Maggio 2007 da Piero_Calzona
 

Prima di affrontare il problema dal punto di vista biologico è d’obbligo tracciare un quadro per quanto riguarda l’esigenza di questa pratica di procreazione che si è venuta a creare in questi ultimi anni con l’avvento di nuove tecniche dell’ingegneria genetica. 

Ci sono tante donne, sposate, non sposate, credenti, non credenti, omosessuali, che nella loro esistenza hanno desiderato e desiderano avere un figlio, ma questo non è stato possibile, perché alcune erano sterili, altre non volevano avere rapporti sessuali “ come le lesbiche “, altre voglio vivere da sole, quindi vi è una impossibilita oggettiva a non poter procreare.

Facciamo riferimento alla coppia tradizionale, ( per coppia tradizionale intendo, un uomo e una donna in un contesto di cultura cattolica, quindi regolarmente sposati e accettati moralmente dalla chiesa e dallo Stato ), Questa coppia ha il privilegio di vivere una vita felice, perché la loro “normalità”, ( per normalità intendo la possibilità fisiologica di procreare ), gli consente di avere dei bambini.

Questo è il quadro classico di una famiglia che, come si diceva prima, è accettato dai canoni della chiesa cattolica. A questo punto direi: una famiglia modello, formata da un uomo, da una donna, da bambini, da una casa, cioè tutti gli ingredienti per essere in regola con le esigenze di “questa nostra cultura, difatti una famiglia che ha queste caratteristiche viene accettata dalla Cultura Dominante. Ma andiamo a verificare alcuni aspetti che si discostano da questo modello, prendiamo in considerazione una famiglia dove l’uomo o la donna non hanno le caratteristiche fisiologiche di procreare, ma nonostante ciò la coppia desidera avere un bambino. Al momento attuale secondo le regole restrittive e dogmatiche che la chiesa cattolica impone con prepotenza, una coppia secondo quest’ultimo modello non può ricorrere alla procreazione assistita o artificiale perché secondo l’etica ecclesiastica, si tratta di peccato mortale, la stessa cosa vale per le persone non sposate, per gli omosessuali, per le donne sole, la chiesa ammette la procreazione solo ad “esseri perfetti” fisiologicamente, mentre fa una brutale discriminazione di tutti quei casi che non rientrano in questo modello che a mio avviso è fuori da ogni tempo.

Cosa ne pensa la chiesa su un fatto biblico, ( e ce ne sono stati tanti ), quando Abramo, il primo Patriarca, ha avuto un figlio dalla schiava Agar con il pieno consenso della moglie Sara? 

Partendo dal presupposto che tutti dobbiamo avere pari dignità, perché una coppia non sposata,  gli omosessuali o una coppia sterile non possono beneficiare di questo straordinario privilegio che oggi la scienza ci offre? Perchè la chiesa cattolica e molte altre religioni precludono questa unica possibilità di procreazione e rendere felici tante donne e uomini che non hanno nessuna colpa di essere impossibilitati a procreare?

Perché negare la possibilità di avere un bambino a chi ha veramente voglia di averlo?

Sono domande senza risposta, perché le leggi cosiddette eterne impediscono il naturale decorso di una evoluzione culturale che ha bisogno invece di una visione più razionale nel modo di concepire la morale, c’è bisogno urgente  di cambiare  in fretta  una mentalità e una cultura che ha ancora il sapore medioevale e che preclude  anche l’unico motivo di questa esistenza, quella di avere dei bambini. 

Evoluzione della scienza

Oggi l’ulteriore miglioramento negli studi della fecondazione assistita ha portato alla nascita di diecine di metodologie diverse.  

La fecondazione può essere attuata in vivo ( direttamente nel corpo della donna) o in vitro

( extra corporea, in breve FIVET ) : si parla di fecondazione omologa ( AIH ) quando il seme appartiene al partner della donna, e di fecondazione eterologa ( AID ) quando il seme proviene da un donatore esterno alla coppia. 

Mentre già con la fecondazione omologa si pone un problema a livello legislativo, ( cosa si intende per coppia? ), quella eterologa può produrre situazioni più variegate che non sempre vengono accettate: esempiflicando al massimo, i problemi nascono soprattutto dall’eventuale anonimato del donatore, dall’inseminazione post – mortem e dalla richiesta formulata da una donna sola, o anziana o da una coppia lesbica.

Le tesi cattoliche

Fin dal XIX secolo il Vaticano è stato sollecitato ad esprimere sull’argomento: commissioni pontificie, il sant’uffizio e diversi Papi non hanno che ripetere, passivamente, il loro diniego.  

Inizialmente il “no “ cattolico era motivato soprattutto dalla tesi che questo sistema di procreazione non sia naturale, ovvero non avvenga secondo le leggi immutabili stabilite dal Creatore, con le quali è peccato mortale interferire.  

La successiva introduzione e diffusione della fecondazione in vitro ha scatenato la chiesa cattolica anche su un secondo versante: quello del congelamento e della distribuzione degli embrioni prelevati in soprannumero allo scopo di aumentare le possibilità di riuscita della fecondazione. Per il Vaticano l’embrione come abbiamo già detto è una persona umana, pertanto la fecondazione in vitro è paragonabile all’aborto procurato.  

Anche se secondo l’organizzazione mondiale della sanità la gravidanza inizia solo al momento dell’impianto dell’embrione ( 14 giorni dopo il concepimento ), la congregazione per la dottrina della fede ha ufficialmente ribadito che  “ non spetta alle scienze biologiche dare giudizio decisivo su questioni propriamente filosofiche e morali, come quella del momento in cui si costituisce la persona e quella della legittimità dell’aborto “. 

Alcuni dati importanti sulla fecondazione artificiale

La sterilità di coppia in Italia raggiunge oramai cifre da brivido: oltre una coppia su cinque non è in grado di assicurarsi una discendenza, una percentuale che tende ad aumentare di anno in anno. Con queste premesse, già oggi 300 strutture italiane praticano la fecondazione assistita; si stima che tra le 50.000 e le 70.000 coppie si rivolgono a questi centri, e che oltre 100.000 siano i pre – embrioni custoditi nei criocongelatori.

Stiamo quindi parlando di un fenomeno di massa, che come tale deve essere considerato. 

Le tesi cattoliche sono facilmente smontabili, moralmente possono pensarla come vogliono e giudicare anche ininfluente il parere della scienza, resta il fatto che queste tesi sono rivolte solo alla popolazione cattolica ( circa il 17 % della popolazione mondiale e l’80 % - nominale di quella italiana ), e non si capisce per quale motivo dovrebbero essere applicate a tutta le popolazione: nessuno, ovviamente, si è mai sognato di imporre tali pratiche a donne e coppie non consenzienti. 

La fecondazione artificiale è una libera scelta e pertanto un Stato laico non deve basarsi sulla morale di una parte della sua popolazione per frapporre divieti ad una pratica volta, fino a prova contraria, a superare i problemi di sterilità e di infertilità di una coppia. 

Quanto alla eventuale sofferenza che proverebbe il bambino nel non conoscere il padre biologico, è facile constatare come tali difficoltà siano riscontrabili, anche in questa circostanza, nel caso dell’adozione. L’alternativa per il bambino è tra il non nascere ed il nascere attraverso la fecondazione eterologa: difficile quindi individuare un danno in questo.  

Sulle donne sole e/o lesbiche che intenderebbero accedere alla fecondazione eterologa, alle quali una coppia una certa corrente di pensiero ( soprattutto cattolica ) non vorrebbe concedere tale possibilità, si può rilevare come, nella stragrande maggioranza dei casi, esse potrebbero comunque raggiungere lo scopo attraverso un rapporto eterosessuale tradizionale: dovremmo quindi vietare anche queste gravidanze?  Dovremmo conseguentemente considerare illecito il figlio di una ragazza madre? Un discorso valido, a maggior ragione, per l’inseminazione post – mortem.  

In definitiva, bisogna considerare la fecondazione assistita un nuovo metodo riproduttivo, alternativo a quello tradizionale: visto sotto quest’ottica, non è altro che una possibilità in più per raggiungere lo scopo a cui aspira una coppia e cioè avere un bambino a cui voler bene.

 

 
Rispondi al commento:
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 20/05/07 alle 17:35 via WEB
Ti ringrazio tantissimo Orsetta66 per aver espresso il tuo pensiero, purtroppo la Bioetica è una disciplina nuova, moderna, ha circa 60 anni di vita, è nata proprio per cercare di risolvere tutti questi problemi che si sono venuti a creare con l’evoluzione del pensiero umano e con l’avvento di nuove tecniche che la biologia sta mettendo a disposizione per il benessere del Genere Umano. Purtroppo in Italia e in molte nazioni del Mondo non ci sono delle regolamentazioni o leggi ben precise per affrontare questi problemi così complessi, quindi oggi c’è una grande confusione, soprattutto nel campo dell’Etica. In Italia, purtroppo, la situazione è ancora più complicata, perché oltre a non essere protetti da leggi (perché non esistono), siamo sotto l’influsso del Vaticano che neutralizza in modo drammatico questa libertà di pensiero, e quando parlo di libertà di pensiero mi riferisco alla nostra consapevolezza, alla nostra razionalità, ad una Bioetica Laica, lontano da influssi politici e religiosi. Nonostante le grandi lotte ideologiche Laiche di straordinari personaggi come Umberto Veronesi, siamo ancora in una fase embrionale della situazione di Bioetica in Italia, perché siamo fortemente ostacolati da una ideologia conservatrice, religiosa, obsoleta, pre-medioevale. Ciò comporta una forte divergenza di punti di vista etico-sociale ed una conseguente stasi di questi problemi, che prima o poi, con il Vaticano o senza, bisogna assolutamente risolvere. Spero solamente che questo Stato, in quanto Stato Laico, possa al più presto avere delle leggi ben precise, ma su questo ho molti dubbi, come ho detto prima l’influsso politico-religioso su queste tematiche così importanti è molto forte… Un caro saluto, Piero
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

INFO

 

Un blog di: Piero_Calzona

Data di creazione il 14/03/2007

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 147
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lfoschiaA.Passerinioamodio1940StelvioSciutoeric65vvetrifascettomicelienza82newsinedicolafabioroberto.paolimarialuisatomasrosa.ferrecchiaassholebreakersolo_nei_tuoi_occhidaloi1954nadiacappa
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

LE MIE FOTO

"...Se nel mondo si potesse comunicare solo con le immagini, forse vivremmo in un mondo magico, costituito prevalentemente da sensazioni bellissime. Forse l'umanità avrebbe una dimensione diversa, una dimensione dove prevarrebbe di più l'amore, la comunicazione espressiva, le emozioni, il senso dell'estetica, forse anche un pizzico di buon senso, cosa che attraverso la comunicazione verbale a volte manca...".

immagine 

immagine

immagine

immagine

immagine

 

OFFICIAL SITE PIERO CALZONA

GALLERIA FOTO

REPORTAGE PONENTE LIGURE

REPORTAGE LEVANTE LIGURE

LE MIE FOTO 2

 

LE MIE FOTO 3

 

LE MIE FOTO 4

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963