Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

Verità...

Alla ricerca di soluzioni comuni per la pace e la libertà nel mondo

 

 

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Razionale e Irrazionale (4° Capitolo Ricerca)

Post n°71 pubblicato il 29 Novembre 2007 da Piero_Calzona
 

 

 RAZIONALE E IRRAZIONALE 

 viaggio tra falsità e necessità culturali: ( superstizione – mito – rito – sacro )

(Nona  parte)

 

“C’è un bisogno innato di credere ? 

Ma se l’informazione è determinante nel creare tra il pubblico una disponibilità a credere nei fenomeni paranormali, esiste anche in ogni individuo un bisogno innato di credere in qualcosa di trascendente, in qualcosa che superi la dimensione fisica ? Esiste cioè una specie di irrefrenabile spinta interna che fa parte della stessa natura umana ?

Si potrebbe rispondere facilmente di no a questa domanda con una constatazione molto semplice: il mondo è pieno di gente che non ha assolutamente questo bisogno di credere nel trascendente. Se fosse una necessità connaturata all’uomo dovrebbe essere comune a tutti ( cosi come è comune a tutti gli uomini il bisogno di aria, cibo, sonno, ecc.), invece non lo è : e questo costituirebbe già la prova che non si tratta di una necessità interna, ma di un bisogno creato dall’ambiente, cioè dall’educazione ( e dall’informazione ). Quindi alla domanda : “ l’uomo ha bisogno di credere nel trascendente ? “ la risposta potrebbe essere : “ non l’uomo, ma certi uomini “. Cioè coloro che, per una serie di ragioni, hanno sviluppato questo bisogno personale. Altri uomini hanno invece espresso la loro fede in altri ambienti : per esempio in un credo di tipo filosofico, morale politico o scientifico. Probabilmente si potrebbe dire che ogni uomo ha soprattutto bisogno di avere un contesto nel quale riconoscersi e nel quale credere: e partendo da questo ecosistema mentale muoversi alla ricerca ( personale ) della libertà.”

Del resto ci sono domande ancora più semplici alle quali gli scienziati non sanno dare risposta, mentre invece i veggenti e i chiromanti sono in grado si farlo: per esempio sapere se un affare andrà bene, se un amore sarà fortunato, o se ci sarà una grave malattia in famiglia, o se un’eredità è in vista e tante altre cose che la scienza non è in grado di sapere, ma noi, come si diceva prima, non viviamo in un mondo deterministico dove tutto è scritto, viviamo in un mondo indeterministico dove siamo noi con la nostra volontà a cambiare le cose.

Ma evidentemente l’informazione non è sufficientemente efficace per cambiare questa società. Poco importa se le risposte sono giuste o sbagliate, vere o inventate: l’importante è che l’individuo abbia delle risposte. E che siano confortanti. Per questo molta gente vuole credere ai medium, ai veggenti, ai fenomeni paranormali: il loro obbiettivo non è di verificare se si tratta di cose vere oppure no, se sono fenomeni genuini o soltanto illusioni, ma piuttosto di avere una speranza per l’avvenire, di ascoltare storie meravigliose, tralasciando una realtà che invece avrebbe bisogno di un aiuto collettivo, razionale, etico, per risolvere alcuni dei problemi reali che assillano l’uomo dall’alba della nostra civiltà.

Voglio a questo punto raccontare un piccolo episodio che si è verificato durante la scelta dei libri per poter continuare questa ricerca: nelle molte librerie che sono stato la scelta non è stata cosi facile, il motivo è molto semplice, nella sezione relativa alle scienze del paranormale o pseudoscienze ho trovato montagne di libri che si occupano di queste discipline irrazionali, ma pochissimi libri che trattavano dello smascheramento e delle falsità di queste discipline. Lo stesso fenomeno lo vediamo ogni giorno nei mass media, ci sono decine e decine di trasmissioni televisive e articoli sui giornali che invogliano la gente a partecipare a questa cultura dell’irrazionale. Questo piccolo episodio non è cosi banale come può sembrare, ma penso sia l’essenza del problema che sta alla base di una falsa cultura. Sognare è molto bello, da all’uomo quella speranza che serve a superare grandi ostacoli che sono sempre presenti giorno dopo giorno, ma penso che ci siano anche altri modi per sognare nel nostro mondo reale. Queste speranze le possiamo ricercare nella vera cultura, nella conoscenza del nostro mondo reale attraverso la nostra sensibilità, attraverso un’analisi di un Pianeta che ha bisogno di persone che hanno voglia di costruire una società unita, leale, basata su un’etica giusta per tutti. L’astrologia come tante altre discipline pseudo-scientifiche sono pura illusione, è la parte egoistica dell’uomo che viene soddisfatta, non c’è niente di costruttivo in questo modo di pensare, il vero scopo della nostra vita è quello di conoscere e di riconoscere le cose vere da quelle false. Dare un senso logico alla nostra vita non significa non sognare, ma sognare in maniera diversa. Considerare che vivere in pace ed avere rispetto e tolleranza per tutti i popoli del nostro mondo potrebbe essere un’autentica risoluzione, è forse questo il più grande sogno e la più grande speranza del nostro futuro.

(Fine nona parte)

 

 
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Piero_Calzona
Piero_Calzona il 30/11/07 alle 00:02 via WEB
Tutto ciò che non è dimostrabile con la nostra logica e con la nostra razionalità è per me trascendente. Con l’avvento di Galileo Galilei, circa quattrocento anni fa, è crollata la filosofia antropocentrica, in quanto con le nuove scoperte scientifiche e il nuovo metodo di misurazione e riproducibilità dei fenomeni, la Fisica ha potuto dimostrare finalmente l’inconfutabilità delle leggi della Fisica. Un fenomeno fisico è vero se questo obbedisce alle regole della riproducibilità del fenomeno, altrimenti le teorie sono pure congetture, per quanto possono essere dimostrate dai calcoli matematici. Roger Penrose e Stephen Hawking, il primo, matematico di fama mondiale, il secondo, uno dei fisici teorici più autorevoli del nostro secolo, hanno lavorato per anni sulla teoria dei Buchi Neri, esattamente sull’orizzonte degli eventi, ma per quanto i calcoli matematici possono aver dato dei risultati esatti la teoria non si può dimostrare perché essa non può essere riproducibile, in questo caso non essendo il fenomeno riproducibile rientra in quella sfera che la Fisica chiama congettura. In questo mio capitolo “Razionale e Irrazionale” cerco di spiegare la differenza tra vera scienza e pseudoscienza, La scienza è un modo per ottenere conoscenze di base a osservazioni obbiettive. Per osservazioni obbiettive si intendono osservazioni fatte in modo tale che persone con percezione normale, possano giungere allo stesso risultato. L’oggettività è la sola caratteristica che contraddistingue ciò che è la scienza da ciò che non lo è. La scienza tratta fenomeni che sono a disposizione di tutti: non può trattare fenomeni che possono essere osservati da una persona sola o da poche. Un altro elemento caratteristico del mondo scientifico, a differenza di altri sistemi di conoscenza quali la religione o il senso comune, è il costante mettere in dubbio le proprie idee: non esistono idee sacre o intoccabili; nuove scoperte, che devono poter essere verificabili e ripetibili da chiunque, possono portare a modificare le concezioni precedentemente ritenute vere. Le pseudoscienze sono quelle teorie, se non addirittura vere e proprie discipline, che in apparenza sembrano possedere i canoni della scientificità, ma che, ad un esame più attento, si rivelano invece profondamente diverse dalla vera scienza. Le pseudoscienze possono nascere sia all’esterno che all’interno degli ambienti scientifici ufficiali. Quelle che nascono all’esterno sono vere e proprie discipline autonome e si contrappongono alla scienza ufficiale, a volte criticandola perché non considera certi fenomeni o certi aspetti della realtà: ( i poteri della mente, le forze psichiche, energie e fluidi misteriosi, ecc.), a volte accusandola di arroganza e di incomprensioni nei loro confronti. Quelle che nascono all’interno della stessa scienza di solito consistono in singole teorie, relative a discipline ufficiali esistenti, e, trattandosi di “deviazioni” interne alla stessa scienza, vengono indicate con il nome generico di “scienze patologiche”, nascono in genere da persone che si considerano scienziati, ma che in realtà come tutti gli esseri umani sono animati da aspirazioni, desideri, sentimenti ed emozioni, per alcuni, il desiderio di affermazione personale viene prima del desiderio di verità e conoscenza. In casi simili è possibile che la competitività, l’orgoglio e anche la superficialità possano sfociare in veri e propri abbagli scientifici, in casi simili, il chimico statunitense Irving Langmuir parla appunto di “scienza patologica”, ovvero di pseudoscienza che si verifica all’interno del mondo scientifico. Talvolta alcuni scienziati possono arrivare a rendersi colpevoli di vera e propria frode intenzionale. Esempi se ne contano a decine, alcuni dei quali li abbiamo trattati nel capitolo “ cos’è la vita “, scienziati che hanno la pretesa di scoprire cos’è la coscienza, scienziati che attraverso una disciplina come la sociobiologia e l’eugenetica cercano di porre l’uomo alla stregua di oggetti da supermercato. Con la clonazione e la modificazione genetica questi pseudoscienziati si sono addentrati nei labirinti della biologia senza sapere a quali risultati vanno incontro. Questa osservazione deriva dal fatto che la natura nella sua evoluzione degli esseri viventi, quindi nelle modificazioni genetiche, ha impiegato milioni di anni. In questo capitolo comunque ci sono tutti gli elementi per confermare che queste pseudoscienze, come ad esempio l’astrologia, sono da considerarsi non credibili o attendibili, per tanti motivi che sarebbe troppo lungo e ripetitivo elencare. Ho diviso questo capitolo in quattordici parti, per questioni di spazio, quindi il tema è abbastanza complesso, se avrai voglia e tempo di leggerlo te ne sarei grato. Un caro saluto, Piero
 
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