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Razionale e Irrazionale (4° Capitolo Ricerca)

Post n°69 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Piero_Calzona
 

RAZIONALE E IRRAZIONALE 

 viaggio tra falsità e necessità culturali: ( superstizione – mito – rito – sacro )

(Settima parte)

 

L’ASTROLOGIA  

Tra le pseudoscienze, l’astrologia è sicuramente quella che gode di maggiore diffusione e consensi. Alla base di tale disciplina c’è l’idea che gli astri influenzano la vita umana : un’affermazione che, se vera, sarebbe in netto contrasto con tutto ciò che la scienza ha scoperto finora. Secondo la fisica, infatti, le uniche influenze che i corpi celesti possono esercitare su di noi sono di tipo gravitazionale, oppure consistono in vari tipi di radiazioni, tra cui la luce visibile, che esse possono emanare: niente di paranormale dunque.

 

STORIA DELL’ASTROLOGIA  

E’ ormai consuetudine che durante i giorni di inizio anno, lo schermo televisivo e le pagine di molti periodici siano invasi dalla comparsa delle previsioni dei più noti astrologi contemporanei. E’ pur vero, però, che seppure l’avvento di un nuovo anno sembra rappresentare l’occasione propizia per un’intensificazione delle previsioni astrologiche, non trascorre giorno, settimana o mese che i mezzi di informazione, insieme alla cronaca, vorrebbero trasmetterci anche notizie circa il nostro destino così come gli astri lo rivelerebbero. Statistiche attendibili affermano che se la metà degli italiani consulta l’oroscopo, il 30% dichiara di crederci.  

L’astrologia, dunque, è una credenza diffusa, di cui - prima di dare una valutazione  occorre comprendere le origini e i presupposti.  

UN PO’ DI STORIA

L’astrologia è definibile come lo studio dell’influsso che gli astri (Sole, Luna, pianeti e stelle) dovrebbero esercitare sugli eventi che accadono sulla Terra. Gli astrologi ritengono che la posizione occupata dagli astri nel momento della nascita di una persona, così come i loro successivi movimenti, determinino sia il carattere che il destino di quella persona. Essa è una pratica che ha origini antichissime anche se non ben definite, probabilmente si sviluppò in modo indipendente in diverse civiltà. I Caldei, che abitavano in Babilonia (l’attuale Iraq), svilupparono una forma originale di astrologia già nel 3000 a.C., in seguito la propagarono in Egitto, Asia Minore, Grecia e Roma; i cinesi, invece, cominciarono a praticare l’astrologia prima del 2000 a.C., mentre altre forme si svilupparono nell’antica India e tra i Maya del Centro America. Probabilmente lo spunto comune che fece nascere l’astrologia - seppure in forme e contesti culturali e storici diversi - fu la constatazione che il moto di alcuni corpi celesti, e in particolare del Sole, determina il ciclo delle stagioni e il successo dei raccolti. Su questa base si può pensare che vennero sviluppati sistemi più ampi, nei quali si supponeva che la posizione o il movimento dei corpi celesti potesse condizionare ulteriori aspetti della vita. Già prima del 500 a.C. l’astrologia era diffusa in Grecia, dove filosofi come Pitagora e Platone la incorporarono nello studio della religione e dell’astronomia, fu in seguito ampiamente praticata in Europa nel corso del medioevo, nonostante le condanne pronunciate da molte autorevoli figure ecclesiastiche. Fino al XVI secolo l’astrologia e l’astronomia erano considerate scienze complementari, ma le scoperte di astronomi quali Niccolò Copernico (1473-1543) e Galileo Galilei (1564-1642) ne misero fortemente in crisi i fondamenti. Da allora la quasi totalità degli scienziati non è più disposta a considerare l’astrologia come "scienza", e questa viene nettamente distinta dall’astronomia, la quale invece è una scienza esatta che studia gli astri nella loro natura, massa , moto, movimento, costituzione e trasformazione.

 

L’astrologia si basa su un grosso errore: la costruzione di un qualsiasi oroscopo è fondata sul sistema tolemaico (elaborato da Claudius Tolomeo, 100?-170? d.C.), che vede la Terra al centro dell’universo, e tutti i cinque pianeti assieme al Sole e alla Luna che ruotano attorno ad essa. Al sistema tolemaico subentrò il sistema copernicano che pone non più la Terra ma il Sole al centro dell’universo e fu elaborato, appunto, da Copernico, le cui teorie furono convalidate nel corso dei secoli dal progredire dell’astronomia e dalla diretta osservazione dell’universo, prima tramite telescopi e poi anche attraverso i viaggi degli astronauti nello spazio. Dal punto di vista scientifico, perciò, il sistema tolemaico ha solo un valore puramente storico. Dunque, tutti i possibili movimenti che gli astrologi considerano nelle loro congetture sono solo apparenti, dal momento che si basano sull’ipotesi erronea che la terra sia ferma e tutto il resto si muova ruotando intorno ad essa.

Gli astrologi elaborano delle carte chiamate "oroscopi" (i più moderni si avvalgono per questo anche del computer), sulle quali sono riportate le posizioni che i corpi celesti occupavano all’istante della nascita di una persona. Molto importante è la posizione degli astri lungo l’"eclittica", il cammino del Sole nel suo moto apparente intorno alla Terra. Questa è suddivisa in 12 sezioni, cui corrispondono altrettante costellazioni, dette "segni" (Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci), a ciascuna delle quali gli astrologi assegnano un simbolo cui viene associato un particolare insieme di caratteristiche umane (questo sistema viene chiamato "zodiaco"). Ad ogni pianeta (tra i quali sono inclusi anche il Sole e la Luna) viene assegnato un particolare segno che dipende da dove il pianeta appare sull’eclittica nel momento della stesura dell’oroscopo. Ciascun pianeta rappresenta un aspetto di base della personalità ed ogni segno ne rappresenta l’insieme delle caratteristiche più salienti.  

Quando l’astrologo designa una persona come appartenente ad un certo segno, ad esempio al Leone piuttosto che all’Ariete, si riferisce al segno che il Sole occupa all’atto della nascita della persona, in rapporto allo zodiaco. L’oroscopo inoltre è diviso in dodici "case", le quali sono riferite al periodo delle 24 ore che la Terra impiega a compiere una rotazione attorno al proprio asse. Queste case influenzano l’andamento di certe aree della vita della persona, quali il matrimonio, la salute, il lavoro, i viaggi e la morte. Gli astrologi costruiscono le loro predizioni interpretando le posizioni degli astri rispetto ai segni e alle case dell’oroscopo.  

E’ accertato scientificamente che gli astri determinano alcuni fenomeni naturali, questo è il caso, ad esempio, della Luna che - data la sua particolare vicinanza alla terra - gioca un ruolo decisivo nella determinazione del flusso delle maree o dell’andamento delle coltivazioni. Ma l’astrologia ha ben altre pretese: essa è una forma di divinazione (predizione del futuro) e come tale comporta un insieme innumerevole di credenze più o meno superstiziose; su alcune di esse sarà opportuno soffermarsi per un’analisi.  

Innanzi tutto, bisogna notare che i segni prendono il loro nome dal disegno luminoso che le stelle sembrano tracciare nella volta celeste durante la notte. In realtà questo corrisponde semplicemente ad un’illusione ottica, in quanto la volta - a differenza di come si pensava anticamente - non è piana e le stelle che compongono i disegni a cui i segni si riferiscono sono disposte su diversi piani, addirittura a distanza di parecchi milioni di anni luce. Inoltre, attribuire ad un segno un determinato carattere, in base all’oggetto o all’animale che sembra essere raffigurato sulla volta celeste, è solo un’ipotesi fantastica, che non trova alcuna conferma scientifica. Occorre poi dire che i pianeti considerati nell’astrologia sono solo cinque, perché quando vennero formulati i fondamenti e le regole dell’astrologia, non se ne conoscevano di più. Stranamente, i pianeti che non erano visibili allora, cioè a occhio nudo, sembrano non essere influenti sugli eventi umani, lo stesso si può dire delle stelle che non erano ancora note.  

Gli oroscopi sono poi molto generici e contraddittori fra loro, per rendersi conto di questo basta leggerne diversi che si riferiscono però allo stesso segno su riviste del medesimo giorno. Determinante per l’attribuzione del segno è il momento della nascita, ma anche questo è uno dei tanti errori dell’astrologia, infatti il nascituro comincia il suo cammino di sviluppo fisico e psichico già dal concepimento e non dal momento della nascita, ed è dunque dal concepimento che egli può subire l’influenza di fattori che determinano la sua salute, la sua personalità e quindi la sua vita futura.  

Un’altra considerazione molto importante a sfavore degli astrologi è il terzo movimento della terra: Ipparco ( II secolo a.C. ) ; movimento di precessione dell’asse terrestre, in circa 26 mila anni.

L’oroscopo è legato alla data di nascita, quindi al calendario, che dipende esclusivamente dalle stagioni, quindi dall’angolo tra asse terrestre e la congiungente Terra-Sole. La quantità fondamentale è l’ “angolo”.

Il segno zodiacale è invece legato alla posizione della terra nella sua orbita attorno al sole. La quantità fondamentale è la “ posizione “. Il terzo movimento della Terra mette, giorno per giorno fuori fase angolo e posizione, smantellando il presunto legame tra queste due quantità, quindi tra oroscopo e segno zodiacale. In altre parole mentre l’oroscopo si basa da millenni su parametri sempre uguali come se la terra fosse al centro dell’universo e le stelle fossero fisse, la scienza invece ci ha insegnato che tutti i corpi celesti sono in movimento. Con la scoperta del terzo movimento della terra possiamo stabilire che la posizione dei segni zodiacali, oggi, è completamente errato rispetto a migliaia di anni fa, per effetto della rotazione dell’asse terrestre in circa ventisei mila anni.

 

(Fine settima parte)

 

 
Rispondi al commento:
maurizio121
maurizio121 il 15/10/08 alle 14:51 via WEB
"L’astrologia si basa su un grosso errore: la costruzione di un qualsiasi oroscopo è fondata sul sistema tolemaico (elaborato da Claudius Tolomeo, 100?-170? d.C.), che vede la Terra al centro dell’universo." Copernico e Keplero erano degli astrologi, oltre ad essere fautori dell'eliocentrismo, l'astrologia per funzionare non ha bisogno che la Terra sia fissa al centro dell'universo. E' vero, gli influssi astrologici si manifestano in una prospettiva geocentrica, cosi' come gli influssi scientificamente accertati. Ad esempio il Sole scalda la Terra, e le temperature massime nell'arco di una giornata si hanno intorno al mezzogiorno per una data località. Il caldo si avrebbe ugualmente se fosse il Sole a girare intorno alla Terra, è completamente indifferente che sia l'uno a girare intorno all'altro, perchè quello che conta è la posizione reciproca dei due corpi. Stesso discorso per le maree, l'alta e la bassa marea si producono quando la Luna è rispettivamente sul meridiano e sull'orizzonte locale. Un astrologo direbbe che la Luna all'ascendente e discendente produce le basse maree, mentre con la Luna al Medium Coeli e al Fondo Cielo si hanno le alte maree. L'intensità delle maree dipende inoltre dalla posizione della Luna nei segni zodiacali, ad esempio per noi italiani che viviamo nell'emisfero nord, con il transito della Luna al medium Coeli, abbiamo l'alta marea di massima intensità, quando la Luna si trova nel segno del Cancro. Se gli effetti noti della Luna e del Sole, si manifestano da un punto di vista topocentrico-geocentrico non c'è da meravigliarsi che anche gli effetti meno noti si manifestino nella stessa maniera. La precessione non è contro l'astrologia, per la semplice ragione che gli astrologi occidentali non usano le costellazioni per erigere gli oroscopi, che si basano sui segni zodiacali. Il segno del Cancro inizia ogni anno intorno al 21 giugno, quando il Sole "transita" in corrispondenza del Tropico del Cancro, le costellazioni che si trovano sullo sfondo non hanno nessuna importanza. L'estate inizierà sempre con il transito del Sole sul tropico del Cancro, cosi come nasceranno sempre persone del Cancro, nel mese successivo all'entrata del Sole nel segno del Cancro. Non c'è nessuna arbitrarietà o illogicità nella maniera in cui è strutturato lo zodiaco. Gli influssi accertati provenienti dai pianeti sono molto leggeri, ad esempio soltanto il Sole e la Luna sono in grado di produrre degli effetti mareali apprezzabili, mentre pur influenzando reciprocamente le proprie orbite, non sono in grado di deviare la Terra dalla propria orbita in maniera sostanziale. Quanto dovrebbero essere fieboli però gli influssi dei pianeti, per non avere conseguenze sugli abitanti della Terra? C'è una soglia, un limite oltre al quale questi influssi non hanno effetti?
 
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