Verità...

Hai centrato il problema Glossy0, sono contento che abbia capito il mio messaggio attraverso questo post. In effetti l’immagine riflessa rappresenta un mondo parallelo al nostro, però in questo caso distorto, distorto dalla malvagità dell’Uomo, dalle speculazioni, dalle ingiustizie, è un mondo in cui si fa fatica a capire il vero significato della nostra esistenza, perché è un mondo pieno di falsità. È vero quello che dici… vorrei un mondo dove attraverso il linguaggio si potesse rappresentare la realtà nella giusta dimensione etica, e quando parlo di giusta dimensione etica intendo una dimensione dove tutti gli Esseri Umani avessero pari dignità, una dimensione dove tutti gli Uomini avessero la possibilità di vivere in maniera serena con la propria libertà individuale, ma oggi tutto questo è pura utopia, oggi regna la competizione idelogica-politica, la competizione teocratica, la competizione economica, tutto ciò ci fa presupporre che questi elementi alterano il vero senso del linguaggio, anche se non posso generalizzare. La ragione che mi ha spinto a scrivere questo post è legata all’immagine e al testo come provocazione, per farci un po’ riflettere sulla differenza tra i vari linguaggi, quello verbale e quello visivo. Se veramente tutti gli Uomini avessero un po’ di tolleranza o altruismo forse il mondo avrebbe una dimensione diversa, una dimensione che il Piccolo Grande Gandhi ha sempre sognato, con la filosofia della non-violenza. Grazie per il tuo messaggio, un caro saluto, Piero