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Creato da re1233 il 12/10/2008

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Timide orchidee

Post n°79 pubblicato il 29 Luglio 2009 da re1233
 

 Se vi dico che nelle nostra nazione fioriscono ben 204 varietà diverse di “orchidee” ve ne’importerà ?

Eppure esistono!

Certo sono di grandezza inferiore a quelle tropicali, ma bellissime come loro!

Si trovano soprattutto in montagna, nascoste tra le erbe profumate e nei pascoli montani, calpestate dai gitanti della domenica, divorate dal bestiame al pascolo, ma sopravvivono a dispetto della nostra ignoranza!

Quanta selezione naturale ha prodotto queste corolle  variegate, talune che richiamano le viole  tal’altre liliacee domestiche!

Alcune orchidee fioriscono ogni sette, dico sette anni, a cadenza costante ed allietano il cammino a chi sa vederle in mezzo alla fioritura estiva.

Sono molto delicate e patiscono l’asportazione morendo.

Ed in mezzo a noi, all’umanità, quante persone orchidea esistono?!

Invisibili ai più, ma scrigni di bellezza e bontà interiore, talora con intelligenza superiore ma schiva, ridondanti delicatezza e comprensione verso gli altri, eppure misconosciuti, calpestati, emarginati perché non appariscenti, non appartenenti a questa generazione (né alle precedenti) perché ingombranti nel loro gestire la propria vita e quella degli altri.

Quando scopri tra mille altri fiori un’orchidea, nata in libertà, il cuore ti si riempie di gioia perché capisci che  al mondo esiste una fetta di esistente che ti dà ragione di vivere e di sperare che il  meglio possa venire.

A tutti quindi un augurio che capitando in montagna (o tra la gente) possa apparirvi un’orchidea  meravigliosa e possiate accorgervene senza calpestarla, ad ammirarla senza toglierla, e tornare a casa con quella visione negli occhi e nel pensiero.

Serenità a tutti.

 
 
 

Altruismo, salvaguardia della specie

Post n°78 pubblicato il 26 Luglio 2009 da re1233
 

 

Ero nella Stazione di Porta Nuova alle undici di sera, abitavo allora molto vicino ed avevo bisogno di verificare una partenza del treno.

Le sale di attesa erano quasi deserte, pochi e quasi spettrali personaggi attendevano il loro turno per iniziare il percorso che li avrebbe portati chissà dove.

Sulle panchine alcuni poveracci, con logori vestiti, appoggiata la testa a maglie e sacchetti di plastica ripieni di cianfrusaglie, cercavano di ingannare la notte col loro sonno pseudo-ristoratore.

Sulla rientranza della porta del bar ormai chiuso, su di un cartone e coperto da un cappotto d’altri tempi un altro “chiunque” sopravviveva.

Il mio era divenuto un peregrinare tra le miserie della vita, un riconoscere quanto io ero fortunato, un sentirsi impotente di fronte a queste sofferenze, ed una goccia nel mare ad affrontare da quel giorno in poi, con aiuti materiali, queste poveri individui.

Ed oggi leggevo da “immenso e rosso” di Prevert nel capitolo da Spectacle questo pensiero (che mi ha fatto tornare alla mente ciò che ho anzidetto).  

Vorrei proporvelo con molta umiltà:

                                    Il mendicante

I notabili, i notabili, mi danno il voltastomaco i notabili e son garbato…

In questo paese, come in tutti gli altri, quelli che sono felici sono felici.

Ma gli altri, gl’infelici, sono infelici, come dappertutto.

Le persone le persone felici non hanno storia,ma se gl’infelici tentano di raccontare la loro triste storia, allora le persone felici gli fanno un sacco di storie.. brutte storie. Puntate! Fuoco! La galera, il capestro, e chi più ne ha più ne metta, con l’aggiunta del resto.

 

Se pare troppo drastica la fine di questo piccolo brano pensiamo allora oggi a chi si trova in condizioni di clandestinità e miseria totale, quanto poco ci tocca, quanto ci fa rifuggire, quanto ci consola pensare che “tanto non ci posso fare niente” (per i più buoni), o “ dovrebbe darsi da fare per non essere così, come si fa a vivere in quelle condizioni?) per i più insensibili.

 

Sbaglierò ma ognuno di noi potrebbe trovarsi al loro posto, la vita riserva sorprese inimmaginabili!

Come vedremmo uno di noi se fossimo in quelle condizioni?!!

Serenità!

 
 
 

Quanta veritā in questo desiderio

Post n°77 pubblicato il 19 Luglio 2009 da re1233
 

Ho trovato su un blog spiritoso questa preghierina che sottopongo ad ognuno di voi chiedendovi se anche voi  vorreste rivolgerla a chiunque credete vi possa aiutare:

Signore ti ringrazio di avermi fatto provare le difficoltà, perché ho imparato l’arte di sopravvivere;

Ti ringrazio di avermi fatto incontrare l’arroganza, perché ho capito il valore dell’umiltà;

Ti ringrazio di avermi concesso la sofferenza, perché ho diviso il pane della solidarietà.

Ora vorrei rivolgerti una preghiera: non sarebbe possibile una botta di culo?

 

 
 
 

amare

Post n°76 pubblicato il 12 Luglio 2009 da re1233
 

Quindicenne schivo e introverso, timido oltremodo, ad una festa da ballo (come si usava allora anni 1960 o giù di lì), vedo una bella ragazza dai capelli rossi che mi si avvicina e dice “ciao anche tu vai a scuola nel mio stesso istituto, ti ho visto diverse volte”!

A quei tempi non era di moda che una ragazza prendesse l’iniziativa per una conoscenza di qualche tipo, ci si limitava agli sguardi ed alle allusioni che questi potevano significare, e soprattutto si aspettava da parte dell’uomo una qualche iniziativa.

Ero evidentemente una frana totale in questo tipo di relazioni  e lei aveva preso l’iniziativa.

Il cuore mi saltò in gola e non ricordo quale stupidaggine dissi, ma sicuramente fu una stupidaggine!

Uscimmo assieme, come allora si poteva uscire, mano nella mano nel Viale degli Angeli a Cuneo, lei che parlava ed io che silenzioso approvavo alle parole tènere ed “a domanda” che lei mi rivolgeva.

Sotto gli ippocastani del viale, lunghissimo, in una stagione autunnale, davanti la casa della “profia” (professoressa) di ragioneria ci scambiammo quello che per noi fu il primo bacio.

Mi chiese cosa avevo provato.

Non l’avevo capito molto!

Ma forse qualche uomo non capisce molto …ed io ero uno di quelli!

Risposi generalizzando, frasi comuni …ma lei capì!

Uscimmo per qualche settimana e poi trovando scuse generiche (delle quali oggi mi vergogno) ci lasciammo senza rancori.

Dopo di allora non l’ho più vista e d oggi vorrei ringraziarla per quello che è divenuto un bellissimo ricordo.. “il mio primo bacio”.

Peccato che si è materializzato molto tempo dopo ed ha acquistato il suo valore quando finalmente la mia testa ha cominciato a ragionare!

Vivevo a quel tempo in un sogno irreale, staccato dalla realtà, questo grazie alla famiglia nella quale vivevo, soffocante e dittatoriale, dalla quale rifuggivo sognando mondi e fantasie che nulla avevano in comune con la realtà!

Quanto diverso fu il primo bacio con la mia futura moglie!

 

Coinvolgente se pur casto, ma partecipato col cuore, in un alone di sentimento condiviso, conglobante noi stessi in un’unica realtà!

Sono stato molto fortunato!

A settembre quarant’anni assieme ma quel giorno è stampato nel mio pensiero in tutti i suoi particolari e ogni giorno ringrazio di aver trovato la sponda alle mie limitazioni.

A tutti serenità!

 
 
 

Quale futuro?

Post n°75 pubblicato il 05 Luglio 2009 da re1233
 

Un domenica rilassata, attorno al desco, la mamma novantenne, la figlia, ed il marito che ormai parla con noi dopo dieci anni di sua solitudine, il nipote che ci dimostra affetto.

Cosa sperare di più?!!

Ma io sto parlando del mio cortile, del mio ego, dei miei affetti primari!Eppure in me stesso sovrabbondano le domande per il futuro di ognuno di loro!Che ne sarà di loro?!!Certo tutti sopravviveranno, troveranno la loro strada ….ma quanto distante da ciò che io avevo immaginato?Direte che non dovevo immaginare, ma la mia immaginazione riguardava la loro felicità futura!Ricordo che nel periodo del mio innamoramento, che avrebbe coinvolto tutta la mia vita, l’idea del mondo ( non economica!) era volta alla "conquista dello spazio", dove ogni singolo individuo partecipava attivamente, con il proprio coinvolgimento emotivo, a ciò che stava succedendo sia In Russia sia in America.Si parteggiava, a seconda della propria idea, ad uno schieramento od a un altro dando la propria preferenza ai governanti che ne facevano bandiera e promettevano ( realizzando dopo) cose stupefacenti! Il mondo, inconsciamente, si era unito per una conquista che avrebbe accomunato ogni persona esistente sul pianeta. Al di sopra dei propri problemi, delle proprie divisioni, dei propri spazi individuali definiti sacri.

“La conquista della luna”… come l’Unità d’Italia.. come la proclamazione dei diritti dell’individuo al di sopra degli stati…come il diritto alla vita di ognuno, in qualsiasi condizione esso si trovi.” Siamo passati nei giorni seguenti sopra ogni illusione di coesione sociale attraverso la “non” notizia che 40 anni fa il primo uomo ha messo piede sulla luna.

Non una notizia degna di rilievo, non un obiettivo verso il futuro, per i giovani disinformati, che ponga un fine al di sopra degli egoismi immediati in alternativa al raggiungimento individuale del  benessere economico.

Ma quale altro obiettivo abbiamo se non vedere ogni persona di questo mondo coinvolta in un fine che giustifica la nostra esistenza??

Tutti insieme… il mondo intero, che dimentica se stesso per raggiungere speranze alternative di sopravvivenza nell’Universo!

Ed io guardo mio nipote, che a quanto pare vivrà un altro Medioevo, sia come pensiero, sia come conflitto sociale, e spero, sinceramente spero,.. e più con patema d’animo spero.. che la società di oggi si risvegli e ponga obiettivi validi e guardi verso il cielo…anziché continuamente volgere lo sguardo allo stagno nel quale viviamo!!!!!

Serenità!

 

 
 
 

Societā e libero mercato

Post n°74 pubblicato il 01 Luglio 2009 da re1233
 

Nella nostra società il libero mercato è e sarà ancora per molto l’emblema della produzione di ricchezza. Naturalmente come per il pasto quotidiano se io limito gli alimenti che vanno contro la mia salute ne ottengo beneficio, così se io limito la libertà al mercato ne otterrò più salute per tutti. Se questa affermazione fosse ostica a qualcuno la prova è nell’ultima crisi finanziaria responsabile delle nostre sfortune odierne. La limitazione al mercato può essere una sola: tenere conto di chi “mercante” non è! Il raggiungimento di un traguardo economico è insito in ognuno di noi senza distinzione di colore politico o altro. Ma solo una parte poco consistente della società ha predisposizioni (non certo insegnate ma insite nel proprio dna ) per mercanteggiare con successo. Questo è un dono come può esserlo quello di un buon pittore o di un buon matematico o di un buon scultore o chi più ne abbia più ne metta. Ma mentre il matematico o lo scultore o il pittore dividono con la società il loro dono, il “mercante” agisce escludendo gli altri dal beneficio suo che è il “denaro”. Ma questo è un altro tema! Se io mercanteggio cerco un profitto che “non”tiene conto dei problemi di chi mi sta di fronte! E quindi se lui è assetato io aumento il prezzo dell’acqua.. se è affamato aumento il prezzo del cibo. .sempre in relazione a quanto ( soffrendo ) lui potrà darmi. E’ un legge che non è stata inventata da nessuno ma esiste tranquillamente in natura. Ed ecco apparire quello che è un freno a questo tipo di rapina della persona e del proprio esistere: …le tasse. Esse sono espressione della collettività e servono a predisporre quelle misure in grado di aiutare chi non ha il dono “del fare soldi”. La sanità, la scuola, gli asili, i servizi sociali, gli aiuti agli handicappati, ai vecchi, ai malati mentali, …i servizi quali treni, aerei, infrastrutture e via dicendo. Ma assistiamo invece alla rapina quotidiana di chi evade le tasse, di chi le amministra, di chi i problemi li vede dall’alto e non in tutti e due i sensi ed esaspera giornalmente la vita ai “derelitti”. Queste dovrebbero essere amministrate degnamente ponendo come reali priorità per chi non può avere “testa” per uscirne da solo. Certo chi “mercanteggia” soprattutto ad alto livello trova modo si allearsi ad altri suoi pari, vanificando regole di buon mercato e libera concorrenza. Ed è questo che io rimprovero a questo attuale governo succube di lobby che guidano le sue scelte, vanificano interventi di liberalizzazione reale, di concorrenza effettiva… Mi indigna moltissimo pensare che nelle società quotate in borsa il controllore è socio della controllata, che il richiedente prestiti è socio della banca prestante, che quello che si chiama “cartello” è una pratica effettivamente praticata ad alto livello. La liberalizzazione è di destra e di sinistra senza distinzione perché libera risparmi per i deboli ed incapaci che non sono da buttare dalla torre come in Sparta ma da allevare con diverse qualità come in Atene. Oggi la guerra Spartana è per il denaro, ma io preferisco Atene dove il pensiero libero ed il denaro sono in corrispondenza virtuale e fanno progredire la società! Sparta morì mentre Atene ancora oggi conserva concetti ed idee che ripetiamo. Serenità!

 
 
 

Contro il fanatismo

Post n°73 pubblicato il 28 Giugno 2009 da re1233
 

Di seguito un brano di Amos Oz su un piccolo libro (78 pagine) intitolato “Contro il fanatismo”.

E’ un ebreo che ha vissuto sulla sua pelle la storia degli Ebrei ma ha coltivato un senso della convivenza  senza violenza che mi piace molto:

“Permettetemi di divagare con una storia, sono un divagatore accanito, lo faccio sempre. Un mio caro amico nonché collega , quel fantastico narratore israeliano che è Sammy Michael, ha vissuto un giorno un’esperienza che può capitare a tutti, prima o poi,:una lunga tratta di macchina con un autista che gli ha prodigato la solita lezione sull’urgenza , per noi ebrei, di far fuori tutti gli arabi. Sammy l’ha ascoltato e invece di sbraitare: “Ma che razza di obbrobrioso individuo è lei, un nazista, o un fascista?”, ha deciso di comportarsi diversamente.

Ha dunque domandato all’autista:”E chi pensa dovrebbe uccidere tutti gli arabi?”. Questi ha risposto :”Che intende dire? Noi!Gli ebrei israeliani!Dobbiamo! Non c’è altra scelta, guardi che cosa ci fanno quelli ogni giorno!”. “Ma chi esattamente dovrebbe fare il lavoro?La polizia? O forse l’esercito? O la brigata di artiglieria? O le squadre mediche?Chi farà il lavoro?”. L’autista si è grattato la testa ed ha detto “Penso che dovrebbe essere equamente diviso fra noi, ognuno dovrebbe ucciderne alcuni”. Sammy Michael fedele al gioco, ha continuato:” Ok, supponiamo allora che a lei venga assegnato un condominio nella sua città, Haifa, e debba bussare ad ogni porta o suonare il campanello, e domandare:” Mi scusi signore, o mi scusi signora, lei è arabo?” e se la risposta è si , allora sparare. Poi lei finisce il suo condominio, se ne sta per andare a casa , ma in quel momento”, dice Sammy all’autista,” sente che su al quarto piano c’è un bimbo che piange. Che fa, torna indietro e spara al bambino? Sì o no?”. C’è stato un momento di silenzio, e poi l’autista ha detto a Sammy Michael :” Lo sa, lei è molto crudele”. Dunque , è un aneddoto interessante perché c’è un qualcosa nella natura del fanatico , un che di fondamentalmente sentimentale  e al tempo stesso del tutto privo di fantasia. E questo mi dà speranza, la speranza invero remota, che iniettare un poco di immaginazione nella gente possa servire, chissà, a far sentire a disagio il fanatico.

Non è un rimedio rapido, non è una cura lampo, ma può funzionare.

…………………

Questo discorso vale per tutti i fanatismi che non vedono al di la del proprio naso e non valutano le conseguenze di ciò che dicono!

Purtroppo difficilissimi da sradicare

 
 
 

i mariti "berlaccioni"

Post n°72 pubblicato il 28 Giugno 2009 da re1233
 

 

Una tranquilla domenica in famiglia, con la nonna col busto a casa mia per due giorni.

E’ pomeriggio e mi accingo a “fare il caffé” per tutti.

Ho una macchinetta nuova la “Nescafè” regalataci dai pargoli qualche tempo fa.

Quando tolgo le cialde già usate dal contenitore preposto non mi accorgo che c’è qualche goccia d’acqua che lo ha umidificato e nel trasferimento alla pattumiera ho seminato gocce colorate sul pavimento della cucina.

Dopo aver fatto i caffé e servito i convitati mi accorgo che una goccia di tale liquido è colata lungo la parete del mobile della cucina trasformando in una stalattite un disegno a dir poco simpatico.

Mi accingo con una spugna a provvedere al malfatto quando arriva mia moglie se ne accorge e mi apostrofa:

“possibile che come ti muovi fai disastri??!!...non puoi fare attenzione???ma come fai a fare sempre queste cose??!!”

 

Ed io tra il sorridente ed il mordace replico:

“se vuoi ti insegno!!!!!”

 

Silenzio di tomba!

E’ normale che dopo tanti anni di convivenza questi episodi siano sempre all’insegna di “sfogo lieve”.. d’altra parte io non cambierò più ma neanche lei cambierà più!

Digressione di una domenica pomeriggio!!!!!!!!

Serenità!

 

 
 
 

Il deretano del pavone

Post n°71 pubblicato il 26 Giugno 2009 da re1233
 

En faisant la roue, cet oiseau,

dont le pennage traine à terre,

apparait encore plus beau,

mais se decouvre le derriere.

"da Apollinaire Le bestiaire ou cortège d'orphèe"

....

     IL PAVONE

Quando quest'uccello fa la ruota,

con le penne che strascicano a terra,

sembra più bello ancora,

ma gli si scopre il culo.

 

Quanta verità in chi si gonfia di vanagloria per meriti talora non suoi.

Serenità!

 
 
 

Lo spazzolino da denti

Post n°70 pubblicato il 21 Giugno 2009 da re1233
 

Un pò di tempo addietro ho seguito una lezione di un chirurgo odontoiatra che ci spiegava che i denti non si dovevano spazzolare con lo spazzolino da destra verso sinistra ma dall’alto in basso facendo pressione sul colletto del dente per far fuoriuscire eventuali scorie dallo stesso.

Insisteva sul fatto che  ciò era scientificamente provato come giustezza della pulizia dentale.

In questi giorni ho usato lo spazzolino elettrico e mi sono accorto che invece il movimento è di “destra sinistra”.

E mi chiedevo: “ma  se è scientificamente provato che il movimento debba essere alto-basso perché la casa costruttrice non l’ha adottato?”

Capisco che posso cadere nel ridicolo dicendo queste amenità, ma il mio ragionamento su altre situazioni potrebbe essere calzante.

Avendo molto tempo libero (accudendo un’inferma) ho fatto un parallelo con ciò che vedevo alla televisione in questi giorni.

Non una trasmissione in orario decente che richiamasse l’uso della ragione, nessuna trasmissione (che non sia cercata volutamente ed a orari indecenti) che ci alleni  alla meditazione su questioni che ci toccano direttamente e collettivamente.

E consideravo che fintanto che la televisione era formata da canali non commerciali i programmi erano rispettosi di diverse culture ma  indirizzati ad educare culturalmente chi la seguiva. Trasmissioni come “l’idiota di Dostoevjeskji” o la “cittadella” di Cronin od alcune opere liriche erano un tentativo ben azzeccato di coinvolgere la popolazione in una ricerca, per quanto minima, di evolvere verso una conoscenza linguistica e saggistica e musicale essenziale.

Con l’avvento della televisione commerciale succede come con lo spazzolino elettrico:

Non conta più evolvere la popolazione ma solo soddisfare i suoi istinti peggiori o le ignoranze, quindi determinanti per la scelta. perché attraverso  queste  si produce denaro.

Così come  lo spazzolino viene venduto anche se non servirà a nulla così il programma viene servito anche se produrrà visioni della vita distorte e prive di educazione alla convivenza.

Se la televisione in bianco e nero, essendo unica, aveva ideali di aggregazione (vedi la perfezione dell’uso della lingua italiana) la televisione commerciale ha disgregato la popolazione classificandola in età e condizioni economiche diverse.

Una televisione , di stato, per gli anziani…una televisione per i mediocri e disinformati.. una per i borghesi.. una per i giovani.

Soprattutto quella per i giovani ha costruito la generazione dei diciottenni, regalando quelle spinte all’apparire che tanto mi dolgono e che uccidono ideali esistiti e morti ,mi pare ormai da cent’anni.

A mio parere abbiamo quindi una vecchia televisione aggregatrice, una nuova televisione che divide in gruppi la società ma ora con il digitale, che noi in Piemonte già abbiamo, che renderà la società totalmente individualista, complice la pluralità dei canali quindi delle scelte.

Non è poi un gran male pensare con la propria testa e quindi scegliere il programma che più ti si addice nella loro pluralità!

Ma quanti saranno quelli che sceglieranno canali atti alla loro crescita intellettuale???!!

Serenità!

 

 

 

 

 
 
 

E dovrei stare calmo???

Post n°69 pubblicato il 13 Giugno 2009 da re1233
 

Si può dire?? ... Si potrà dire???... ma anche se non si può dire lo dico!!!! Sto passando un periodo di merda!!
E' iniziato con mia madre di 89 anni che è caduta ed ha incrinato due vertebre...per cui ha bisogno di assistenza perchè è a letto tutto il giorno... certo migliorerà...certo si riprenderà...comunque ogni giorno devo fare 70 km per accudirla mezza giornata! D'accordo ...sono fortunato perchè ho una sorella che abita a due passi ma poverina dovrà anche lei andare a casa un pomeriggio al giorno!!!

Arrivo a casa l'altra sera e trovo che i miei quindici canarini maschi selezionati in quattro anni attraverso accoppiamenti multicolori sono stati fatti volare via da un gatto di passaggio che ha divelto la rete ed aperto la gabbia!!!

Direte!!Ma un gatto ha fatto tutto questo?....ed anch'io non ci credevo fintanto che non ho visto le unghiate inferte alla rete di protezione divelta ed allo sportellino della gabbia rotto verso il basso!!!

Rientro a casa dopo quel pò pò di conoscenza( che certamente mi istruirà per il futuro...ma che mi incazza oggi!!) ed ecco che il flessibile del lavandino si rompe e quel che più conta non sono in grado di riparare perchè è saldato al rubinetto... chiamo l'idraulico!!??

Non so dove  chiudere la centrale dell'acqua...aiutooo!!Intanto il contenitore che ho posizionato sotto il lavello si riempe nel giro di pochi minuti!!.. che faccio???

Ho un bidone di venti litri avanzato nell'ultima rinfrescata ai muri della casa..ecco..metto quello..porc.....è bucato e non ho guardato per dieci minuti..mi ha allagato il bagno!!!

Finalmente trovo in un "anfratto" della casa il rubinettto generale...chiudo...   é pace finalmente!

Mia moglie mi dice di stare calmo..mi deve comunicare qualcos'altro.. "pare che tua figlia e suo marito siano in crisi e ci sono state minacce per il possesso di mio nipote!!!"

E dovreì stare calmo???!!! E dovrei stare calmo???!!!

Dopo aver sbattuto la testa (senza farmi troppo male) sul muro "più morbido della casa" ritengo di dover aspettare l'evoluzione di tutto ciò sperando nella buona sorte (sono sempre in grado di intervenire successivamente, ora creerei solo acrimonia inutile).

Oggi una buona notizia... si sono chiariti e tenteranno di cominciare da ciò che si sono detti.

Ma sarà la Primavera?? Sarà l'anno dopo il bisestile??

A quando un attimo di tranquillità nella mia vita...!

Sogno quei momenti di oblio totale dove il mondo scompare nella pace più assoluta, dove nulla ci tange e tutto è accettato per quello che è........"incontrollabile!!!!!!!"

Serenità a voi!

  

 
 
 

dal Paleolitico all'Universo

Post n°68 pubblicato il 31 Maggio 2009 da re1233
 

Quanta meraviglia, felicità, fu provata da chi, per primo nell’era Paleozoica capì che percuotendo due tipi di selce otteneva un  lato della pietra tagliente  atto a tagliare qualcosa.

Quanta meraviglia ancor prima sarà stata per chi ha impugnato un ramo acceso, per un evento fortuito, ed ha capito che avrebbe potuto dominarlo.

Quante cose oggi abbiamo per questi temerari o inventori che hanno provato queste; per noi oggi, semplici cose.

Poi è subentrata la rivalità per il possesso di quelle scoperte, i conflitti tra persone che misuravano la loro forza fisica o mentale con l’obiettivo di possedere queste scoperte.

Poi è subentrato il potere “politico” impersonato dal capo Clan o capo Tribù.

Certo, a parer loro, queste scoperte servivano per la collettività, pur ristretta, di quel tempo.

Sono pronto a scommettere che nella caverna del Capo queste invenzioni erano presenti ed ai gregari ne era data concessione dietro ritorno di richieste adeguate.

Penso che oggi siamo nelle stesse condizioni, dove scoperte  favolose come quelle  sul genoma umano,  sull’atomo, sugli elettroni, sui quark, ma più semplicemente sulla quasi uguaglianza del comportamento umano con quello animale, dicasi “etologia umana”, ci fanno ben sperare nella nostra apertura mentale in un futuro che pare a noi vicino.

Queste scoperte dovrebbero far pensare a tutti noi che è la dimostrazione che l’umanità viaggia verso il futuro con poche e basilari leggi:

la salvaguardia della specie (attraverso la procreazione) e la conoscenza di ciò che ci circonda per aumentare il grado di verità in ciò che crediamo.

Cambiare il nostro rapporto con le cose che conosciamo alla luce di nuove scoperte dovrebbe essere lo scopo di chi viene eletto per rappresentarci.

Ci farebbe capire che tutto il mondo è un tutt’uno indirizzato ad un prossimo balzo verso l’Universo reale e che prima o poi ci coinvolgerà tutti.

Saremo tanti tra un secolo che il mondo non ci permetterà di esistere quanto ad alimentazione e sicuramente la migrazione verso altri mondi sarà l’alternativa.

Viviamo talmente chiusi tra le quattro mura dei nostro pensieri che questa idea pare metafisica, combattiamo per il filo d’erba che confina col nostro vicino e non ci accorgiamo che ciò che definiamo Infinito è in realtà l’Universo del quale avremo bisogno.

Questa idea che ci accomunerebbe col resto dell’Umanità dovrebbe essere il filo conduttore di ogni comunicazione possibile ed all’ombra di questo si dovrebbe costruire il futuro.

Ma forse l’orbo non può dire al cieco “vediamo”!

Serenità!

 

  

 

 

 
 
 

la giornata "nonsense"

Post n°67 pubblicato il 30 Maggio 2009 da re1233
 
Foto di re1233

Ho nella testa  solo idee confuse, i miei pensieri paiono scaturire come vento da mille caverne poste nella mia massa cerebrale, solcano l’esterno senza incontrarsi mai e creano in me una confusione totale!

Per quel poco che valgo vorrei che gli interrogativi che mi pongo avessero almeno un senso ed una possibilità di risposta, ma a quel che pare tale senso è negato.

Mi chiedevo perché le ali delle mosche sono trasparenti, perché le vene delle mie mani invecchiando sono diventate a giorni alterni più grosse, perché ancora si crede nei bugiardi, perché non capiamo che facendo del bene lo facciamo anche a noi stessi, perché i piselli nel mio orto hanno i baccelli che faticano a riempirsi, perché oggi c’è sole e ieri pioveva.

Rileggendo ciò che ho testè scritto mi pare leggere un “nonsense” inglese.

Ed è forse esattamente come mi sento oggi, e per concludere senza conclusione non ho conclusioni a tutto questo.

Spero che a voi non sia mai successo!

 
 
 

eppure crediamo nei "Semidei"

Post n°66 pubblicato il 28 Maggio 2009 da re1233
 
Foto di re1233

Eppure un freno dobbiamo metterlo a chi ormai dilaga come salvatore della nostra povera Italia ma opera in una finzione che solo chi non vuole vedere la considera inesistente.

Non mi sono mai piaciuti i “Semidei” salvatori della patria ed osannati dal popolino che non comprende come le idee di un singolo non possano soddisfare gli interessi della collettività.

Per quanto si possa essere santi, avendone il potere, la possibilità di disporre per i propri interessi è un’occasione della quale  difficilmente  si può fare a meno.

Non voglio dire che tutti siano in quella condizione, ma ben pochi sanno risolverla con onestà.

Non parliamo di chi si è fatto strada intrallazzando e mentendo in ogni occasione possibile, anche qui chi non vuole vedere padronissimo di farlo!

Sono stato sempre contrario alla monarchia ma vedo che ancora oggi nel sentire comune ne dilaga l’appoggio. Non chiamiamola monarchia, ma dittatura ha lo stesso significato e concentrazione di potere in un solo individuo ha altrettanto significato.

Ciò che mi spaventa è quanto miopi siamo nel non vedere quanto il futuro  ci riserverà per colpa delle nostre scelte attuali.

Sapete voi quali temi affronteranno chi voteremo al Parlamento Europeo in nome di noi votanti?

Noi sappiamo che voteremo contro qualcuno ma non sappiamo in dettaglio cosa loro proporranno una volta insediati.

I gossip politici, le sentenze che divengono oggetto del contendere, le esortazioni all’allegria collettiva in tempo di restringimento dei cordoni della borsa, riempiono i telegiornali annullando quelle informazioni che ci toccherebbero più da vicino.

Se ti do il mio voto cosa farai per noi?????????

 

Ma mi pare che in Italia questo esuli dalla valutazione della gran parte degli elettori e per colui che vorrebbe approfondire questo argomento non esiste quasi possibilità di documentarsi!!!!

E’ sull’ignoranza delle cose che l’accentramento del potere gioca la sua sopravvivenza.

Triste destino ci toccherà!!!!!!

Per quanto difficile auguro serenità!

 

 
 
 

La Reggia di Venaria

Post n°65 pubblicato il 13 Maggio 2009 da re1233
 
Foto di re1233

Ed ecco il momento di visitare la tanto reclamizzata (in Piemonte) Reggia di Venaria.

La chiamarono la Versailles Italiana per l’enormità della costruzione, per la dimensione enorme dei suoi giardini con lo  sfondo delle Alpi che fanno da anfiteatro.

L’ho già visitata un anno fa, la Reggia dei Savoia vassalli della Francia e avvezzi alla frequentazione della reggia francese, è un edificio spogliato dalle razzie Bonapardiane ed oggi si sta ristrutturando pian piano.

Come la sorte dei Savoia, per nulla ricordati con nostalgia, la Reggia era stata abbandonata al proprio destino senza possibilità di recupero.

Come sappiamo Torino era solo Fiat e tutto ciò che di culturale, artistico conservava era adombrato da quella parola che si ripeteva all’infinito, come ora che pervade le notizie in ogni dove.

Ma qui è nato il cinema, la televisione, la moda, la fiera del libro, slow food, abbiamo il secondo museo Egizio più importante al mondo dopo quello del Cairo, ma soprattutto qui c’è il primo Parlamento Italiano dove Parlava Cavour, Garibaldi, c’è il palazzo reale dove per la prima volta in Italia Carlo Alberto ha promulgato la monarchia Costituzionale riconoscendo per primo il diritto alle persone di esistere.

Malgrado quanto penserete dopo queste parole io non sono legato a questa città perché ritengo che ognuna esistente abbia i suoi pregi e necessiti di un approfondimento ma per questa città è stato fatto di tutto un fascio e conglobato nel nome Fiat.

Questo ha sminuito enormemente ogni contenuto che dovrebbe invece essere riconosciuto.

In seconda analisi sono state depredate molte delle idee nate in questo paese:

il cinema trasferito a Roma, la Televisione a Roma, la moda a Milano.

Abbiamo l’Archivio Storico del Rinascimento che ancora resiste, con una documentazione da far invidia a molti, e c’è un interesse enorme da parte di Roma per il trasferimento in tale città.

Se una fabbrica che (per fortuna) produce lavoro costruisce nell’immaginario collettivo la generalizzazione di città Fabbrica forse bisognerebbe guardare al di là dell’apparenza e cercare ragioni diverse dal solito modo di vedere.

Considero che ogni città attraverso la propria storia debba essere giudicata e facendo così scopriremmo per ognuna quanti e quali uomini ed idee hanno contribuito ad essere quali oggi noi siamo.

 

 

 
 
 
 
 

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