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espiazione

essenziale

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Post n°171 pubblicato il 07 Aprile 2019 da cuoioepioggia

Posa tra le mie braccia nude

quell’attimo invisibile di noi

il suono squillante di campane
nel ritrovare i nostri sguardi
l’oblio del disamore.
Posalo con occhi di bambina
con la purezza di un respiro solo
come la gemma più preziosa;
io farabutto e puttana
poeta del niente
che sfiora leggero il tuo viso
potessi seguire la curva della tua schiena
contarne le vertebre
sentirle ad una ad una sotto le dita
potessi calmare la sete
al centro preciso di te
e vivere come vivono gli astri,
per sempre e per un solo minuto.
Posa tra le mie braccia nude
lo spirito inquieto che danza
ritmando il bisogno di spazio e di cieli,
deserti e comete.
Non credere me consumato vestiario
scarno e sbiadito,
non chiudermi nel mausoleo del ricordo
dove tutto si copre di polvere,
ma posati in me, riposa l’affanno;
il tempo ha bisogno di tempo
per essere dono sublime.
Respiro l’assenza di te
e sono animale ferito

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Commenti al Post:

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mariateresa.savino il 15/04/19 alle 12:01 via WEB

Una struggente poesia dell'assenza, richiamo doloroso per colei che si è amata e perduta. Poesia della mancanza e del desiderio di riavere tra le braccia colei che è altrove e il cui rimpianto fa soffrire.

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